Continuo a chiedermi cosa
faccia di Sierra Blair Coyle una climber… non mi chiedo il perché il suo
profilo facebook sia uno dei più seguiti o del perché abbia oltre 100.000
follower su instagram, mi sembra piuttosto chiaro e non credo sia legato
all’arrampicata, ma onestamente come faccia ad essere “professional climber” mi
sfugge… mi sfugge anche il fatto che faccia parte della nazionale americana,
soprattutto dopo aver visto il video online su un blocco che dovrebbe essere
7C+, dove probabilmente la Puccio andrebbe a cagarci… e con queste
considerazioni di livello assoluto parte la settimana.
Un weekend all’insegna della
merda più assoluta. Finita la scheda d’allenamento, settimana di recupero la
scorsa che più di tanto recupero poi non è stata però, con il risultato che
sabato dopo esser salito al Remondino mi sono praticamente addormentato, senza
riuscire a far niente se non qualche passaggio più facile giusto per
“giustificare” la salita fin là… un disastro totale, ero fiacco in modo assurdo
e il caldo certo non aiutava, e ieri mattina al muro la storia è stata più o
meno la stessa. Peccato, contavo di fare qualcosa di meglio ma ci stanno anche
queste giornate di bassa!
Invece andando su cose più
interessanti è partita la prima tappa di coppa del mondo lead e questa volta la
tracciatura è stata davvero avvincente. Bellissima gara della Rogora e
bellissimo vedere finalmente che qualcosa si sta muovendo tra le azzurre nella
difficoltà, lei è brava e si vede che ha il livello, deve solamente “crescere” ancora
in campo internazionale e poi farà il botto! In testa, chiaramente, la Garnbret
che dimostra che alla fine le vie non importa come le chiudi, importa solamente
chiuderle e quindi fanculo (giustamente) l’eleganza e spalancare, anche se
comunque veder arrampicare Jain Kim è sempre un piacere assoluto! Campo
maschile invece la bellissima novità è stata Jan Hojer, a dimostrazione che se
ad un blocchista di livello fai una tracciatura ad arte su un muro “giusto” può
fare comunque la differenza. Idem per Desgranges che in più ha dimostrato un
po’ a tutti (soprattutto ad alcuni) che a far la differenza è anche
l’allenamento, quello duro, perché se tu cazzeggi o arrampichi su roccia nel
periodo di preparazione poi le prime gare te le fumi! Ma prima di Desgranges ci
erano anche arrivati Usobiaga e Ramonet quindi tutta sta novità…
E da sta settimana, giusto per
riposare un po’, ripartiamo con un’altra bella scheda in vista del mese di
agosto, sperando che dia qualche frutto in più dell’ultima fatta.
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