E finalmente ho posato il culo…
qualche chilometro l’ho macinato tra il weekend scorso e la settimana (purtroppo
per lavoro) e qualcuno resta da fare per il prossimo weekend e quello
successivo, ma per ora voglio diventare sedentario per qualche giorno. Mi capita
raramente di sventolare bandiera bianca ma ora son davvero esausto… la cosa
positiva di quando vado in trasferta (fortunatamente ormai poco) è che almeno
son costretto a fermare l’allenamento e questa volta ci stava tutto.
Come dicevo, sabato scorso ad
Annot in compagnia eccezionale di Gian e Sergio. Adoro arrampicare con loro perché
ci si fa poche seghe sui gradi ma si guarda prima di tutto la linea. Ma soprattutto
si prende tutto molto easy e senza troppi patemi d’animo su chi si tiene di
più! Purtroppo la nottata passata completamente (…) in bianco l’ho sentita e la
sento tutt’ora ma non volevo tirarmi indietro e buttare una bella occasione per
passare una giornata in posti semi-nuovi; dopo una bella pausa caffè-pain au
resin-cicca si parte a macinare, tempo perfetto (almeno all’inizio) e
leggermente ventilato. Il paradiso del boulderista! Come al solito non sto
fermo un attimo e mi attacco a tutto come fossi un bambino in un negozio di
caramelle, senza guardare gradi e prendendo legnate sui 6B come se niente
fosse! Ma dopo un po’ l’abitudine alla roccia e al tipo di arrampicata arriva e
mi tolgo qualche bella soddisfazione. Nel mentre inizia a scendere qualche
goccia e insieme un paio di bestemmie ben assestate, niente di grave né per l’una
né per l’altra, si continua imperterriti su ogni blocco. A metà giornata la
stanchezza si fa sentire e neanche i litri di caffè misto a Redbull riescono a
fare il miracolo… non tengo più niente… ma non posso tirarmi indietro, son il “giovane”
del gruppo cazzo anche se non si direbbe! Cambiamo settore e mi torna un po’ di
ralla, chiudo qualche altro bel blocco e finisco la giornata sotto la pioggia
su un blocco con uscita di spalmo… se cadevo mi facevo la faccia ma non potevo
lasciare un “unfinished business” come si dice tra BIG! Diluvio… pastis d’ordinanza
e poi via purtroppo, anche se la pioggia probabilmente ci ha salvato dal
tornare a notte fonda! Cenetta da un amico di Sergio in costa, e che cenetta,
innaffiata da un bel bianco fresco, ancora qualche risata (addirittura hanno
fatto i fuochi d’artificio per un blocco flashato da Sergio!) e poi a casa,
devastato. Il giorno dopo ci ho provato, giuro, ho provato a fare qualcosa in
Gesso ma le braccia mi mandavano a fare in culo senza logica… e son ripartito,
purtroppo per lavoro il giorno dopo, qui niente da raccontare di così avvincente.
E adesso qualche weekend
intenso, in giro, sui blocchi, chi si ferma è perduto!
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