Settimana di cambiamenti,
importanti e meno. Finalmente torna la primavera, almeno sul calendario, e
finalmente cambiamo st’ora di merda per tornare a quella legale. Finalmente ho
finito il trimestre di allenamento invernale e (non) finalmente passo agli
anta… se finalmente iniziasse a fare anche un tempo decente forse riuscirei a
farmi passare un po’ di scazzo!
Allenamento che termina
giovedì. Bello, duro parecchio e motivante. Negli anni ho provato con diverse
metodologie, tante teste diverse e spesso e volentieri in modo autodidatta
sbagliando anche parecchio, ma devo dire che sinceramente con Jolly mi son
trovato davvero bene. Abbiamo impostato il lavoro sulla base delle mie
tempistiche e del mio livello e ho lavorato davvero bene e praticamente solo
sulla forza pura. Il primo ciclo di 2 mesi devo dire che l’ho patito parecchio,
ogni seduta è sempre stata al limite dovendo fare dei circuiti di esercizi
senza riposi sulla falsariga del crossfit, ma ho dato una grossa botta agli
antagonisti e soprattutto al core, in preparazione poi della scheda finale più
specifica e incentrata su quelli che gli avevo detto essere i miei punti deboli.
Il contatto costante, gli esercizi spiegati in modo molto analitico, un
supporto completo ecco, hanno fatto sì che dovessi pensare solo ed
esclusivamente ad allenarmi. Ho arrampicato poco, soprattutto su roccia non ho
fatto granché e da questo punto di vista il meteo di merda ha aiutato
moralmente, ma ho fatto parecchia plastica sul moonboard, utilizzato quasi
esclusivamente per scaldarmi, e soprattutto in palestra, l’Escape quasi ogni
weekend è diventata un punto di riferimento. Sento di aver lavorato bene
insomma, ora son stanco soprattutto mentalmente e ho voglia di recuperare un
po’ ma son curioso di tornare ai miei progetti e vedere se son riuscito a
strappare qualche miglioramento. Credo di non aver mai avuto problemi sulla
costanza e sulla motivazione ma ad inizio anno ho deciso che forse era meglio
darsi un input esterno e farsi seguire e sinceramente, per duro che sia stato,
son soddisfatto.
E poi son passato agli anta.
Non ho mai amato i compleanni, anzi non li ho mai considerati neppure, e quello
dei 40 non fa eccezione. Non ho rimpianti, come dico sempre non cambierei una
virgola di tutto quello che ho fatto, errori compresi (forse solo avrei voluto
iniziare prima ad arrampicare…), ma soprattutto quando vedo i ventenni di oggi
(che son esattamente come eravamo noi 20 anni fa, nessuna paternale) son ben
contento di essere come sono e dove sono. Però, e per fortuna, ho imparato a
scremare (molto utile): scremare le cazzate, le perdite di tempo ma in
particolare le tantissime persone inutili. Ho imparato ad andare avanti per la
mia strada senza dar credito alla pletora di gente che mi circonda ma solo ai
consigli della gente a cui tengo veramente. Poca e selezionata, non m’importa di
piacere a tutti ma solo a quelli che mi meritano, gli altri son un contorno e
un passatempo a cui magari fare buon viso ma senza mai dare troppa importanza.
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