Un’estate anomala in tutti i
sensi. Per il meteo, onestamente sembra d’essere a ottobre, per la mia routine
arrampicatoria, per il trasloco… moltissimi cambiamenti, poche certezze, tante
novità interessanti, tutto in corso d’opera e finalmente stiamo vedendo la luce
in fondo al tunnel. Abbiamo chiuso il discorso trasloco, certo ora sembra di
vivere nel retro di un negozio abbandonato ma piano piano i tasselli li stiamo
ricomponendo; sicuramente la cosa più spiazzante è il fatto d’aver cambiato completamente
gli spazi, ogni mattina mi sveglio (oddio quando riesco a dormire…) e credo d’essere
in vacanza all’estero. Il che potrebbe essere anche piacevole sotto certi punti
di vista, non fosse che invece un’ora dopo mi trovo come sempre in ufficio...
La cosa più brutta è stata
il dover stoppare per una settimana gli allenamenti, l’arrampicata e l’aver
dovuto staccare completamente il cervello da quello che mi piace di più in
assoluto: è come se mi sentissi svuotato e non è bello. Ora è assolutamente il
caso di tornare a poco a poco alle mie abitudini: stasera riinizio al trave, questo
fine voglio tornare fuori. Dalla prossima settimana sarò in ferie e tempo per
far tutto ce ne sarà, basta prendersi la pelle ogni minuto: ci sarà il tempo
per iniziare a lavorare al muro, per mettere a posto gli scatoloni e
soprattutto per tornare in montagna a rilassarmi e onestamente non vedo l’ora di
staccare dal lavoro ed essere libero di dedicarmi a me stesso. E il meteo? Beh per
quello non so che farci, ma sono contento egoisticamente parlando che non sia
stata un’estate stupenda finora, perché altrimenti mi sarei mangiato le mani il
doppio!