Sabato mattina, mi sto
rigirando come una cotoletta al burro nel letto e fuori diluvia… onestamente
non me ne può fregare di meno, fosse stato un anno fa mi sarei incazzato come
pochi ora invece nella stanza di fianco ho la bestia! Detto così potrebbe pure
sembrare una storia hard, in realtà è stato molto più semplice… sveglia con
tranquillità, intanto il sole inizia a sbucare, colazione davanti alla TV con
caffè enorme, svacco, svacco, svacco e poi LA BESTIA! Mi butto nella stanza del
moonboard, apro tutte le finestre perché nel mentre è uscita una giornata
stratosferica, metto su un po’ di musica da tiro e inizio a darci al muro
divertendomi come un matto, un blocco dopo l’altro, una caduta soprattutto dopo
l’altra, non fino allo sfinimento perché comunque il giorno dopo non volevo
essere disfatto ma quasi. Che goduria: non m’interessava di non esser fuori, m’interessava
arrampicare, divertirmi e non fare la talpa da umido tutto il giorno sotto
qualche masso a bestemmiare per le condizioni merdose. E gustarmi il resto
della giornata facendo tutte quelle cose che troppo spesso ho messo da parte
per un passaggio in più o in meno. Si cresce, si cambia, a volte in meglio a
volte in peggio…
Per la domenica invece il
programma era soprattutto stare in buona compagnia, in un bel posto e poi
magari arrampicare bene. E ho avuto tutto, con Funsu a salire alcune belle
linee pulite lo scorso anno sotto la Rocca Parvo, in valle Grana; che ambiente stupendo,
con l’autunno che inizia a farsi avanti, i colori, le temperature, tutto è
magico come non mai. Bei passaggi, ho salito tutto quello che volevo salire
facilmente, o meglio qualche problemino c’è stato quando ho rotto una presa e
mi son distrutto 3 dita ma non entriamo nei particolari… linee carine, forse
qualcosa da fare ci sarebbe ancora, non durissimo credo ma sicuramente
divertente. Roccia super ma davvero molto lesionante, condizioni eccellenti,
per quel che mi riguarda non credo tornerò a breve perché non ho lasciato
niente in sospeso, ma magari se Elena volesse farci un salto un paio di linee
interessanti nuove le ho adocchiate!
Per ora la nuova filosofia
che mi sto imponendo, nella vita di tutti i giorni così come nel mio approccio
all’arrampicata, mi sta soddisfacendo: avevo perso di vista i reali motivi che
mi hanno fatto innamorare dell’arrampicata e contemporaneamente avevo perso il
divertimento puro che ho sempre provato nel farlo. Era diventato quasi un
obbligo, come se un passaggio in più o in meno risolto potesse fare la
differenza portandomi semplicemente ad arrampicare male, motivo per cui mi
piaceva sempre un sacco allenarmi ma poi arrivavo al fine settimana scarico
mentalmente. Ma per me far blocchi, andare a fare qualche tiro, trovarsi a fare
una via vuol dire innanzitutto stare con persone a cui tengo davvero, stare
bene e potermi riempire gli occhi e il cuore delle emozioni che provo in quell’istante,
non passare l’ennesimo momento banale dei tanti che purtroppo spesso nel
quotidiano son obbligato a sorbirmi. Si cresce, si cambia, per quel che mi
riguarda voglio che sia sempre in meglio!
Nessun commento:
Posta un commento