Si ricomincia, da zero più
che altre volte quest’anno per me. Purtroppo devo obbligarmi a voltare pagina e
annullare questi ultimi giorni, ricordando solamente quanto di piacevole e
bello mio padre mi ha regalato in 39 anni. Quindi praticamente tutto, ne ho di
roba da ricordare e non mi stancherò mai di farlo, son stato davvero fortunato
ad averlo a fianco per tutto quanto mi ha insegnato e per la persona stupenda
che è stata. Ora però non devo fermarmi, lui non l’ha mai fatto in vita sua
neanche nei momenti peggiori e io ora devo renderlo fiero di me allo stesso
modo. Son contento di aver vicino persone come alcuni amici, senza di loro
sarebbe stata troppo dura, così come aver con me Elena che è un regalo che per
fortuna si rinnova ogni giorno: qualcuno ha la fede a sostegno io preferisco
credere nelle persone, alcune non tutte, ma almeno l’amore non è un dogma.
Si gira pagina, non credo di
aver molto da raccontare degli ultimi giorni del 2016 quantomeno non molto di
interessante. Ho scelto di continuare ad arrampicare anche in questo periodo
perché comunque mi ha fatto staccare un po’ la spina dalla realtà, non credo di
esser stato irrispettoso e se qualcuno l’ha pensato… peggio per lui. Non ho
fatto molto, Valdinferno qualche giorno, Bagnasco per qualche tiro in
tranquillità e poi un po’ di moonboard, senza mai forzare la mano perché al
momento non ne ho voglia; aveva davvero ragione Funsu quando parlando mi ha
detto che in certi momenti ridimensioni alcune situazioni, come l’arrampicata
ma anche il lavoro e altro, a quello che realmente sono: un gioco, un attimo,
una rottura di coglioni, per cui forse ogni tanto è meglio chiedersi se valga
davvero la pena mangiarsi nel bene o nel male il fegato. Vivere sempre e solo
per il risultato senza concentrarsi sull’esperienza è una perdita importante,
dovrei tatuarmelo addosso per ogni momento in cui lo dimentico.
Ancora questa settimana di
transizione, senza troppe seghe mentali, e poi voglio farmi 2/3 mesi da
sfondarmi di allenamento senza cognizione. Non mi interessa se la forma cala,
non mi interessa se riuscirò a malapena a fare dei 7A, mi interessa portarmi di
nuovo un po’ al limite e vedere fin dove posso arrivare. O sopportare. Non è il
momento di fermarsi a riflettere troppo...
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