Da parecchio che non torno su
ste pagine… non che ci sia molto da dire. Quest’anno sto faticando parecchio a
risalire con la motivazione giusta post-ferie, non che non abbia più fatto
niente, anzi, ma in modo abbastanza scazzato sinceramente… qualche puntata in
montagna, qualche corsetta, un po’ di blocchi fuori, come sempre tanto muro.
La cosa su cui mi son accanito
di più è stato sicuramente il progetto in Ellero, Berseker project. Mi piacciono
i nomi pomposi, ti fanno sentire un po’ l’Hukkataival di turno, almeno sui nomi
dei blocchi ecco. In ogni caso una linea davvero molto bella a cui tengo in
modo particolare; già arrivarci da solo, con 2 pad, il materiale e la corda non
è che sia una delle cose più semplici, provarla lo è sicuramente meno e
purtroppo la roccia una volta ripulita si è dimostrata ancor più povera di roba
tenibile di quanto immaginassi. Nelle prime due sedute ero sicuro di poterla
fare, la stand già mi era uscita e il primo movimento una volta ogni trenta mi
entrava quindi le possibilità di stamparla, seppur basse c’erano, ma poi… poi è
saltato un piede, fondamentale, e anche la stand è diventata un palo niente
male. L’uscita poi è da brivido, tutto insieme invoglia proprio ecco… sabato
scorso son tornato a provare, ho rimesso insieme la stand, ora decisamente più
dura di prima (mi entra si e no una volta ogni 10, da fresco), la sit come
prima resta un dito in culo. L’uscita senza corda non ho ancora avuto le palle di
tentarla. Vero è che anche le condizioni al momento non son delle migliori, ho
voluto apposta iniziare a provarla in settembre per trovarmici sopra con
aderenza di merda e trovare lungo per poi sorprendermi in autunno (le tattiche,
quelle giuste), ma non mi sento di dare la colpa solo a questo. E duro, con
ogni condizione. E quindi come sempre quando cerco di far risalire la ralla l’unico
modo che per me può funzionare è quello di arrivare a sentire la merda alla
gola e darmi un motivo per uscire dalla fossa. La merda alla gola l’ho sentita
ieri ad Ailefroide, quando non sei in giornata è un conto ma quando arrampichi
come me ieri sei proprio fuori posto, anzi stai proprio facendo lo sport
sbagliato. Quindi la soluzione è allenarsi, darci dentro, sfondarmi e spegnere
il cervello. Un mesetto di pura sofferenza è quello che ci vuole, un po’ di
sana ignoranza a testa bassa. Peccato non aver più vent’anni altrimenti mi farei
anche 2 sessions al giorno, a 40 una sola basta e avanza per sentirsi una merda
il giorno dopo…
Quest’anno inoltre voglio
cambiare un po’ le serate autunnali in attesa del trimestre invernale di
devastazione. Basta solo e sempre moonboard, pur restando il top ho bisogno di
staccare un po’ e girare nuovamente in qualche palestra. Chiaro che non ho più
per le palle di far chilometri come un tempo, quindi il raggio d’azione in
settimana si limiterà alle Vele a Chiusa oppure al Vertigo a Pollenzo, non
oltre, piuttosto sto a casa, ma ho bisogno di variare blocchi, prensioni, di far
un po’ di resistenza che vada oltre i 5 movimenti. E poi si vedrà… ho troppe
idee in testa, non tutte inerenti il boulder per fortuna.
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