martedì 21 giugno 2016

SEMPRE SUL MOONBOARD E SIMILI

Segnalo questo bellissimo articolo di Bisharat in merito a Moonboard e affini e come possano tornare utili in determinate situazioni (vedi paternità/maternità, scazzi vari, lontananza fisica da palestre e impossibilità varie di arrampicare come e quando si vuole). Trovo che sia davvero ben fatto, esaustivo e utilissimo per creare una propria stanza degli orrori, l'avessi avuto a disposizione prima mi sarei dovuto ingegnare meno...
Per quel che mi riguarda non è che mi sia allontanato poi tanto dai concetti dell'articolo. Il presupposto sul quale doveva ruotare tutta la stanza delle torture è stato fin da subito lo spazio vitale necessario al Moonboard, l'attrezzo principale, da li ho poi fatto le mie considerazioni in base a quello che mi era veramente utile e su come avrei potuto distribuirlo all'interno dello spazio che avevo a disposizione (una stanza di circa 5x5 ma parecchio alta). Intanto un pan gullich con parecchia estensione. Infatti il "difetto" principale che potrei trovare nel MB, se di difetto si può parlare, è forse proprio la mancanza di movimenti ampi che si possono trovare in una palestra indoor qualsiasi, il classico ciapa e tira muscolare dell'arrampicata ignorante, che invece sul MB non puoi fare perché 1) le prese son troppo piccole 2) manca l'estensione per. Ho quindi scelto di fare apposta un PG non troppo inclinato (circa 25°) e con liste non troppo piccole (25 e 35mm), perché il lavoro che mi interessava fare era una buona alternativa a quello che già il MB mi permetteva. Ho invece abbandonato l'idea di fare un PG su mezze sfere, cosa che mi sarebbe piaciuta parecchio ma che avrebbe richiesto un pannello a parte e oltre alla voglia di farlo mi sarebbe mancato anche lo spazio...
Subito dopo veniva il trave e li ho scelto di riciclare i 2 che già avevo, anche se non escludo di prenderne un terzo magari con prensioni diverse, meno da tacca furente. In ogni caso niente di particolare per quelli che già ho e soprattutto una bella carrucola per lavorare bene sulle ripetute monobraccio... Parte pesistica invece abbastanza sacrificata, se non fosse per una panca professionale che ho "ereditato" e che mi permette di fare quasi ogni tipo di lavoro su pettorali, addominali, spalle, ecc... e un bel po' di ghisa. Per quest'ultima consiglio vivamente una bella scelta di pesi intermedi, 1-2-5kg e non solo tagli grossi, che permetteranno di variare quanto più possibile il carico nei diversi esercizi.
E infine il moonboard. Delle tre serie disponibili di prese, come già avevo discusso col socio, se per qualsiasi motivo bisogna fare una scelta la priorità la darei sicuramente al set nero, quello che più permette di variare e allenarsi senza tirare come un matto e andare a lavorare sulle righe di pennarello; subito dopo il set bianco, simile ma un pelo più esasperato, e infine le gialle, quelle con la grana peggiore secondo me e soprattutto le più violente. Io alla fine le ho prese tutte e tre, trovo che così ci sia un bel mix e soprattutto si abbia a disposizione una quantità enorme di blocchi come da ultimo setup messo in piedi dalla Moon, ma chiaramente bisogna mettere in conto una spesa non indifferente, quasi 800 euri, che però in un caso come il mio in cui ho abbandonato completamente la frequentazione delle palestre indoor (che erano pure parecchio lontane) la spesa viene ammortizzata abbastanza in fretta. In ogni caso, e dopo 2 anni credo di poter parlare a ragion veduta, non cambierei il MB con nessuna palestra perché decisamente più simile al gesto arrampicata nel 90% delle situazioni, per la comodità di avere uno strumento allenante si ma soprattutto divertente a disposizione in qualsiasi momento della giornata e per il fatto di godere di una bella session da solo o in compagnia coi ritmi che io mi scelgo. Magari fa la sua parte anche la mia tendenza da orso, ma questo è quanto.
E da corollario qualche aggeggio non strettamente necessario ma interessante: il TRX, i vari elastici, i blocchetti di legno per il lavoro sulle pinze. Questi sono i miei compagni di sudata, il mio piccolo nido da maschio che però ormai è stato insidiato anche da Elena... 

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