Ovvero arrampicare per il
piacere di muoversi in verticale e nient’altro. Stare giornate in completa
solitudine e altre in compagnia, ma solo buona, senza paranoie di sorta. Senza
storie sui gradi, senza false pacche sulle spalle ma in complicità e relax.
Finalmente ho ritrovato quello che avevo perso inconsapevolmente ed ora non
m’importa molto se mi trovo davanti al mio progetto di sempre oppure su un
blocco nuovo, m’interessa arrampicare, stare bene e divertirmi, dando sempre il
110% ma senza pressioni di sorta e arrampicando sicuramente meglio rispetto a
qualche mese fa.
Da una parte un grosso
merito è del muro casalingo: mi ci diverto un sacco, non mi stanco mai di esser
li attaccato, o meglio non mi stanco mentalmente perché poi ogni tanto le
braccia si rifiutano proprio… il weekend scorso avevo tempi ristretti e non mi andava
di far delle corse inutili per toccar roccia pochi minuti, quindi qualche ora a
fondo sul moonboard ed ero contento come un bimbo, ma soprattutto esausto come
non mai tanto che domenica la voglia c’era tutta ma neanche un movimento son
riuscito a fare!
Dall’altra credo che tanto
lo debba ad una bellissima scoperta fatta con Funsu quest’inverno che mi/ci ha
dato una gran bella boccata d’ossigeno! Una domenica come tante, meteo ottimo
ma stranamente caldo e umido, poca voglia di tornare al Bracco, neve
praticamente ovunque, vento sbagliato a Varazze, che si fa? Ci viene in mente
un posto visto l’anno scorso sotto la pioggia, un sito descritto sulle guide di
Varazze ma che non ha nulla a che vedere, essendo inculato nei boschi sopra
Altare: roccia diversa, esposizione diversa, insomma un enorme punto
interrogativo che però in una domenica di poca motivazione poteva anche risolversi
in merda ma non sarebbe stato un problema. Arrivati sul posto scopriamo un
accumulo di massi coperti dal muschio, quindi pochissima frequentazione, ma con
un potenziale che era ben evidente; l’inquietudine devo esser sincero quel
giorno è stata non poca, con quelle enormi pale sopra la testa, il rumore
sempre presente (e opprimente), ma i passi ripuliti e provati hanno fatto salire
la motivazione a mille tanto che il mercoledì successivo ero di nuovo lì, da
solo, a combattere con nuove linee. Nel frattempo l’inquietudine aveva lasciato
spazio al relax più totale, e non avrebbe potuto esser altrimenti: dalla cima
della falesia la vista spazia dal mare al Rosa, nessuna presenza umana nei
dintorni, tantissimi invece gli animali e alla fine anche le pale non danno più
noia.
Ci siamo tornati più volte,
armati di corda, imbrago e spazzole, a ripulire dei gioielli senza senso! Linee
di una bellezza assoluta, roccia che seppur dolorosissima è fantastica e non
risente, come per esempio a Varazze, del vento del mare. I gradi? Per tutti i
gusti, Corestyle naturalmente, fino all’8B, ma è sul 7 che credo ci si diverta
di più. “The king”, un pannello essenziale a tacche lontane dove parti dal
fondo di una grotta buia per ritrovarti ad uscire quasi in cima al caos di
blocchi in pieno sole; “Bufera”, una linea stratosferica a cui purtroppo si è
rotta una tacca importantissima, ma son sicuro si faccia ancora; “Giada”, pochi
movimenti su un pannello bellissimo e divertente; “Not guilty”, uno dei
migliori traversi che abbia mai fatto con un’uscita alta, non dura ma su cui
non si può cadere assolutamente; “American banana” e “John best in the west”,
una coppia di linee che a vedere da fuori sembrano banali ma che regalano belle
bastonate; “Time after time” e gli altri passaggi tutti sul 6 su un bellissimo muro
verticale con uscite da brivido. E credo che da fare resti ancora molto, senza
contare che all’area bassa abbiamo dato uno sguardo veloce ma non ci abbiamo
ancora arrampicato, naturalmente dovendo lavorarci a pulire dal verde i tempi
si restringono e si fa quel che si può.
La noia dei soliti posti,
degli stessi passaggi di sempre, fatti e rifatti o che non verranno mai,
l’attesa che in alto torni in condizioni, tutto sostituito da giornate favolose
dove non vorresti mai dover abbandonare, dove ogni pezzo di roccia che incontri
ti regala una linea nuova. E martedì un’altra stupenda giornata a limar la
pelle, una delle ultime li credo visto che ormai sta andando fuori stagione,
sicuramente un bel posto dove stare a divertirsi il prossimo autunno!
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