lunedì 14 ottobre 2013

A PEZZI


Ieri giornata di fiacca totale e poca voglia di arrampicare. Un po’ il freddo e la bloccata di sabato un po’ la cena della sera prima mi hanno tolto ogni spinta, tocca ad Elena darci dentro. Purtroppo per l’ennesima volta quest’anno il meteo sbaglia alla grande e le previsioni che inizialmente per domenica sembravano meglio son completamente stravolte al mattino: tutto grigio ed in odore di pioggia. Le alternative sono Varazze, dove però non si sa quanto terrà, Rastello e Valdinferno; tra le varie opzioni Elena sceglie subito la val Ellero, dove ha qualche progetto aperto che vorrebbe tentare. Purtroppo arrivati su è tutto marcio, deve essere piovuto nella notte, quindi l’unica soluzione che ci resta è la grotta delle fate, perciò veloce dietrofront, tempo di avvisare Ale e Claudia e arriviamo in Valdinferno. Cazzo di nuovo freddo, non ce la faccio più... come sempre il bosco è stupendo in questa stagione, l’ambiente intorno ha un che di magico e rilassante che ogni volta mi piace sempre di più. Dopo un veloce riscaldo ognuno si butta sui propri progetti, tranne me che invece proprio non ne voglio sapere di partire deciso anche perché qui mi mancano solo un paio di blocchi di cui uno davvero incazzato, troppo non solo per una giornata come questa. Claudia alla grande stampa “Chips”, un bel passaggio straditoso e molto estetico con bei movimenti, Elena si butta a provare “Titanic”, la bella prua delle fate che però richiede un po’ di braccino deciso, Ale mette qualche buon tentativo su “Dal profondo” ma pure lui è provato dal giorno precedente. E io… io ripeto a cazzo un po’ di blocchi, tanto per non perdere il vizio e soprattutto per tenermi caldo! Quindi dopo il solito riscaldamento su “Cyrano” rifaccio “Titanic”, la sempre bella (non perché sia mia) “Tresor”, un giro su “Nirvana plus” e chiudo rifacendo “Nenea”, un bellissimo passaggio nonostante le eliminanti, con bei movimenti su tacche nette. Elena dal canto suo lascia presto, proprio non digerisce sto posto, e anche noi non è che ci intestardiamo tanto, troppo stanchi ed oltretutto il freddo inizia a farsi davvero insopportabile. Dopo qualche ora via, torniamo alle macchine e chiudiamo una giornata tutto sommato piacevole non fosse altro che per la compagnia. E oggi raccolgo i muscoli a pezzi in giro per l’ufficio…

 

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