giovedì 13 aprile 2017

CHI SI FERMA E PERDUTO


E finalmente ho posato il culo… qualche chilometro l’ho macinato tra il weekend scorso e la settimana (purtroppo per lavoro) e qualcuno resta da fare per il prossimo weekend e quello successivo, ma per ora voglio diventare sedentario per qualche giorno. Mi capita raramente di sventolare bandiera bianca ma ora son davvero esausto… la cosa positiva di quando vado in trasferta (fortunatamente ormai poco) è che almeno son costretto a fermare l’allenamento e questa volta ci stava tutto.

Come dicevo, sabato scorso ad Annot in compagnia eccezionale di Gian e Sergio. Adoro arrampicare con loro perché ci si fa poche seghe sui gradi ma si guarda prima di tutto la linea. Ma soprattutto si prende tutto molto easy e senza troppi patemi d’animo su chi si tiene di più! Purtroppo la nottata passata completamente (…) in bianco l’ho sentita e la sento tutt’ora ma non volevo tirarmi indietro e buttare una bella occasione per passare una giornata in posti semi-nuovi; dopo una bella pausa caffè-pain au resin-cicca si parte a macinare, tempo perfetto (almeno all’inizio) e leggermente ventilato. Il paradiso del boulderista! Come al solito non sto fermo un attimo e mi attacco a tutto come fossi un bambino in un negozio di caramelle, senza guardare gradi e prendendo legnate sui 6B come se niente fosse! Ma dopo un po’ l’abitudine alla roccia e al tipo di arrampicata arriva e mi tolgo qualche bella soddisfazione. Nel mentre inizia a scendere qualche goccia e insieme un paio di bestemmie ben assestate, niente di grave né per l’una né per l’altra, si continua imperterriti su ogni blocco. A metà giornata la stanchezza si fa sentire e neanche i litri di caffè misto a Redbull riescono a fare il miracolo… non tengo più niente… ma non posso tirarmi indietro, son il “giovane” del gruppo cazzo anche se non si direbbe! Cambiamo settore e mi torna un po’ di ralla, chiudo qualche altro bel blocco e finisco la giornata sotto la pioggia su un blocco con uscita di spalmo… se cadevo mi facevo la faccia ma non potevo lasciare un “unfinished business” come si dice tra BIG! Diluvio… pastis d’ordinanza e poi via purtroppo, anche se la pioggia probabilmente ci ha salvato dal tornare a notte fonda! Cenetta da un amico di Sergio in costa, e che cenetta, innaffiata da un bel bianco fresco, ancora qualche risata (addirittura hanno fatto i fuochi d’artificio per un blocco flashato da Sergio!) e poi a casa, devastato. Il giorno dopo ci ho provato, giuro, ho provato a fare qualcosa in Gesso ma le braccia mi mandavano a fare in culo senza logica… e son ripartito, purtroppo per lavoro il giorno dopo, qui niente da raccontare di così avvincente.

E adesso qualche weekend intenso, in giro, sui blocchi, chi si ferma è perduto!

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