Giornate come quella di ieri
son rare tanto son perfette. Non approfittarne, se si ha la possibilità
chiaramente, è un delitto ma soprattutto per quel che mi riguarda non ci sarà
mai una giornata in ufficio a cui un giorno penserò con la lacrimuccia, mentre
per un pomeriggio così direi che potrebbe capitare…
Kit al completo: giornata di
una bellezza mondiale, Elena con me, valle Gesso che mi fa impazzire in tutto e
per tutto, roccia magnifica e un passaggio in testa che più bello non si può.
Non manca niente, ecco forse se non mi fossi fatto male al dito sarebbe stato
ancora meglio, però… comunque su è spaziale, la pioggia del giorno prima ha
rinfrescato e l’aderenza non è male, non quella che trovi alcuni giorni di
novembre ma l’autunno si fa sentire. E anche vedere, perché i colori iniziano a
diventare magici anche se la luce sembra essere ancora quella estiva, ed è
davvero incredibile quanto sia bello oltre ogni logica, resterei qui dei giorni
interi senza annoiarmi, anzi forse ci verrei pure a vivere in pianta stabile se
non fosse che son legato dal lavoro, dagli impegni, da tutti gli scazzi
quotidiani ad un altro posto. Come sempre, la razionalità alla fine è quello
che c’incula e non quello che ci salva ma quando lo capiremo sarà troppo tardi…
In ogni caso mi ci metto
subito dopo un riscaldamento come al solito qui un po’ dubbioso, mi manca
solamente quel dannato, bastardo, lungo singolo che non mi entra, ci provo e ci
riprovo ma niente; Elena praticamente è qui solo per aiutarmi e fa davvero l’impossibile
tra parate e scarichi, super! Alla fine trovo almeno altre 2 methodes diverse,
una non credo porti a nulla mentre son fiducioso per l’altra che sembra essere
la mia, ma le batterie dopo quasi 3 ore li attaccato si esauriscono in fretta e
anche stavolta tocca tornare, niente di fatto. E duro, non è tanto il mio
passaggio (volendo trovare scuse) ma onestamente non mi stanco mai di batterci
la testa perché di linee così ne trovi davvero poche, al di là del grado.
Finito lì decido di andare a dare un’occhiata ad un altro masso su cui Ale e
Andre hanno messo mano, non voglio arrampicarci, inutile aprire altri cantieri,
ma giusto dare uno sguardo. Cazzo ragazzi, non vi ringrazierò mai abbastanza,
lo Spettro è un altro di quei blocchi che è restato sotto gli occhi di tutti
per anni ma alla fine non basta saper arrampicare: bisogna aver voglia di
sbattersi, bisogna aver occhio per le linee e bisogna investirci tempo. E son
qualità che pochi hanno, perché tirare due prese è un’altra cosa. E per il
lavoro che avete fatto e che state ancora facendo non vi ringrazierò mai
abbastanza, perché alla fine se uno ha voglia di cercare e di fare la valle
Gesso potenzialmente non ha nulla da invidiare a posti ben più conosciuti che
trovi in giro e questo per quasi 12 mesi l’anno. Onestamente se penso a quanto
mi piacciono ste linee che ho visto ma a quanto tempo dovrò spenderci sopra per
provare a farle, per il momento io ne ho abbastanza per qualche annetto ragazzi...
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