Una settimana. Tanto mi è
bastato per sentirmi male davvero lontano dal tirare prese… dopo un’intera
settimana a riposo, lato fisico sicuramente ma devastante a livello mentale,
ieri sera son tornato nella mia piccola stanza degli orrori e dopo un
riscaldamento infinito, con quasi una lacrimuccia agli occhi, son tornato a far
moonboard, forse l’invenzione più utile del mondo dopo la ruota. O anche meglio
della ruota stessa. Una settimana di antinfiammatori, creme e pastiglie varie,
forse poco rispetto a quanto mi era stato ordinato, ma davvero non ce la facevo
più, quindi con molta calma e senza voler strafare ho ricominciato nel modo più
pacato e statico possibile a far muro e un po’ di train a secco. Avete presente
quella fantastica sensazione di aver “lavorato”, di sentire il fisico che è
incriccato, di avere i muscoli distrutti, quella bellissima sensazione che
avevo ieri sera e che mi sto godendo ancora adesso. La pelle delle dita che fa
male, il secco della magnesite… non lo so davvero come si possa fare a starne
lontano per tanto, troppo tempo, non riuscirei mai e non voglio neanche
pensarci, ho ricominciato e ora son davvero rilassato. E anche la testa
ringrazia.
E con molta calma da domani si
ricomincia anche fuori con un nuovo progetto che ho in mente da st’estate. E che
in questo momento può andare bene perché non è un blocco di potenza, cosa da
evitare, ma un bel traverso estenuante e di resistenza, per ora devo limitarmi
a questo. Anche stavolta il “Mostro” ha lasciato il segno direi… la stagione è
terminata prima del previsto (e per fortuna), quest’anno ho provato, ci son
quasi riuscito, ma con quel quasi non ho portato a casa la sit purtroppo ma
solamente un infortunio, in un modo stupido e per colpa mia. Ultimamente ho
sottovalutato troppo il riscaldamento e son stato bastonato, punto. Ma ora si
riparte, con un bel weekend lungo a Chironico tra non molto che già mi fa
prudere le mani e la previsione di un bell’allenamento intenso da gennaio che
quest’anno voglio metter giù seriamente e senza compromessi. L’importante è
avere sempre un obiettivo!
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