Sono al settimo cielo. Intanto
già chiudere un passaggio tuo ti regala una soddisfazione che non è neanche
paragonabile a ripetere, quantomeno così è per me. E poi una linea del genere…
La storia di Berseker in
realtà è ben più lunga di un paio di mesi! Anni fa con Funsu mentre si scalava
da Petra ci eravamo accorti di questa stupenda prua in lontananza e incuriositi
ci avevamo ficcato il naso. Ma niente, non c’erano prese e non valeva la pena
perderci tempo… solo in seguito son venuto a sapere da Gian che pure lui e
Lollo (tra l’altro rivisto con piacere domenica in Gesso!) erano andati a
buttarci un occhio, ma anche in quel caso niente di fatto. E poi il nulla fino
alla primavera scorsa. Da parte mia ben poca motivazione di scalare in valle,
nonostante avessi sempre adorato quel posto mi ero stancato della roccia, delle
condizioni altalenanti, delle linee non sempre così evidenti e quindi avevo
deciso di fare due passi con topo, che poi due non erano proprio visto che con
Ellero grosso ero dovuto partire dal ponte del sale… appena arrivati ho subito
intravisto una possibilità, dura ma fattibile, ma poi di nuovo il nulla fino a
quest’autunno.
Inizio settembre: Ellero al
minimo stagionale e quindi si attraversa alla grande, neanche 10 minuti e son
di nuovo li sotto. Inizia la pulizia e purtroppo la roccia, come nel resto
della valle, non è il granito a cui son abituato. Si sfalda e se c’è poco quel
poco diventa nulla… i primi tentativi nonostante la caldazza vanno bene ma
quando inizio ad intravedere la luce in fondo al tunnel spacco un piede
fondamentale. Coglioni a terra… prova e riprova ma sia la sit, che nel
frattempo è diventata estrema per me, che la parte centrale non mi entrano più!
E poi c’è il problema dell’uscita, alta ma soprattutto pericolosa. Decido di
dividere il lavoro in due: ogni tanto salgo con la corda per provare sopra e
ogni tanto con 3 pad (!!!) per provare sotto. Le condizioni ambientali non
migliorano ma vengo a capo, anche grazie all’illuminazione di Fabri, della
parte sopra, non troppo dura ma aleatoria; nel frattempo la sit proprio non mi
esce e quando riesco nel singolo mi blocco in continuità! Nel frattempo inizia
a piovere e io inizio ad aver paura che la stagione in valle sia finita, quantomeno
non si riesca più ad attraversare e quindi tutto sia da rimandare all’autunno
seguente. Mi butto su altri progetti, senza troppa voglia sinceramente e
neanche troppa testa perché quella era rimasta li da Berseker, quindi mi alleno
per il passaggio e mi sfondo il giusto… il weekend scorso ero davvero a pezzi,
stanco come non mai, e sentivo che avrei dovuto ancora una volta cambiare le
carte in tavola. E poi ieri. La voglia di andare altrove era tanta, avevo paura
di scontrarmi con l’ennesima giornata di sconfitte, ma sapevo anche che sarebbe
stata una delle ultime possibilità del 2018 quindi decido di salire in valle. I
primi tentativi sono un disastro… le condizioni son buone, fa caldo ma asciutto
e l’aderenza è quella giusta e nel frattempo io mi son riposato, ma ancora non
gira. Decido mio malgrado di mettere lo smartphone puntato, non posto mai video
per mille motivi ma in questo caso non posso esimermi; dopo un paio d’ore
passate tra smanacciate, madonne e relax mi riattacco e senza che me lo aspetti
dal piccolo tridito rovescio e dalla pinza di destro riesco a bloccare e
arrivare alla lametta! Dal video si vede bene che non ci credo neanche io tanto
che cerco la methode per andare via, situazione di merda… riesco a riaccendere
il cervello ma ancora manca il singolo alla rovescia che inaspettatamente mi è
entrato a nastro tutto il giorno. Come singolo ma non in continuità! Invece la
tengo e da li so che se non faccio il pirla è finita. Respiro e continuo a
scalare, male perché ho la ralla a mille, ma le tengo fino all’uscita, quando
so che non potrò più cadere (e che se cado in ogni caso mi ritroveranno sul
posto…) e poi da li anche topo non capisce perché urli come un pirla!
Dicevo nel post di instagram
che ho chiuso un cerchio con la valle e lo penso realmente. Li di linee che
m’interessano veramente al momento non ne ho più ma quella prua era un tarlo,
un piccolo sogno che dovevo portare a termine. Ho aperto qualche passaggio,
anche li in Ellero, alcuni più belli di altri (ogni scarrafone...) ma sentivo
di dover lasciare anche lì una mia piccola eredità, se così si può dire, in
quel posto che mi aveva dato tanto e a cui io avevo dato moltissimo, qualcosa
in più del semplice numerino ma una linea che fosse realmente, al di là di ogni
dubbio, fantastica, una linea che (forse) alcuni avrebbero avuto il piacere di
ripetere come io l’ho avuto su blocchi come l’Assedio, Apocalypto plus, le
varie Radiologie alla casa, il Drago bianco, Krav maga e altre, linee che sono
inequivocabilmente belle al di là del grado. Chi scala solo per quello forse
non lo capirà mai e sinceramente penso si perda una gran bella fetta del
piacere di sto gioco…
Berseker credo sia il nome
azzeccato per sto passaggio, che dedico assolutamente a me stesso perché me lo
merito al 110%! E stasera si riparte col moonboard…
La linea in tutta la sua bellezza (e io pure!) |