lunedì 22 settembre 2014

TRANQUILLAMENTE

Sabato mattina, mi sto rigirando come una cotoletta al burro nel letto e fuori diluvia… onestamente non me ne può fregare di meno, fosse stato un anno fa mi sarei incazzato come pochi ora invece nella stanza di fianco ho la bestia! Detto così potrebbe pure sembrare una storia hard, in realtà è stato molto più semplice… sveglia con tranquillità, intanto il sole inizia a sbucare, colazione davanti alla TV con caffè enorme, svacco, svacco, svacco e poi LA BESTIA! Mi butto nella stanza del moonboard, apro tutte le finestre perché nel mentre è uscita una giornata stratosferica, metto su un po’ di musica da tiro e inizio a darci al muro divertendomi come un matto, un blocco dopo l’altro, una caduta soprattutto dopo l’altra, non fino allo sfinimento perché comunque il giorno dopo non volevo essere disfatto ma quasi. Che goduria: non m’interessava di non esser fuori, m’interessava arrampicare, divertirmi e non fare la talpa da umido tutto il giorno sotto qualche masso a bestemmiare per le condizioni merdose. E gustarmi il resto della giornata facendo tutte quelle cose che troppo spesso ho messo da parte per un passaggio in più o in meno. Si cresce, si cambia, a volte in meglio a volte in peggio…
Per la domenica invece il programma era soprattutto stare in buona compagnia, in un bel posto e poi magari arrampicare bene. E ho avuto tutto, con Funsu a salire alcune belle linee pulite lo scorso anno sotto la Rocca Parvo, in valle Grana; che ambiente stupendo, con l’autunno che inizia a farsi avanti, i colori, le temperature, tutto è magico come non mai. Bei passaggi, ho salito tutto quello che volevo salire facilmente, o meglio qualche problemino c’è stato quando ho rotto una presa e mi son distrutto 3 dita ma non entriamo nei particolari… linee carine, forse qualcosa da fare ci sarebbe ancora, non durissimo credo ma sicuramente divertente. Roccia super ma davvero molto lesionante, condizioni eccellenti, per quel che mi riguarda non credo tornerò a breve perché non ho lasciato niente in sospeso, ma magari se Elena volesse farci un salto un paio di linee interessanti nuove le ho adocchiate!
 
Per ora la nuova filosofia che mi sto imponendo, nella vita di tutti i giorni così come nel mio approccio all’arrampicata, mi sta soddisfacendo: avevo perso di vista i reali motivi che mi hanno fatto innamorare dell’arrampicata e contemporaneamente avevo perso il divertimento puro che ho sempre provato nel farlo. Era diventato quasi un obbligo, come se un passaggio in più o in meno risolto potesse fare la differenza portandomi semplicemente ad arrampicare male, motivo per cui mi piaceva sempre un sacco allenarmi ma poi arrivavo al fine settimana scarico mentalmente. Ma per me far blocchi, andare a fare qualche tiro, trovarsi a fare una via vuol dire innanzitutto stare con persone a cui tengo davvero, stare bene e potermi riempire gli occhi e il cuore delle emozioni che provo in quell’istante, non passare l’ennesimo momento banale dei tanti che purtroppo spesso nel quotidiano son obbligato a sorbirmi. Si cresce, si cambia, per quel che mi riguarda voglio che sia sempre in meglio! 
 

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