Una vera giornata di merda,
senza mezzi termini. I presupposti per far una bella domenica di blocchi
c’erano tutti in realtà, perché nonostante la neve del giorno prima a Varazze
era tutto asciutto con un forte vento da nord. Purtroppo però era una di quelle
giornate in cui (fortunatamente non capitano spesso) tutto gira assolutamente
per il verso sbagliato, la forma fisica, l’incazzatura costante, forse anche la
voglia di essere completamente in un altro posto.
Come dicevo a causa del
vento fortissimo decidiamo all’ultimo di ribaltare completamente i nostri piani
e invece di salire al settore Lilliput andiamo verso i Druidi, in teoria più
riparato; arrivati li ognuno si butta sui propri progetti, ma purtroppo
l’aderenza non è quella giusta e l’incazzatura inizia a salire. Dopo un po’,
esasperati dal vento, saliamo ai Druidi alto, certo non il settore più bello di
Varazze ma almeno lì dovremmo essere un po’ più al riparo; iniziano i tentativi
su qualche passaggio nuovo e l’incazzatura sale esponenzialmente, semplicemente
non tenevo niente e le braccia non chiudevano, assolutamente incredibile. Una
di quelle volte in cui semplicemente bisognerebbe accendere il cervello e
lasciar perdere, far i bagagli e tornare a casa oppure andare a bere una birra,
tutto fuorché arrampicare, invece no, io no, testa di cazzo come sempre in
queste situazioni m’intestardisco ancor di più e continuo imperterrito, senza
riposare un attimo, quasi dovessi autoinfliggermi una pena! Che coglione…
Se non altro ho provato
passaggi belli a cui tornare in giornate più di grazia, decisamente
interessanti da arrampicare, ma il freddo, la tensione e l’arrampicata
inconcludente e senza sosta per ore hanno fatto sì che ancora oggi sia provato
fisicamente. Ma alla fine non può sempre andar bene no?
I PROTAGONISTI DELL'HARD CORE BOULDER DAY IN VARAZZE
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