I presupposti per una
giornata “umidiccia”, mettiamola così, c’erano tutti: pioggia il giorno prima, pioggia
nella notte, Beigua avvolto nelle nuvole stile “forestadeiCarpazi”… l’unica
cosa che ci avrebbe potuto salvare era il vento da nord ed in effetti quello c’era
e anche parecchio. Ma non ci siamo scoraggiati con Filippo anche se arrivati a
Varazze forse ci saremmo dovuti accontentare delle aree basse e sicuramente più
asciutte, Potala, Eden, ecc… ma invece no, imperterriti saliamo al parcheggio
nonostante la strada marcia d’acqua e il fatto d’esser in piena nube. Qualcuno in
effetti più coglione di noi c’era, onestamente far foto con cannoni da migliaia
di euro sdraiato nel fango come un vietcong quando intorno a te la visibilità è
ridotta a qualche metro mi fa venire qualche dubbio e soprattutto mi fa pensare
che io non sia quello messo peggio… in ogni caso decidiamo di provarci comunque
e quindi via al simpaticissimo avvicinamento con in testa già la marcia di
rientro.
Arriviamo da Rampage e le
condizioni son quelle che sono… una merda! E la merda è peggiorata di parecchio
andando avanti nella giornata purtroppo! Le prese di partenza son fradicie e
quel che è peggio è che il piede sinistro, che lavora in spalmo praticamente, è
bagnato da acqua che esce dal solito bastardissimo muschio inutile, ma siamo
qui e tanto vale provarci comunque. Ripasso i movimenti che la mia memoria da
koala ha praticamente resettato in questi 2 anni, da metà all’uscita non ho
problemi a ricordarli e a concatenare il tutto e anche sotto, dove avevo
qualche problema a partire, mi sento subito bene, non fosse che al terzo
movimento, quando il piede sinistro sempre in spalmo si bagna eccessivamente,
viene via che è piacere. Puttana la misera… prova e riprova le condizioni non
migliorano certo e quel che è peggio è che dopo qualche ora anche le mie
crollano drasticamente, quando ste pinze devi stringerle il doppio e i piedi ti
van via ogni 3x2 le braccia dopo un po’ ti sfanculano pure loro. Filippo da
parte sua fa amicizia con il blocco, pezzo per pezzo studia la sua methode e
dopo poco riesce anche lui a salire delle parti davvero in modo perfetto! Non dico
che l’avremmo portato a casa, anzi, ma certo che se il meteo ci avesse aiutato
un pochino di più avremmo potuto dire la nostra… chiudiamo la giornata con il
bel muretto di 7A di fianco, che mi hanno sempre dipinto come atroce ma che
invece è divertente e salibile.
Ieri invece non ci ho più
provato, a cercare roccia intendo, perché comunque i presupposti per un’altra
giornata a far funghi c’erano tutti quindi relax col mio topo al mattino, in
giro a far topo-shopping e poi per una bella sgambata tra una goccia e l’altra,
mentre il pomeriggio abbiamo provato col socio a tirare qualche presa sul
moonboard con risultati direi davvero deprecabili ma comunque sempre con grande
umiltà e massima ironia, come direbbe il mitico Rocco Siffredi!
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