Stamattina mi son svegliato
con molto meno scazzo del solito, forse perché è venerdì, forse perché non devo
andare al lavoro e mi aspetta una mattinata in piacevole compagnia (da solo) a
far blocchi. Decido per Rastello, perché comunque sia il meteo che il lavoro si
prevede demoliscano l’idillio nel pomeriggio, e un po’ stanco dei soliti
passaggi mi butto su qualcosa di diverso e insolito: un traversone di pura
resistenza. Oddio, sinceramente non sono mai andato fuori di testa per i
traversi, così come se fossi un falesista non verrei matto per i viaggioni di
pura continuità: li trovo un po’ noiosi e monotoni, poco a che vedere col
boulder, ma questa mattina ho voglia di cambiare un po’ e decido non per un
traverso qualsiasi ma forse per il Traverso della val Ellero. Paradigma, un “viaggio”
liberato tempo fa da Core (flash tra l’altro…) che risulta un mix di tecnica,
potenza e resistenza prima su svase e buchi per finire su tacche svase da
stringere alla morte e piedi lontani, molti movimenti inframezzati da un buon
riposo centrale.
Onestamente non è proprio
l’anno buono per gettarsi su un progetto del genere, dato che praticamente la
corda non l’ho presa in mano st’inverno e in palestra circuiti ne ho fatti ma a
fine serata per sghisare, per non parlare poi della corsa che ogni anno
incrementava un po’ il fiato e abbatteva i battiti (e che quest’anno non ho
proprio fatto), quindi il mio livello di resistenza è sottozero, dopo 5
movimenti sono già marcio. Ma tant’è, mi diverto di più a prendere bastonate
sui denti che a darle, quindi… d’impulso mi getto sulla seconda parte, che
sulla carta dovrebbe essere più dura (e secondo me pure più bella): non l’avevo
mai provata ma i movimenti vengono bene e non mi creano troppi problemi, basta
arcuare alla morte, riposare sulle prese buone prima dello spigolo e poi
ripartire ma senza problemi verso l’uscita. La prima parte invece per me è
tutta un’altra storia… intanto le prese svase e i buchi in questo momento col
dito andato che mi ritrovo sono ingestibili e poi se proprio devo dirla tutta…
non mi piace! Tanto sono belli i movimenti della parte dopo la ronchia, a
seguire una vaga fessura, tanto trovo brutti quelli della prima, dove ti trovi
a gestire delle bancate enormi all’inizio per poi trovarti su queste svase e i
piedi infidi nel finale, con le dovute bestemmie del caso… comunque nessun
obbligo per carità, da provare a tempo perso, magari di sera dopo il lavoro.
Per oggi va bene così, faccio le valigie e torno a casa che mi aspetta un
piacevolissimo pomeriggio in ufficio. Ma domani è sabato e anche se il meteo mi
ha distrutto tutti i piani messi in piedi per il week end qualcosa da
arrampicare si troverà sicuramente.
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