mercoledì 28 ottobre 2015

FOTO MITICHE 2

La seconda foto “mitica” invece è forse quella che ha dato il via alla mia passione per i blocchi. Il personaggio è ancora il top per me e il blocco… beh il nome dice tutto!
 
 
Dreamtime rappresenta ancora oggi un sogno per molti, nonostante sia stato sgradato, una presa chiave si sia rotta e sia stato risalito in seguito e quindi rigradato; una linea pura, perfetta, su un blocco leggermente fuori dal circuito di Cresciano appollaiato in cima ad una collinetta quasi a sembrare tenuto in bilico da un tronco. Su questo masso è stata ridefinita l’alta difficoltà del boulder, più di una volta, prima con Dreamtime appunto e poi sull’altra facciata con “The Story of two worlds” eredità e stravolgimento di Graham al boulder europeo. Ma questa è un’altra storia…
Salito nel 2000 dall’altrettanto mitico Fred Nicole, all’apice della sua carriera e forse dell’esplorazione seriale dell’inestimabile gioiello che è il ticinese (con Chironico e Cresciano su tutti, ma per chi ci è stato è chiaro che questi due spot non sono i soli), è stato il primo blocco per cui è stato scomodato il grado allora inarrivabile di 8C. Un mix di traverso e blocco su tacche prima e poi sulle svase sfuggenti del bordo, un passaggio obbligato per il gotha dell’arrampicata di cui online si trovano decine di video di salite sit e stand,: per me su tutti quelli di Sharma e Core che tra le diverse methodes possibili riescono a farlo con un’apparente e devastante facilità! E che piaccia o meno è stato comunque un punto di partenza e confronto per far salire l’asticella della difficoltà sui blocchi.
Ricordo che quando ho iniziato ad appassionarmi all’arrampicata, dopo aver presto abbandonato la corda per mancanza di soci (o quantomeno ne mancavano che volessero andare sempre e comunque ad arrampicare…) e dopo aver comperato il mio primo pad della kong andavo per massi, in Ellero principalmente, con un po’ di riviste al seguito e la storia di Dreamtime con le varie foto penso d’averla letta fino a saperla a memoria e vedendo questa foto in particolare pensavo che non sarebbe stato difficile prima o poi riuscire a provare un blocco come quello. Enorme puttanata, ma allora era bello pensarlo… Ancora oggi non mi stanco di vederne foto e video e non nascondo che non mi dispiacerebbe prima o poi (magari a capodanno visto che saremo da quelle parti) metterci mano alla stand, anche solo per farmi il regalo personale di provarci, perché se anche Dreamtime ha ormai più di 15 anni e la sua reale difficoltà (ma non la bellezza) è stata messa in discussione più volte, resterà per sempre nell’olimpo delle salite storiche che hanno segnato il passaggio di un’epoca. Chi non vorrebbe vedere da sotto e magari toccare i mono di Action Directe???

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