Trovare scuse non è il mio
forte, non son mai stato capace di raccontare balle agli altri figuriamoci a me
stesso. Però ogni tanto alla sera, dopo il lavoro, quando mi ritrovo in
palestra la motivazione che è stata a palla tutto il giorno inizia ad incrinarsi…
la voglia di stare all’aperto, la voglia di mettermi sul divano a cazzeggiare,
la voglia di far tutt’altro che stare a tirare 2 prese o di appendermi con
qualche kilo che mi schiaccia i reni. Ma la maggior parte delle volte, per non
dire ogni santa volta che salgo in palestra, alla fine tiro dritto, faccio star
zitti i demoni e mi ritrovo dopo qualche ora con una soddisfazione fuori dal
comune, e non una soddisfazione materiale ma soprattutto mentale. Perché ho
vinto di nuovo io.
Non son mai stato un grande
negli sport devo ammetterlo, e l’arrampicata non fa eccezione. Quando giocavo a
calcio lo odiavo, poi quegli stramaledetti sport di squadra non mi son mai
andati giù perché non sono io che devo sottomettermi alla volontà di qualcun
altro ma semmai l’esatto contrario. Allora ho provato la bici… lasciamo
perdere, ancora oggi odio i ciclisti come la sveglia al mattino! Allora ho
iniziato a correre e andare in palestra, ma non era abbastanza, non vedevo un
risultato tangibile, qualcosa a cui ripensare con un sorriso ebete la sera
prima di dormire. Ma la montagna quella c’è sempre stata. Prima tanto
escursionismo, poi un po’ di alpinismo autodidatta, poi lo sci fuoripista a
cercare rogne e alla fine, troppo tardi, l’arrampicata.
Una cosa che ho sempre
rimpianto e il non averla conosciuta prima cazzo. A 23-24 anni sei già troppo
vecchio, sei già troppo “formato” per poter concludere qualcosa di decente e
allora rincorri il tempo per fare in modo di limitare i danni (ma per limitare
quei danni ne crei altri che ti si rinfacceranno spudoratamente più avanti, ma
non pensiamoci ora…) e allora ci dai dentro, le provi tutte, ma la cosa più
dura alla fine non è tanto la fatica fisica ma il tenere alta la motivazione,
per tutto il tempo, nonostante tutte le cose che possano capitare e mandando
anche a puttane scelte diverse che forse un giorno rimpiangerai. O forse no. A
me la motivazione non è mai mancata, neanche un momento, neanche un’ora, forse
neanche un minuto. A me piace fottutamente fare fatica, più ne faccio più son
felice, a volte senza neanche uno scopo preciso e mi rendo conto spesso senza
neanche averne una beneficio tangibile! A me piace alzarmi il mattino presto e
andare via col cane, mi manca la corsa ma mi basta un passo spedito e sentire
che fatico un po’ per esser felice (correre non posso, peso inutile da portare
dietro!); a me piace chiudermi da solo per ore in palestra, crearmi delle
schede pesanti, tanto, e portarle avanti; a me piace attaccarmi al muro e
provarci finché riesco, col nastro che mi tiene insieme e la pelle che si
spacca. Ti dicono che devi sentire il tuo corpo in allenamento? OK, il mio
corpo mi ha sempre o quasi detto di continuare, o forse era la mia testa a
parlare per lui, ma raramente mi son fermato a pensare alle conseguenze. Non ho
mai capito e non capirò mai lo spreco di avere un fisico sano e buttarlo alle
ortiche mangiando di merda, stando ore a fare un cazzo, non ho mai capito le
lamentele di chi ti dice che non ha tempo, perché il tempo lo si trova sempre. Non
è il tempo che ti manca, è la motivazione che non hai! E allora non lamentarti,
quantomeno con me. Conosco gente che il tempo lo trova anche in mezzo a mille
impegni e fa il 110%, quindi non cagarmi il cazzo inutilmente facendo perdere
tempo a me. La fatica fisica è la cosa più bella che esista, potrei anche
sbilanciarmi a dire un’eresia del tipo che è molto meglio dell’attività
intellettuale per migliaia di motivi, ma non l’ho detto… la bilancia ogni
mattino, la ghisa tutte le sere, controllare tutto quello che ingurgiti, non
per un singolo fine quale può esser nel mio caso l’arrampicata ma per sentirsi
vivi davvero!
Uno sfogo come un altro, senza
un fine particolare e assolutamente contro nessuno di mia conoscenza, lo sfogo
del venerdì ecco. Perché troppo spesso adagiarsi e più facile che combattere e
per me non ha senso, uno spreco senza senso che vedo sovente e che mi fa
incazzare come una bestia. Son sicuro che la motivazione non calerà mai, e non
parlo di arrampicata, ma la ralla di portare il limite sempre un po’ oltre, mi
piacerebbe davvero provare prima o poi uno sport di endurance di quelli coi
controcoglioni per vedere fin dove sarei capace di andare, chissà prima o poi
magari mi ci butto.
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