Settimana dura anzi durissima per quanto riguarda l'allenamento (lasciamo perdere al lavoro...). Settimana di carico, la quarta del secondo mese, si alza l'asticella per arrivare al limite e a volte superarlo, come ieri sera: tanta ghisa in più, esasperazione al pan gullich e al trave, pensavo di arrivare al muro e non riuscire neanche ad alzare il culo (blocchi facili sul moonboard?????) ma alla fine ho spuntato una serata di massiccio e incazzato allenamento. Sarà in ogni caso dura arrivare al termine della prossima seduta, ma poi per un paio di settimane nell'ordine: 1) mando tutti a fare in culo al lavoro e me li dimentico 2) voglio arrampicare quanto più possibile, in zona e non, per portare avanti qualche progettino interessante e riprendere con la corda. Son contento in ogni caso delle scelte fatte quest'anno, come sempre alla fine della stagione di allenamento invernale precedente mi dico sempre che sarebbe stato l'ultimo anno, che la voglia non mi avrebbe permesso di continuare su questi ritmi, ma la motivazione cresce di nuovo e come sempre mi trovo a divertirmi come un matto ad allenarmi. E sono strafelice della mia nuova sala delle torture, perché sono davvero convinto che mi permetterà di alzare ancora un pochetto il livello soprattutto sui miei punti deboli. E intanto ho già in mente un altro paio di strumenti a costo zero interessanti per l'allenamento delle pinze, a breve su questi schermi...
Invece stamattina ripensavo all'anno scorso in questo esatto periodo, quando ci stavamo per preparare per la "disastrosa" vacanza in Portogallo. Disastrosa per le innumerevoli sfighe avute on the road, mentre invece mi manca da morire il posto e la gente, entrambi stupendi; mi manca l'atmosfera, la cordialità, i panorami infiniti dell'oceano, la roccia dolorosa e anche le situazioni tragicomiche per certi versi. Spero di tornare un giorno e spero di rincontrare Ricardo, Rita e i suoi amici...
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