Parlare di ossessione credo
sia un tantinello riduttivo in questo caso… per me ormai Il Mostro sta
diventando una piacevole maledizione che mi porto dentro ormai dal 24 aprile
dello scorso anno (già il ricordare una data in modo così preciso potrebbe
essere un sintomo preoccupante, ma diciamo che instagram mi ha dato una mano).
Primavera e autunno non ho altro in testa, non mi viene da provare nient’altro
che non sia quel blocco e anche se ogni tanto mi attacco a qualche progetto qua
e là non riesco a farmi prender bene in nessun caso! L’unica altra volta che mi
è capitata una cosa del genere è stata con You al pian della casa, in quel caso
l’ho spuntata io e anche stavolta andrà nello stesso modo.
E così anche ieri siamo saliti
su, Elena da parte sua con una vagonata di pazienza fuori dal comune (non so
come faccia ancora a sopportare di vedere quel cazzo di blocco) e io purtroppo
con un misto di rassegnazione frullata a ralla di provare e trovare un modo per
passare quell’allungo di merda… e allora giù la corda, tutto ripulito e
segnato, si riparte. Come al solito il mio unico stop resta lì in alto ad
andare al verticale e anche ieri non è andata diversamente; ad un certo punto
però mi si è accesa una lampadina, una di quelle che ti illuminano a giorno una
scatola cranica vuota perché tante, moltissime volte Elena mi aveva detto di
provare in quel modo e io niente, e sticazzi funziona! Finalmente dopo un anno
ho visto la luce in fondo al tunnel della dipendenza, una speranza. Alla fine
ho risparmiato la pelle e la forza in attesa di tornare su in settimana per
provare a morte e se passerò… ok non dico niente.
Sabato invece piacevole relax,
certo un paio d’ore di moonboard in mezzo le ho ficcate, ma per il resto tanto
svacco. E mi son ritrovato a vedere dopo un botto di tempo quello che per me
resta il miglior video di boulder di sempre, Pilgrimage, un mix di spiritualità
mordi e fuggi di cui onestamente non mi frega poi tanto ma in un pomeriggio
rilassante contribuisce allo svacco e di passaggi uno più bello dell’altro e
soprattutto nessuna pippa mentale numerica. E poi ho davvero tanti ricordi
legati a quel DVD, come quando si partiva con funsu a far blocchi con il
lettore piantato sul cruscotto della macchina (altro che smartphone!) e Sharma
in sottofondo autostradale che faceva a nastro The middle way, The goan corner
o la stupenda Full moon. Ed era dura rendersi conto di quanto pippe eravamo una
volta che toccava a noi far sul serio sulla roccia… non so quante volte l’abbia
visto, macinato insieme a Dosage 1. Qui sotto la bellissima salita di Alizée Dufraisse
del blocco simbolo di Hampi, tecnicamente come sempre impeccabile anche se
vedere Sharmone che lancia da una merda all’altra con i piedi svolazzanti non
ha prezzo!
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