Weekend nella norma, anzi
sotto le aspettative ma purtroppo a volte capita e non ci si può far nulla se
non aspettare il successivo sperando che sia migliore. Sabato con Elena al Parvo,
le avevo millantato linee facili a bizzeffe ed in effetti è così, ma purtroppo
per quel che mi riguarda la dolomia resta sempre molto poco attraente, in
particolare per far blocchi; dopo aver ripetuto le linee segnate che m’interessavano,
alcune davvero carine, il weekend scorso con Funsu avevo adocchiato una bella variante
dura di lupo rosso. Riscaldamento veloce e si parte, purtroppo sul più bello
una bella tacca mi esplode in mano buttandomi sullo zigomo destro una bella
meteorite che per un po’ mi lascia rincoglionito (più del solito…) e poi
incazzato; gli episodi del genere si ripetono tutta la mattinata e alla fine
decido che per me finisce lì, bellissimo posto, ambiente da paura ma se ci
tornerò sarà per fare escursionismo e non per sanguinare tutto il tempo senza
aver arrampicato…
Ieri invece complice anche
il meteo non proprio da paura e l’umidazza autunnale siamo tornati ai Quarzini
dove volevo provare una bella linea chiodata da Giova e ancora da liberare. Riscaldo
veloce su alcune linee da antologia (consigliatissima “Noemi”, un 6C bello
tonico e tecnico il giusto) e poi via: capisco subito la partenza, non
durissima ma da ghisa, sopra butta in fuori non poco ma con un po’ di
continuità e i riposi giusti si fa ma in mezzo c’è un cazzo di blocco pauroso! Così
ad occhio fosse a terra non stenterei a dargli un 7B boulder come singolo,
forse anche un po’ di più, e nella totalità della linea sicuramente da lo
stimolo giusto al tutto… voglio tornarci sicuramente , la linea è davvero
stratosferica e son curioso di provarla con la giusta aderenza, che si sa sulla
quarzite non è sempre facile trovare. Una bella sfida, grazie Giova perché per
chi sa apprezzare lassù ci son dei gioiellini davvero niente male!
PS complimenti ad Elena che si scalda e sale al secondo giro "Noemi", però cazzo la prossima volta da prima eh!