Che figata di weekend! Meteo perfetto, tanta roccia ma
soprattutto un giorno in più del normale che non guasta mai. Tante idee, alla
fine uno vorrebbe arrampicare ovunque e per la testa ti passano mille posti
diversi dove poter andare, tanti progetti da portare avanti, vorresti fare
boulder ma anche corda ma bisogna comunque accontentarsi e cercare di
restringere le scelte.
Alla fine sabato ho deciso di riprendere con la corda e
di riprendere subito da qualcosa che avevo provato tempo fa su cui però non schiodavo
granché. Una bella linea chiodata da Giova ai Quarzini con una partenza nuova
non dura e un blocco a metà che è un vero legno fino a ricongiungersi ad un
tiro esistente di 7b+, un tiro tecnico e ditoso ma che al contempo richiede
anche pompa nelle braccia. Fortunatamente non serve molta resistenza altrimenti
sarei fottuto in partenza, perché comunque ha un paio di riposi davvero buoni
dove riesci a rigenerarti quasi completamente; dopo tutta la mattinata solo su
quel blocco infame e con tutta la pazienza di Elena a disposizione alla fine
son riuscito a decifrarlo con un movimento davvero aleatorio e su cui avrò
comunque bisogno di parecchia aderenza per provare a farlo in continuità dal
basso, anche perché comunque la quarzite con un minimo di umidità come sabato
diventa una merda da tenere. Tornando alla macchina mi son chiesto più di una
volta come avrei affrontato quel passaggio se fosse stato un boulder a terra
(sicuramente in modo diverso) e quale sarebbe potuta essere la difficoltà del
singolo: risposte me ne son date, vedremo se e quando riuscirò a tornare per
liberarlo definitivamente se avrò ragione o meno. Per intanto un grazie enorme
a Giova per averlo chiodato e soprattutto per avermi lasciato la possibilità di
provare e ad Elena per l’enorme pazienza ma anche l’occhio e l’intuizione su
alcuni movimenti che mi hanno aiutato non poco!
Domenica invece è stata la volta di Elena di darci
dentro, nonostante l’allenamento estenuante di questi giorni che l’ha parecchio
provata ma soprattutto con le dita ridotte in uno stato pietoso ancora dal
weekend precedente; alla fine ha scelto per Sant’Anna di Valdieri, roccia non
troppo aggressiva e posto relax con parecchio passaggi per lei da provare
mentre io e Fenrir ci svaccavamo al sole. Nessuno in giro, quindi qualche
blocco medio facile per scaldarsi (anch’io, alla fine non riesco a non fare
nulla…) e poi a provare i progetti lasciati in sospeso la scorsa stagione. Non
è andata male, chiaramente deve tornare riposata e con la pelle rigenerata ma
onestamente è migliorata sul movimento e in quanto a forza pura ne ha
decisamente di più, se continua a crederci in questo modo questa stagione son
convinto che si possa togliere delle belle soddisfazioni!
E infine ieri, giorno lavorativo per tutti tranne che per
noi doglianesi (festa patronale, mi son sempre chiesto se il patrono di
Dogliani sia san cadavere a questo punto. Boh…) e io mi godo il mio giorno di
boulder in completa solitudine e relax. Col topo siamo tornati di nuovo in
Ellero, quest’anno ci sarò andato se va bene 4-5 volte, senza progetti
particolari se non godermi la giornata stupenda, la valle tutta per me e
l’aderenza ottima. Provato un paio di passi nuovi (per me) oltre ad un blocco
stronzo che proprio non mi vuol entrare (ma onestamente non è che mi prenda poi
tanto come linea), finito la giornata senza pelle e con poca fibra, sento che è
di nuovo ora di un mesetto di train mirato in vista del viaggetto di fine anno.
Comunque una giornata favolosa, sarei andato volentieri in Valdinferno e
riprendere il mio progettino lasciato in sospeso lo scorso inverno ma alla fine
è andata bene così, di meglio onestamente non avrei potuto chiedere.
Fede sul tiro progetto ai quarzini |
Falesia "Quarzini" |
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