Altro weekend di pioggia, altro weekend infarcito di
allenamento su plastica. Dopo un sabato passato a far blocchi alla SASP,
esaurendo ben presto la pelle (non avrei mai pensato di dovermi lamentare del
caldo eccessivo…), ieri son tornato a Boves per finire in bellezza facendo circuiti
al limite e cercando di alzare un po’ l’asticella (bassa) della mia resistenza.
La motivazione resta alta nonostante il meteo di merda anche per i giorni a
venire, non tanto per il boulder che in questo periodo mi ha un po’ stancato
soprattutto di testa quanto per tornare a fare un po’ di corda decentemente che
invece è quanto m’interessa in questo momento. Trovare nuovi progetti, nuovi
stimoli ripartendo da zero o quasi, questo è quanto voglio fare a breve
termine! E nel frattempo per ammazzare la noia ho letteralmente divorato uno
dei migliori libri che mi sia capitato di leggere ultimamente, “Open” la
biografia di Agassi uscita in Italia per Einaudi. Una lettura che mi ha preso
in modo incredibile come poche volte ultimamente mi era capitato, di quelle che
fai davvero fatica a staccare e che quando finisci resti un po’ con l’amaro in
bocca che tutto sia già terminato perché ti piacerebbe averne ancora, magari
averlo centellinato un po’ di più mi son detto… un’incredibile storia non solo
di sport e dedizione allo stato puro, ma anche e soprattutto di una rinascita,
una faticosa risalita come solo pochi campioni veri sanno fare, pagando con
umiltà e sudore. Consigliatissimo anche a chi come me di tennis non ne capisce
una fava!
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