venerdì 28 novembre 2014

LA FABBRICA DELLA GHISA

E mentre il meteo continua a far cagare ovunque mi dimentico pian piano della roccia e dei vari progetti in giro, accantonati ormai per un po' di tempo credo. E produco ghisa quanto più possibile nella mia piccola ma attrezzata stanza delle torture, seguendo un programma ben strutturato di devastazione e rigenerazione!
Ieri sera ultima seduta settimanale della seconda e più dura scheda invernale a base di body tension, pesi, sospensioni e trazioni mono, tanto pan gullich e ciliegina sulla torta blocchi alla  bestia per l'annullamento finale, tutta la sera senza sosta e senza pensare ad altro, fino a che si cade stremati sui pad senza poter alzare neanche un braccio. Il tutto condito da un po' di musica "energizzante" giusto per avere quello sprint in più...   
Credo di essere tornato ai livelli di intensità di qualche anno fa, complice anche il fatto che a casa non ho distrazioni e tempi da rispettare, oppure viaggi devastanti: solo duro allenamento, perché è questo quello che voglio. Sto lavorando abbastanza sui punti deboli, ma a differenza di quello che dovrebbe essere la norma forse sto lavorando ancora di più sui miei punti forti, complice l'idea che ormai non ho grandi speranze di miglioramento dove la genetica ha fatto il suo corso mentre posso sperare di aumentare dove invece non sono carente. Sto lavorando parecchio sui grandi muscoli, cercando da una parte di aumentare la massa per quanto possibile che andrò poi a limare in un secondo momento, e sulla forza impulso, il tutto per 3 sere a settimana oltre al week end, che in condizioni normali uno spererebbe di utilizzare fuori mentre ora si riduce a plastica e quindi nuovamente allenamento. E oggi sono demolito chiaramente, non ho grandi speranze di tornare in una forma decente prima delle vacanze di natale, ma m'interessa poco soprattutto se quello che mi aspetta e vedere la roccia in foto...
E questo sabato, per tutti i malati di arrampicata come me, c'è forse quella che è la competizione non ufficiale più interessante del panorama internazionale, la sportiva legends only, con gente del calibro di Ondra, Webb, Hojer, Woods e altri che si sfideranno sulla plastica e su difficoltà elevatissime (legends only 2014). Da non perdere!     

lunedì 24 novembre 2014

BOULDER PLAISIR

Weekend di “allenamento”, abbandonato i progetti per dedicarmi all’arrampicata svacco senza particolari pretese. Sabato con Elena abbiamo iniziato la giornata restando piantati in macchina salendo al pian della casa, quale miglior modo!? Purtroppo questa volta siamo stati davvero troppo ottimisti e cercando l’aderenza migliore abbiamo trovato solo troppa neve, quindi rapido dietrofront per risalire a San Giacomo settore Isengard per una piacevole giornata al sole. Grande Elena che ha salito la bellissima (e abbastanza esposta) prua di Gandalf, davvero una meraviglia da scalare, da parte mia niente di particolarmente eclatante invece, ho scalicchiato senza pretese su roba facile…
 
Ieri invece di ritorno al Bracco nuovo per Elena che si ributta su Tai-chi, facendo un tentativo davvero ottimo nonostante la pelle fosse già ridotta ai minimi termini dalla giornata precedente. Ora si tratta solamente di meccanizzare e allenare il movimento in uscita, riprovarci da freschi e riposati e credo che possa farlo senza troppi patemi (anche se lei non ne è convinta…)! Io di nuovo scalo un po’ di tutto, rifaccio passaggi già saliti, altra giornata dedicata alla scalata; solamente alla fine riprendo il mio progettino, Sciopero, trovando un paio di methodes interessanti! Le condizioni non c’erano assolutamente nella grotta e anche io buttavo fuori niente male, ma resta una grandissima linea per me e vale la pena di provarla! Onestamente non so come fosse prima della rottura della presa chiave, fattibile è fattibile perché comunque è stato salito anche dopo, per me è davvero duro anzi durissimo.
La vera notiziona per me resta il fatto che ho terminato completamente la sala delle torture portando a termine il pan gullich: stratosferico, quasi 3 metri di ampiezza, sono davvero soddisfatto del risultato! Ora non abbiamo più scuse, gli strumenti ci sono tutti e sono eccezionali, bisogna darci dentro e produrre ghisa! A breve qualche bella foto della nostra super palestrina.
 
 
 
 
 
 
 

lunedì 17 novembre 2014

ISENGARD

Tra una goccia e l’altra siamo riusciti ad arrampicare anche questa volta! Sabato passato nella sala delle torture a costruire il nuovo pan gullich, sta venendo decisamente bene e assolutamente incazzato ma è definitivamente l’ultima cosa a cui voglio lavorare dopodiché solo allenamento, arrampicata e goduria. Ma purtroppo la pioggia, a parte i vari disastri in giro ben più importanti in senso assoluto delle mie giornate di arrampicata (chiaramente), ha rovinato anche i nostri piani per la domenica; fino all’ultimo indecisi su dove andare, con un risveglio ieri mattina in un ambiente simil-campagna londinese, abbiamo deciso all’ultimo di tornare a San Giacomo settore Isengard, area che da parecchio non frequentavo più. Ho sempre adorato questo posto, un po’ per l’ambiente superlativo soprattutto poi in questo periodo, un po’ per i passaggi, credo che per quantità e qualità di roba medio-facile abbia pochi rivali in provincia; onestamente poi non pensavo di trovare un giornata così ma arrivati ad Andonno si è aperto un cielo blu stupendo, di quelli che ti fanno anche e soprattutto ritrovare un po’ di morale!
Riscaldamento veloce e problematico, freddo allucinante fin da subito, ho rifatto volentieri un po’ di passaggi che già conoscevo tra cui la stupenda prua di “Gandalf”, un vero gioiellino ed una goduria da arrampicare; Elena da parte sua ha scalato poco a causa del freddo, ma ha portato a casa dei bei blocchi, tra cui l’esposta e divertente “Miniere di Moria”. Alla fine stremati, dopo che anche il sole ci ha salutati (o mandati a fare in culo, dipende dai punti di vista…) dietro la montagna, ho deciso di provare la stupenda creatura di Torielli, “Isengard”, su cui già anni fa, quando forse il livello per provarla non c’era ancora, avevo messo mano. Rapida scelta della methode migliore e via, per me assolutamente un must della valle Gesso e per niente regalata direi: movimenti da antologia, a partire dal mono in partenza (doloroso e inusuale su questa roccia), ad arrivare ai piattoni in alto da sfruttare con tutto il corpo! Peccato che alla fine, impietosito dalla sofferenza di Elena, abbiamo deciso di scendere, avrei messo mano volentieri anche su “Gasengard” sit, un passaggio che in piedi onestamente non è una perla di bellezza (secondo me) ma che da seduto sembra stratosferico. La prossima volta, prima che chiudano la strada per l'inverno!
 
Salendo al settore Isengard




La favolosa prua di Gandalf


Verde su verde, Elena invisibile si scalda come i ramarri al sole!

Roccia incredibile e lavorata su Isengard

 

venerdì 14 novembre 2014

DARK TRANQUILLITY

Bellissimo concerto e serata, un gran ritorno quello dei DT in Italia! Come sempre ottima presenza scenica, anche se il palco e la sala erano piuttosto limitati e anche il pubblico non è che fosse proprio caldissimo (tanti poser, poca sostanza...). Un repertorio ben alternato tra l'ultima uscita discografica e i vecchi albums, non una sbavatura se non la fuga piuttosto veloce al termine senza neanche concedere un bis, purtroppo.
Anche se sacrificata dalle dimensioni stupenda anche la fotografia scenica cosi come la scelta artistica di dare ampio spazio alle creazioni del chitarrista Niklas Sundin; un gran tiro come sempre, nonostante i tanti detrattori per me restano sempre dei grandissimi, il meglio possibile nel genere insieme agli At the Gates e a cui devono rendere omaggio tutti i vari gruppi metal/deathcore di oggi.
Dopo uno strepitoso finale con la bellissima Misery's Crown ritorno eterno da quel posto di m... che è Romagnano Sesia e dintorni e sveglia drammatica stamattina per andare in ufficio...
 








 

giovedì 13 novembre 2014

lunedì 10 novembre 2014

PIAN DELLA CASA ULTIMA PUNTATA

E purtroppo arrivederci al prossimo anno. Giornata fotonica sabato, nonostante dovessi salire in Ellero ho deciso all'ultimo momento di rischiare ancora una volta l'alta valle Gesso, nonostante le nevicate a bassa quota della settimana scorsa, e non mi sono sbagliato davvero. Incantevole come sempre ma con quel qualcosa in più che solamente le giornate di tardo autunno sanno regalare: colori accesi, la neve a contrastare ancora di più col blu del cielo e soprattutto un'aderenza spettacolare. In particolare al mattino si restava letteralmente incollati, quindi qualche ottimo tentativo su Ambrosia ho potuto farlo cadendo praticamente sempre ad un passo dal termine delle difficoltà. Purtroppo al pomeriggio come mi aspettavo le condizioni son leggermente peggiorate, su quel passaggio non basta il freddo servirebbero quelle giornate che annunciano neve per avere la colla giusta; inoltre è stato anche il fattore "testa" a frenarmi, da solo e con 3 pad di fare il movimento verso il 7A dell'uscita con sotto un bel pietrone ad aspettarmi non ha aiutato... in ogni caso tempo come sempre speso bene in un posto favoloso con tanto relax e nessun rompicoglioni in giro, tra un tentativo incazzato e l'altro svacco, lettura e musica. Il top per me!
Ieri invece indecisione fino all'ultimo se partire o meno ho scelto alla fine per il moonboard per una sana e distruttiva session mattutina all'ultima fibra bianca. Divertimento puro!
 






 

venerdì 7 novembre 2014

KLEM LOSKOT

Ieri ho ritrovato un bel ritratto di Loskot su Rock&Ice scritto dal mitico Chris Schulte, davvero molto interessante. In attesa del weekend che almeno domani dovrebbe essere con meteo da paura, butto il link qui sotto, molto consigliato.
Bellissima questa parte “the limit of human performance is not about linking 70 meters of hard climbing, but doing the hardest moves. Long endurance stuff is for workers. One-move wonders are for those who are fast as lightning.”
 
 

mercoledì 5 novembre 2014

UNA NUOVA ROUTINE

Ieri sera prima dell’allenamento invernale, e la grande novità per noi, per me dopo più di 10 anni di troppi km diverse volte a settimana, è stata quella di salire le scale di casa ed iniziare a darci dentro. Incredibile! Una sensazione strana sicuramente, non essere circondati da altri psicopatici carichi di kg attaccati ai travi o ai pan ma solamente io ed Elena nella nostra palestrina non completa di tutto per ora ma già ben attrezzata, con la nostra musica, senza pressioni esterne e soprattutto senza l’ansia di dover finire entro una certa ora per ripartire verso casa e cenare alle 23… anche se poi in realtà non ci siamo andati molto lontano!
 
E stato sicuramente bello e non solo stancante tutti questi anni viaggiare per allenarsi: ogni tanto si partiva incazzati da casa e si rientrava rilassati, quasi sempre la compagnia mi aiutava a staccare la presa, a pensare ad altro. Ci son stati momenti incredibili, come per esempio quando si viaggiava avanti e indietro verso Ceva per allenarsi all’Anteo con Funsu, circondati da gente che neanche sapeva cosa facessimo essendo quella una palestra di sola pesistica. E alla fine pur essendo delle mosche bianche in quell’ambiente la gente si era dimostrata davvero piacevole e simpatica, spesso più di alcune sale d’arrampicata che ho frequentato negli anni dopo. Si perché il popolo rampicante è strano… entri in una palestra che non hai mai frequentato e ti trovi addosso gli sguardi interrogativi della gente che si chiede che tipo di climber tu sia: assiduo e incazzato o della domenica per regolarsi poi nei tuoi confronti, dato che spesso l’accoglienza che ricevi è direttamente proporzionale alla tua tenenza. Che minchiata… così come ricordo i primissimi tempi al Vertigo a Pollenzo, iniziavamo appena ad allenarci o quantomeno a provarci ma le serate finivano quasi sempre inevitabilmente in modo alcolico, anche se per merito mio e di Funsu avevamo organizzato una bellissima serata con Fabio Palma a presentare il suo nuovo libro e Giova a darci di diapo, eravamo stati davvero grandi. Oppure quando ero totalmente uscito di testa e mi facevo avanti e indietro verso Savona da casa per arrampicare sui blocchi tracciati da Core, belli per carità ma quella era stata proprio una cazzata oltre ogni limite umano. Per arrivare infine al Posto di Blocco la palestra che forse mi ha fatto crescere di più arrampicatoriamente parlando, la più completa e quella alla quale son più legato e che onestamente un po’ mi spiace non poter frequentare come prima: per la gente, le conoscenze fatte, le serate di bestemmie per la poca tenenza e le serate in cui ti gasavi perché riuscivi con facilità! Tutti questi anni mi hanno lasciato dei bei ricordi devo ammetterlo. Non è mai stato sbattimento altrimenti non l’avrei fatto, per me era allenamento certo ma anche uscire con gli amici non per andare in birreria ma comunque a divertirci a modo nostro, ad arrampicare che è la cosa che più adoro, a parlare di cose serie o sparare stronzate senza sosta.
Per tutto questo lo ammetto ieri sera ero strafelice ma anche un po’ perso, una malinconia latente per alcune situazioni che non rivivrò: ho fatto il salto di qualità per certi versi ma credo d’aver perso un po’ di approccio naif all’arrampicata. In ogni caso si continua, oggi son già a pezzi e stasera sarà dura, così come sarà dura domani ma non mi son mai fermato, neanche con la polmonite, perché allenarmi e distruggermi mi piace troppo, ormai è una droga inevitabile per me.
 
 

lunedì 3 novembre 2014

RAMPAGE PARTE SECONDA

Bellissimo weekend di arrampicata quello appena trascorso, pur senza aver chiuso niente mi son divertito come un matto! Sabato ritorno sul luogo del delitto, Rampage parte seconda: purtroppo le condizioni (mannaggia a non aver dato retta a Gian!) non erano buone, niente umidità ma tanto sole tutto il giorno senza sosta a grigliare sul passaggio. Nonostante tutto però son davvero contento dei progressi fatti, ora si tratta di tornare con la giusta aderenza e concatenare il tutto dalla sit per una linea da sogno davvero, un vero piacere provarla e sicuramente una goduria chiuderla, ma per ora è tutto rimandato a data da definire visto che il meteo sembrerebbe peggiorare parecchio da questi giorni. In ogni caso una giornata strepitosa al Beigua, un panorama incredibile quasi a 360° da lassù e anche il ritorno (fatto quasi la buio…) stavolta non è stato più così devastante, forse ormai il mio corpo si sta rassegnando?!
Ieri invece era la volta di Elena per cui siamo tornati al Bracco nuovo dato che il suo obiettivo era riprendere con Taichi, un bellissimo traverso su tacche (dolorose); riscaldo veloce per lei e Funsu con un paio di passaggi neanche troppo scontati che si è portata a casa senza tanti problemi e poi via alla grotta di Sciopero. Funsu si è lavorato per bene Occhio alla penna, un bel blocco con finale intenso, mentre Elena si è gettata su Manitù portando avanti dei bei tentativi e cadendo quasi all’uscita, risultati davvero ottimi visto com’era andata lo scorso anno: son sicuro che sia solamente una questione di poco tempo per entrambi! Da parte mia giornata da pensionato, al cazzeggio più totale ma non avrei fatto granché visto che ero totalmente a pezzi ancora dal sabato. Giornata finita sia per Funsu che per Elena su Taichi a lasciar attaccata alla roccia l’ultima pelle disponibile, grandi entrambi per i tentativi fatti ma soprattutto per la caparbietà, gran bella giornata per tutti direi (anche per me che per una volta ho guardato gli altri darci dentro e faticare!). E da sta settimana riparte l’allenamento invernale, forza e coraggio (e rassegnazione a ritrovarmi per un po' con uno stato di forma pietoso...).