lunedì 2 gennaio 2017

CHE DIRE?

Si ricomincia, da zero più che altre volte quest’anno per me. Purtroppo devo obbligarmi a voltare pagina e annullare questi ultimi giorni, ricordando solamente quanto di piacevole e bello mio padre mi ha regalato in 39 anni. Quindi praticamente tutto, ne ho di roba da ricordare e non mi stancherò mai di farlo, son stato davvero fortunato ad averlo a fianco per tutto quanto mi ha insegnato e per la persona stupenda che è stata. Ora però non devo fermarmi, lui non l’ha mai fatto in vita sua neanche nei momenti peggiori e io ora devo renderlo fiero di me allo stesso modo. Son contento di aver vicino persone come alcuni amici, senza di loro sarebbe stata troppo dura, così come aver con me Elena che è un regalo che per fortuna si rinnova ogni giorno: qualcuno ha la fede a sostegno io preferisco credere nelle persone, alcune non tutte, ma almeno l’amore non è un dogma.
Si gira pagina, non credo di aver molto da raccontare degli ultimi giorni del 2016 quantomeno non molto di interessante. Ho scelto di continuare ad arrampicare anche in questo periodo perché comunque mi ha fatto staccare un po’ la spina dalla realtà, non credo di esser stato irrispettoso e se qualcuno l’ha pensato… peggio per lui. Non ho fatto molto, Valdinferno qualche giorno, Bagnasco per qualche tiro in tranquillità e poi un po’ di moonboard, senza mai forzare la mano perché al momento non ne ho voglia; aveva davvero ragione Funsu quando parlando mi ha detto che in certi momenti ridimensioni alcune situazioni, come l’arrampicata ma anche il lavoro e altro, a quello che realmente sono: un gioco, un attimo, una rottura di coglioni, per cui forse ogni tanto è meglio chiedersi se valga davvero la pena mangiarsi nel bene o nel male il fegato. Vivere sempre e solo per il risultato senza concentrarsi sull’esperienza è una perdita importante, dovrei tatuarmelo addosso per ogni momento in cui lo dimentico.
Ancora questa settimana di transizione, senza troppe seghe mentali, e poi voglio farmi 2/3 mesi da sfondarmi di allenamento senza cognizione. Non mi interessa se la forma cala, non mi interessa se riuscirò a malapena a fare dei 7A, mi interessa portarmi di nuovo un po’ al limite e vedere fin dove posso arrivare. O sopportare. Non è il momento di fermarsi a riflettere troppo...

 

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