Ieri bel pomeriggio al Pian
della casa con la ferma intenzione di provare Ambrosia, uno dei tanti progetti
dell’autunno e forse quello che più m’interessa. Temperature piuttosto bassine
per il periodo, vento da Nord, tutto fa
ben sperare per provare seriamente almeno i singoli ma purtroppo il sole che il
pomeriggio batte implacabile sul passaggio ha fatto il suo sporco dovere… le
prese di partenza non danno problemi, ma appena si arriva oltre lo spigolo per
proseguire diventano intenibili, saponose e li se non c’è un’aderenza assoluta
non si passa! La linea è di quelle a 5 stelle, perfetta: si parte in comune con
King Kong (che già è una bella mazzata) per poi andare oltre senza salire sulla
prua con bellissimi agganci di piede e tallonate varie su prese che definire
strane è poco. Il tutto finisce con un 7A che già di suo è un bel bastone, con
movimenti strani e caduta pessima (soprattutto se sei da solo…): un solido 7C+
made in Core, da fare con temperature basse oppure come consigliato sia da Gian
che da Ale con cielo coperto e neve incombente! Bene ritorneremo, spero non con
le ciastre ai piedi, non vorrei arrivare a tanto…
Nel frattempo, per scaldarmi
e cambiare un po’ dai soliti passaggi, vado dal masso sulla strada poco prima
della fessura: rifaccio alcuni classici sempre belli, come “Sting” (che penso
sia il rumore della legnata che ricevi sui denti, un solido 6B è dire poco),
“Hip Hop”, “Giova’s jump” per dirigermi poi da King Kong, un boulder
stratosferico, a mio parere uno dei passaggi non solamente su quel grado più
belli della provincia, un bel 7B continuo, alto e con movimenti di vero blocco,
insomma ho rifatto con piacere un po’ di problemi che da tempo non riprovavo,
quei passaggi che quando avevo iniziato a far boulder erano i miei progetti del
tempo e non a caso, perché effettivamente sono dei testpieces solidi nel grado e belli da
arrampicare. Dopo qualche giro infruttuoso su Ambrosia, finisco la giornata con qualche tentativo su un passaggio non segnato su nessuna guida, aperto da Gian ai tempi sul masso della fessura e che mi ha mostrato l’ultima volta che siamo stati su: niente da fare anche qui, ormai lo stimolo è sotto le scarpe. Ultimo giro di affaticamento come sempre su “Carta vetrata”, un blocco che non mi faccio mai mancare quando salgo su, e via a casa con il sole ormai dietro le montagne. Pian della casa non delude mai, peccato solamente che su non ce ne siano il doppio di massi come quelli!
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