Quando il lunedì mattina ti
alzi dal letto e sembra che un camion ti abbia asfaltato, le braccia sono a
pezzi e le dita non riescono neanche a stringere la tazza del caffè allora vuol
dire che il weekend è stato proficuo! E questa mattina, finalmente, per me è
così, dopo un bel po’ di tempo che aspettavo questo momento devo dire che
stavolta la voglia me la son tolta il giusto e dove piace a me.
Il programma di Ailefroide è
nuovamente saltato, forse è stato anche un bene visto che comunque la caldazza
anche li non perdona, per cui sabato abbiamo scelto di tornare a salutare
Esischie per vedere se fosse cambiato qualcosa durante l’inverno. Invece è
tutto stupendo come l’ho lasciato lo scorso autunno, un’isola incredibile dove
poter godere al 100% di una tranquillità che ormai è sempre più raro trovare.
Tutto il giorno a ripetere passi vecchi (purtroppo le frecce non ci sono più,
ma il topò fatto lo scorso anno credo sia abbastanza completo, sempreché
qualcuno voglia andare a spellarcisi le dita...) e a fine giornata ho provato
senza successo la parte bassa della mia “porcelain heart”: proprio su questo
passo volevo far 2 parole, perché trovo che sia di una bellezza che raramente
ho trovato su altre linee mie e non. Intanto la parte bassa per me è oltre,
questa volta mi sa che getto la spugna prima ancora di partire a testa bassa,
perché se la versione liberata lo scorso anno credo possa essere sul 7C/+
(duro, qui ho dato dei gradi approssimativi ma son restato fedele alla linea
“trova lungo sempre e comunque”) sotto va ben oltre, molto oltre a tutto quello
che io abbia mai provato, quindi devo essere onesto con me stesso e capire dove
ha senso intestardirsi e dove invece è una causa persa. Già solamente la
versione liberata non son riuscito a rifarla e le condizioni erano ottime…
bravo me, non ho più dubbi che sia un bel bastone e mi piacerebbe che qualcuno
ci buttasse del tempo. Per chi fosse interessato per ora si parte con un
piattone di sx e un verticale di dx, seguire le indicazioni del topò per
trovare il masso e buon divertimento!
Ieri invece siamo tornati a
S.Anna di Vinadio e anche stavolta non ci siamo sbagliati. A parte i
rincoglioniti della domenica che ormai sono usciti dal letargo e che ci
toccherà sopportare per un paio di mesetti, a parte i dopati in bici che a me
rompono sempre e comunque i coglioni a prescindere, il posto è un’altra di
quelle perle indimenticabili che mi mancava parecchio. Aderenza fuori norma,
abbiamo provato un po’ di linee già fatte dopodiché Funsu si è rimesso in
modalità “work” sulla mia “giudizio universale” mentre io mi son rimesso in
modalità “spaccapietre” sul mio progettone: non è andata male per entrambi, da
esser contenti. Funsu si è mosso bene ma più di tanti tentativi quel blocco non
li lascia, io dopo aver fatto saltare l’unica presa buona (…) del progetto ho
forse capito come passare, ma tocca tornare armati di piede di porco per
mettere a posto la base e poi forse ne verrà fuori un’altra linea da sogno, che
nonostante mi sia abbastanza congeniale (prese medie, piedi spalmati, leggero
strapiombo, movimenti ampissimi) non son ancora riuscito a stampare… e per
finire in bellezza una nuova linea media (li i gradi non li diamo, quindi
diciamo tra il 6A e il 7C!), “il santo”, che è davvero una figata senza senso!
Pensare che davanti a quel muro ci sarò passato decine di volte ma non l’ho mai
creduta troppo dura, quindi l’ho sempre lasciata indietro, ma la lezione di
umiltà questa volta c’è stata e soprattutto mi è servita a capire che prima di
giudicare una linea bisogna metterci mano, e poi che sarà una bella estate in
cui ci divertiremo di nuovo per bene con un sacco di roba nuova. Birra ad
Aisone meritata il giusto, scottatura in testa e sulle spalle forse un po’ meno...