INFO:
trekking estate 2011
1° giorno: S. Anna di Bellino (1850 slm) - Bivacco Boerio (3089 slm)
2° giorno: Bivacco Boerio - Maljasset (1905 slm)
3° giorno: Maljasset - S. Anna di Bellino, passando dal colle del Maurin (2641 slm) e dal colle di Bellino (2942 slm)
Dopo l’arrampicata, almeno ora come ora, credo che l’escursionismo sia il modo più bello di andar per monti. Ritrovarsi in una vallata laterale sopra Chiappera, per esempio, in una calda giornata infrasettimanale d’inizio luglio, senza rumori intorno se non quelli dei tuoi passi o di qualche gracchio, credo sia una delle esperienze più soddisfacenti e complete, per questo son convinto che prima o poi tornerò alla montagna nel modo più semplice e naturale possibile.
trekking estate 2011
1° giorno: S. Anna di Bellino (1850 slm) - Bivacco Boerio (3089 slm)
2° giorno: Bivacco Boerio - Maljasset (1905 slm)
3° giorno: Maljasset - S. Anna di Bellino, passando dal colle del Maurin (2641 slm) e dal colle di Bellino (2942 slm)
Dopo l’arrampicata, almeno ora come ora, credo che l’escursionismo sia il modo più bello di andar per monti. Ritrovarsi in una vallata laterale sopra Chiappera, per esempio, in una calda giornata infrasettimanale d’inizio luglio, senza rumori intorno se non quelli dei tuoi passi o di qualche gracchio, credo sia una delle esperienze più soddisfacenti e complete, per questo son convinto che prima o poi tornerò alla montagna nel modo più semplice e naturale possibile.
Proprio in quest’ottica e anche per fare delle vacanze
per così dire “alternative”, durante l’estate del 2011 si è deciso con Elena e
Mario (vecchio amico, appassionato di montagna pure lui) d’intraprendere un
trekking ad anello tra la valle Varaita, l’Ubaye e la val Maira, cercando,
quantomeno questa era l’idea iniziale, di appoggiarci il meno possibile a
strutture di bassa valle e contando di salire anche qualche bella cima. La
pianificazione, fatta davanti a qualche litro di birra e come al solito molto
ottimistica (…) rispetto a quello che era il nostro livello di allenamento,
comprendeva il partire il più leggeri possibile, ma al contempo con un
equipaggiamento che ci consentisse un’autonomia per il 60% del viaggio, dato
che contavamo di dormire in bivacco, a parte una puntata a Maljasset e una a
Chiappera. Questo naturalmente voleva dire portarsi a spasso un “bambino”
notevole in spalla e naturalmente la consapevolezza che gli abiti di partenza
in linea di massima sarebbero stati quelli del ritorno, con un contorno di
profumi deliziosi!
1° giorno - S. Anna di Bellino Si parte!! Bambino in spalla... hemm, volevo dire zaino in spalla! |
La partenza è all’insegna della baldanza assoluta, per i
primi 20 metri, ma comunque abbandoniamo la macchina sopra Sant’Anna di Bellino
con i migliori propositi e soprattutto con un cielo splendido e un sole atroce!
Primo obiettivo del nostro giro: bivacco Boerio sotto al Mongioia!
Pausa caffè. |
La salita vola via abbastanza bene, con Mario che naturalmente è sempre davanti a noi di qualche centinaio di metri ed io con Elena che invece rantoliamo pietosamente, ma non ci fermiamo. Intanto il tempo sembra peggiorare e bagnarsi il primo giorno non sarebbe bello (sempre per il discorso fatto prima in merito al cambio di vestiti che ci portiamo dietro), però proseguiamo fino al bivacco che ci compare davanti in pieno stile fantozziano-arcangelo Gabriele! Bellissimo, pulito, grande e, non per peccare di egoismo (ma chi di noi non l’ha mai pensato???), tutto per noi!
Dopo tanto faticare eccoci arrivati al Bivacco Boerio. Prima di sistemarci l'ultimo sforzo per raggiungere la cima del Mongioia: nella foto è alle nostre spalle. |
Mario, Ele e Fede in cima al Mongioia |
Panorama dalla cima del Mongioia. |
2° giorno: ci allontaniamo dal Bivacco Boerio per raggiungere Maljasset. Vicino al rifugio il laghetto dove ci si lavava... moooolto freddo! |
Maljasset ci da il benvenuto con una splendida chiesetta (con una storia bellissima) e la luna piena |
3° giorno: eccoci arrivati al Colle del Maurin |
La bellezza del gruppo Castello-Provenzale e sullo sfondo, immerso nelle nubi, l'Oronaye |
Fede, Ele e Mario raggiungono anche il Colle di Bellino |
La discesa verso S. Anna di Bellino: lunga, stancante e umida! |
Fuor di dubbio che comunque l’esperienza sia stata
bellissima, ottima compagnia e posti di cui m’innamoro sempre di più ogni volta
che li rivedo, per noi la val Maira ha sempre avuto un significato particolare
e anche Elena, che la conosce da poco, ci si è affezionata subito. In Granda di
vallate stupende ne abbiamo tante, io direi anche tutte, ma questa per qualche
motivo particolare che spesso non riesco neanche a spiegarmi, resta la nostra
preferita; chi non l’avesse mai vista potrebbe immaginare di guidare in un
canyon opprimente per un’oretta ed arrivare ad un certo punto dove tutto si
apre meravigliosamente su prati e montagne con una pinna di quarzite in centro
alla valle che magnetizza l’attenzione. Escursionismo, arrampicata, boulder, anche solo semplice svacco, qui tutto questo è possibile e nel contempo tutto assume un non so che di speciale! E tornare a casa e ogni volta più dura...
ATTORI PRINCIPALI
Elena... |
Fede e Mario! |