lunedì 29 dicembre 2014

RIPRESA

Periodo di bassa arrampicatoriamente parlando. Dopo una fase prenatalizia di gran forma, per il mio livello, sto faticando a recuperare la voglia, la testa e soprattutto a smaltire i pranzi delle feste...
Il primo di questi 3 giorni di rientro nei giochi l'abbiamo passato al gelo più totale in val Tanaro, cercando una falesia che ci permettesse più che altro di smaltire i bagordi più che prestazionare; direzione Nivorina, una falesia carina e soprattutto dove non trovi affollamento, in cui eravamo stati un paio d'anni fa con l'idea di provare un tiro che avevo adocchiato la scorsa volta e che sulla carta è ancora da liberare. Riscaldamento veloce, nel senso che correvamo proprio sui tiri per cercare di scaldarci, e problematico perché purtroppo qui non basta averne devi saper scalare e usare i piedi, cosa che ultimamente ammetto di aver dimenticato un po'... comunque dopo esserci ambientati Elena ha gettato la spugna, giustamente, per il troppo freddo mentre io mi son gettato sul progetto, senza sentire più le dita e i piedi ma con la giusta grinta. Grinta che comunque si è fermata dopo qualche tentativo e qualche voletto a metà tiro, mi sono arreso al freddo ma con la voglia di tornare, anche perchè è straduro ma credo che possa farlo, una linea eccezionale e davvero boulderosa!
Ieri ritorno invece al progetto del Bracco nuovo, il mio incubo ovvero Sciopero new edition! Dopo l'euforia della volta scorsa ieri martellata sulle palle, non schiodavo nonostante le condizioni buone (anche se mi aspettavo di meglio) e la parte che nella mia testa avrei dovuto passeggiare mi ha rigettato più volte fino all'esaurimento mentale prima ancora che fisico. Ho la methode, so che si può scalare anche senza la presa rotta, mi rendo conto che è davvero duro ma ho un blocco totale, non riesco a procedere e la cosa mi fa davvero incazzare...
Comunque pelle lesinata e forze anche perché l'idea era di tornare oggi da Rampage sfruttando le condizioni galattiche e con la ferma intenzione di chiudere i conti una volta per tutte. Sorpresa finale, a pochi km dalla cima del Beigua strada interrotta per frana e non agibile e questo fino a data da definire... sconsolato e deluso ripiego ai Druidi per tentare qualcosa, non so esattamente cosa, perché nel frattempo la voglia è sparita totalmente e inoltre sembra d'essere al Melloblocco dal casino di gente. Arrampico svogliato per un paio d'ore, arrampico male soprattutto e mi faccio male per cui decido di smettere anzitempo, anche perchè alcune linee purtroppo iniziano a risentire della frequentazione e sono piuttosto patinate, cosa ancora più fastidiosa.
E domani? onestamente lascio, una bella camminata a smaltire le delusioni di questi giorni e poi forse qualche passaggio mercoledì o addirittura una session al moonboard per ritrovare un po' di motivazione o capire solamente che è forse il caso di staccare un po' per concentrarsi sull'allenamento in attesa di tempi migliori.

lunedì 22 dicembre 2014

E ALLA FINE...

Telegrafico: ieri altra giornata super, ho messo finalmente insieme il movimento duro, anzi durissimo di uno dei miei progetti invernali. E sono davvero contento perché so di poter stampare sto blocco e so di poterlo fare a breve! POWERRRRRRRRR!
 
 
 


sabato 20 dicembre 2014

SUPERSAYAN

Oggi piani completamente stravolti dalla nottata di merda...alla fine stamattina decido per la Valdinferno, con molto dispiacere di non rivedere Lore nella sua nuova veste di genitore ma purtroppo avevo idea di fare solamente una toccata e fuga senza devastarmi troppo, visto che già la settimana di per se è stata una legnata sui denti.
Arrivo su e sembra di essere in marzo inoltrato, quindi non mi aspetto delle condizioni da prestazione; in effetti è così, tutto il giorno in maglietta ma non mi lamento, mi godo il caldo, la pace e il sole tutti per me. Decido di andare a rimettere mano a quella che secondo me (e non solo) è una delle linee migliori della valle, Supersayan: pulita anni fa con funsu e tentata parecchio senza venirne a capo, l'avevo completamente abbandonata per non dire rimossa dalla mia "to do list". Nel mentre Ale Penna l'aveva su mio consiglio provata e liberata dopodiché altri ne erano venuti a capo, elogiandone la bellezza e facendomi immensamente contento, come spesso accade (visto che siamo anche in periodo!) preferisco fare dei bei regali che riceverne a mia volta. Era venuto il momento di riprovare a portarla a casa a mia volta ora!
Riscaldamento lento e ozioso, rimetto mano per ricordare o meglio rielaborare visto che me li ero completamente scordati tutti i movimenti, 3-4 giri da sotto per sentire le prese e via, fatta con enorme felicità. Un po' per la linea in se che è davvero una figata, un po' per i ricordi mi siedo sopra il masso e mi godo un momento di soddisfazione enorme, quanto mi ha dato la Valdinferno in questi anni non si riesce neanche ad immaginare! Parlando di numeri, onestamente mio malgrado non mi sento di darla come 7C+, perché semplicemente non lo è; un deciso 7B nello stile del posto ci sta alla grande, forse da altre parti anche qualcosetta in più, ma poco m'importa perché è assolutamente favolosa e da provare. Giornata terminata sul mio progetto/via che pezzo dopo pezzo sta cadendo, credo che possa diventare davvero un must, anche se col boulder fine a se stesso forse a poco a che fare...
Sento che sto finalmente andando a regime nonostante sia in pieno periodo di carico e credo che col giusto allenamento, la consapevolezza di quello che posso realmente fare e con un attrezzo come il Moonboard a disposizione quest'inverno ci sarà da divertirsi!

Oggi o primavera inoltrata?

Sempre stupenda... 
Supersayan!


mercoledì 17 dicembre 2014

DURA!

Settimana dura anzi durissima per quanto riguarda l'allenamento (lasciamo perdere al lavoro...). Settimana di carico, la quarta del secondo mese, si alza l'asticella per arrivare al limite e a volte superarlo, come ieri sera: tanta ghisa in più, esasperazione al pan gullich e al trave, pensavo di arrivare al muro e non riuscire neanche ad alzare il culo (blocchi facili sul moonboard?????) ma alla fine ho spuntato una serata di massiccio e incazzato allenamento. Sarà in ogni caso dura arrivare al termine della prossima seduta, ma poi per un paio di settimane nell'ordine: 1) mando tutti a fare in culo al lavoro e me li dimentico 2) voglio arrampicare quanto più possibile, in zona e non, per portare avanti qualche progettino interessante e riprendere con la corda. Son contento in ogni caso delle scelte fatte quest'anno, come sempre alla fine della stagione di allenamento invernale precedente mi dico sempre che sarebbe stato l'ultimo anno, che la voglia non mi avrebbe permesso di continuare su questi ritmi, ma la motivazione cresce di nuovo e come sempre mi trovo a divertirmi come un matto ad allenarmi. E sono strafelice della mia nuova sala delle torture, perché sono davvero convinto che mi permetterà di alzare ancora un pochetto il livello soprattutto sui miei punti deboli. E intanto ho già in mente un altro paio di strumenti a costo zero interessanti per l'allenamento delle pinze, a breve su questi schermi...
Invece stamattina ripensavo all'anno scorso in questo esatto periodo, quando ci stavamo per preparare per la "disastrosa" vacanza in Portogallo. Disastrosa per le innumerevoli sfighe avute on the road, mentre invece mi manca da morire il posto e la gente, entrambi stupendi; mi manca l'atmosfera, la cordialità, i panorami infiniti dell'oceano, la roccia dolorosa e anche le situazioni tragicomiche per certi versi. Spero di tornare un giorno e spero di rincontrare Ricardo, Rita e i suoi amici...  

domenica 14 dicembre 2014

LIFTING RADIOATTIVO LIFTATO

Ci sono giorni, nel mio caso a volte intere settimane, in cui non ho voglia di far nulla, non ho il solito fuoco di allenarmi, provare, attaccarmi ai progetti o semplicemente di arrampicare. Non me lo sono mai spiegato, a volte è semplicemente stanchezza (e ci sta) ma spesso mi manca proprio la molla che mi fa scattare ogni week end, mi adagio su me stesso e non faccio semplicemente niente.
Come mi è capitato in questi giorni, in quest'ultima settimana, per cui quando venerdì sera ci siamo sentiti con funsu ho lasciato decidere a lui, a me interessava passare una bella giornata in compagnia ma non volevo sentire parlare di roba dura da provare e tantomeno progetti eterni su cui intestardirsi. La Valdinferno in questi casi è sempre la soluzione giusta, perché semplicemente quel bosco ti mette in pace con te stesso, che tu sia solo o in compagnia riesci comunque a rilassarti e staccare completamente da tutto quello che ti circonda, a ripensare lucidamente e trovare la via d'uscita a tutte le circostanze che invece in settimana ti son sembrate delle strade a senso unico... Anche ieri non è stato diverso. Riscaldamento rallentato al masso di Amanita a salire tutti i classici dopo non so quanto tempo che non li consideravo più, bellissimi e mai scontati; il programma prevedeva una visita ad un masso perlopiù snobbato, il Micromiceto, un po' perché parecchio fuori dai sentieri un po' per i passaggi non proprio nello stile boulder che va ora. Muri verticali con uscite alte e aleatorie, prese rovesce dove invece vorresti solo tacche, piedi sempre spalmati, uno stile particolare che richiede forza, tecnica e precisione allo stesso tempo senza la sicurezza comunque di riuscire. L'idea di provare il traverso di Nardi mi passa subito, non lo trovo onestamente ne bello ne estetico, ma funsu vede una linea dove invece io vedo solo prese rotte! "Lifting radioattivo" è un 7A stand, progetto sit, che parte da un lamone enorme e la difficoltà sta nel riuscire a ribaltarsi e soprattutto a non portarsi dietro 20-25 kg di roccia; la voglia di attaccarmi mi passa subito, ma giustamente funsu fa saltare la presa pericolosa-pericolante e il gioco cambia subito faccia. Ora anche stand non è più così scontato, anzi (anche se secondo noi ora è 7A, prima era un po' generoso), e quasi subito vengo a capo del tutto; funsu, che ci vede lungo (a volte), mi dice d'intravedere anche una sit, onestamente per me è semplicemente infattibile ma mi dico che tanto son li e tantovale provare. Mi ci applico, in due troviamo un mix di movimenti e alla fine, all'ultimo giro della giornata, ne vengo a capo: un blocco per me meraviglioso, assolutamente una linea come poche ne ho fatte ultimamente! Partenza violentissima, complesso a metà e poi una chiusura di sinistro enorme per arrivare alle svase del bordo dove invece di finire ti fa tirare il fiato un attimo per poi ripartire verso l'uscita altina e aleatoria. Un boulder bellissimo, grazie funsu per avermi permesso di provarlo e liberarlo, non è sempre così scontato credimi... per me, se parliamo di numeri, potrebbe essere un 7B\+, forse stretto forse no, sicuramente da provare, Valdinferno per chi ha occhi e gambe riserva ancora tantissime sorprese.
Oggi invece diamo il go ai pranzi che mi faranno perdere quei 3-4 gradi da qui a quindici giorni, ma il programma è di finire la giornata con qualche circuito al moonboard a bruciare un pò.


La linea di Lifting: evidente dove prima c'era il lamone pericoloso. Per l'uscita dritto per dritto, senza eliminanti e cazzate varie e la sit e in linea con la chiazza marrone della presa mancante.

giovedì 11 dicembre 2014

11 DICEMBRE: GIORNATA DELLA MONTAGNA...

...ovvero l'ennesima puttanata di burocrati che probabilmente la montagna che conoscono è quella delle piste da sci invernali. L'altra sera per caso mi sono invece imbattuto in un bellissimo video di qualche tempo fa su di un personaggio che invece la montagna la viveva realmente 365 giorni l'anno, un bellissimo incontro che spesso si faceva salendo al rifugio Savona (quando era ancora tale) o all'Antoroto e che purtroppo non c'è più. Per ricordare a tutti cosa significhi realmente vivere le terre alte...
 
 

martedì 9 dicembre 2014

ROCCIA!

Finalmente è tornato il sole, dopo quasi un mese di meteo disastroso è stato davvero bellissimo passare un week end ad asciugare le ossa! Sabato con funsu alla SASP a tirare 2 prese, arrampicata come al solito "stupida" nel senso che non è troppo da ragionare ma piuttosto fisica ed estenuante e soprattutto divertente. Domenica invece ho deciso di salire a Novalesa, pur sapendo che non avrei arrampicato ma avevo un disperato bisogno di sole e cielo azzurro, per lo spirito e per il fisico; e in effetti è stato così, mi son sparato un discreto viaggetto in solitaria per ritrovarmi subito dopo la Sacra di San Michele con una giornata splendida davanti. Purtroppo come immaginavo la roccia era una spugna bagnata, dopotutto dopo 2 settimane d'acqua non potevo chiedere niente, ma mi è bastato sdraiarmi al parcheggio per rigenerarmi completamente e godermi il resto della giornata nello svacco più totale e assoluto.
Cosa che in effetti ha aiutato, ieri in Valdinferno è stato davvero bellissimo! Siamo arrivati e le condizioni non erano male, tanto che qualche progresso volendo su "Dal profondo" l'ho fatto, quantomeno ho tenuto dove gli altri anni non arrivavo neanche: per carità, anni luce di distanza, ma tutto sommato son contento. A metà giornata invece le condizioni son peggiorate un po', cosa che peraltro non ha stoppato Elena di passeggiare tranquilla su un vero test del posto, "Check-up", un solido passaggio veramente old school dove ho visto tanta gente ben più forte mollare penosamente! Da parte mia invece mi sono intestardito su un mio progettino che invece di boulder ha ben poco essendo decisamente più lungo; a fine giornata si è alzato un vento freddo e teso che ha riportato le condizioni a livello assoluto e quindi nonostante fossi a pezzi mi ha aiutato a risolvere la prima parte, a terminare la seconda mentre la terza, sulla carta facile e che avevo già fatto anni fa, l'ho lasciata perdere, fiducioso (speriamo...). Una gran linea, lunga e decisamente dura, un bel progetto per me in Valdinferno da torturare st'inverno, un altro progetto che va ad aggiungersi ai tanti che ho in giro giusto per non annoiarsi mai!    

venerdì 5 dicembre 2014

MUFFA

Ormai viviamo stabilmente sotto l'acqua... mi emoziono a vedere le webcam che ogni tanto in quota mostrano un sole splendido, mi emoziono più che altro perché non ricordo più come sia vedere il cielo azzurro dal vero. Mi sembra di rivivere le scene di uno dei peggiori film che ricordi, Highlander 2!
A parte questo l'allenamento prosegue senza sosta, a dire il vero a volte non mi pesa più di tanto questo meteo di merda perché mi permette di mettere il cuore in pace e portare avanti la scheda senza pensare a quanto sarei fiacco sulla roccia, a come sarebbe bello solo arrampicare e tutte le varie menate del caso. Ormai le serata sono a base di pesi e resina, il moonboard si sta dimostrando sempre di più un'arma efficace ed ora anche Elena pian piano sta iniziando a farci amicizia. Ho stravolto completamente il setup ad inizio novembre, portando avanti solamente un set di prese e trovo che i blocchi tracciati su questo siano dannatamente più duri dei precedenti, neanche ce ne fosse stato bisogno. Ho trovato dei 7 fattibili e dei 6 assolutamente estremi ma la cosa più bella è che finalmente Ben Moon ha messo a disposizione due suoi setup sulle bianche e sulle nere oltreché sulle school holds ( che non ho e a cui almeno per il momento non ci penso neanche lontanamente, mi basta vederle in foto per capire che non fanno per me...) Sembrerà strano ma non vedo l'ora di arrivare alle vacanze di natale, smontare nuovamente tutto e rimontare con questi 2 setup per dedicarmici senza sosta, ormai sono un malato della mia sala delle torture, non riesco più a starne senza!
Oltre a questo lunedì ricorreranno i 10 anni della morte di Dimebag Darrel, uno dei migliori musicisti metal di sempre secondo me: un pezzo per ricordarlo mi sembra il minimo, soprattutto se si tratta di uno dei loro concerti migliori di sempre!
 
  
 
 

lunedì 1 dicembre 2014

LA SPORTIVA LEGENDS

Come già immaginavo alla fine l'unica cosa divertente del week end dal punto di vista arrampicatorio è stata la gara annuale organizzata da La Sportiva; in effetti ho dato tutto sul muro di casa, provando blocchi improbabili del Moonboard anche se l'idea e la voglia sarebbe stata di andare in qualche palestra, e ieri mattina mi son visto comodamente la replica integrale della gara di Stoccolma, giusto per scaldarmi un po'.
Onestamente visti i partecipanti non mi sarei aspettato una vittoria così schiacciante! Oddio sapevo già che con Ondra quest'anno più ancora degli scorsi sulla plastica c'era poco da fare, ma puntavo molto sia su Hojer che su Webb, forse molto più specialisti e specializzati che il ceco sul boulder. E invece è stata una vera e propria carneficina: ogni top era una passeggiata e addirittura sull'ultimo blocco, molto fisico dove non credevo avrebbe potuto risolverlo così facilmente, è salito con un'eleganza e una tecnica da far invidia a tutti. L'unico problema che ha dato qualche fastidio in più (in verità pochi perché al secondo giro a preso il top saltando un'intermedia...) è stato il quarto, quello che gli ha permesso di portarsi a casa la vittoria senza neanche terminare la gara. Incredibile in divario, non solo uno scalino ma un'intera scala dal secondo e pur fortissimo Megos e il gap era ancora più alto con Woods, decisamente sottotono rispetto al suo solito, e con Kruder, assolutamente un ottimo climber e garista ma forse in questo caso fossi stato al posto degli organizzatori avrei fatto scelte diverse (Hukkataival? è stato un anno magnifico per lui e stranamente era il grande assente della serata). Una gara davvero coinvolgente, dal mio punto di vista decisamente più della formula classica di coppa del mondo, anche se non mi è piaciuta molto la scelta del mono tentativo per poi poter riprovare in coda a tutti; assolutamente di livello la tracciatura, e d'altra parte con due come Fischhuber e McColl non avrebbe potuto essere diversamente.
Normalmente non vado pazzo per le gare su plastica, ma in questo caso poter vedere gente di questo calibro gareggiare fra loro e tra l'altro avendo provato prima i blocchi, quindi con una formula più rapida del normale, mi è piaciuto un sacco, segno che forse la IFSC dovrebbe ragionare più su eventi di questo tipo se vuol puntare a far entrare l'arrampicata nel circuito olimpionico! 
E oggi chiaramente piove ancora...

venerdì 28 novembre 2014

LA FABBRICA DELLA GHISA

E mentre il meteo continua a far cagare ovunque mi dimentico pian piano della roccia e dei vari progetti in giro, accantonati ormai per un po' di tempo credo. E produco ghisa quanto più possibile nella mia piccola ma attrezzata stanza delle torture, seguendo un programma ben strutturato di devastazione e rigenerazione!
Ieri sera ultima seduta settimanale della seconda e più dura scheda invernale a base di body tension, pesi, sospensioni e trazioni mono, tanto pan gullich e ciliegina sulla torta blocchi alla  bestia per l'annullamento finale, tutta la sera senza sosta e senza pensare ad altro, fino a che si cade stremati sui pad senza poter alzare neanche un braccio. Il tutto condito da un po' di musica "energizzante" giusto per avere quello sprint in più...   
Credo di essere tornato ai livelli di intensità di qualche anno fa, complice anche il fatto che a casa non ho distrazioni e tempi da rispettare, oppure viaggi devastanti: solo duro allenamento, perché è questo quello che voglio. Sto lavorando abbastanza sui punti deboli, ma a differenza di quello che dovrebbe essere la norma forse sto lavorando ancora di più sui miei punti forti, complice l'idea che ormai non ho grandi speranze di miglioramento dove la genetica ha fatto il suo corso mentre posso sperare di aumentare dove invece non sono carente. Sto lavorando parecchio sui grandi muscoli, cercando da una parte di aumentare la massa per quanto possibile che andrò poi a limare in un secondo momento, e sulla forza impulso, il tutto per 3 sere a settimana oltre al week end, che in condizioni normali uno spererebbe di utilizzare fuori mentre ora si riduce a plastica e quindi nuovamente allenamento. E oggi sono demolito chiaramente, non ho grandi speranze di tornare in una forma decente prima delle vacanze di natale, ma m'interessa poco soprattutto se quello che mi aspetta e vedere la roccia in foto...
E questo sabato, per tutti i malati di arrampicata come me, c'è forse quella che è la competizione non ufficiale più interessante del panorama internazionale, la sportiva legends only, con gente del calibro di Ondra, Webb, Hojer, Woods e altri che si sfideranno sulla plastica e su difficoltà elevatissime (legends only 2014). Da non perdere!     

lunedì 24 novembre 2014

BOULDER PLAISIR

Weekend di “allenamento”, abbandonato i progetti per dedicarmi all’arrampicata svacco senza particolari pretese. Sabato con Elena abbiamo iniziato la giornata restando piantati in macchina salendo al pian della casa, quale miglior modo!? Purtroppo questa volta siamo stati davvero troppo ottimisti e cercando l’aderenza migliore abbiamo trovato solo troppa neve, quindi rapido dietrofront per risalire a San Giacomo settore Isengard per una piacevole giornata al sole. Grande Elena che ha salito la bellissima (e abbastanza esposta) prua di Gandalf, davvero una meraviglia da scalare, da parte mia niente di particolarmente eclatante invece, ho scalicchiato senza pretese su roba facile…
 
Ieri invece di ritorno al Bracco nuovo per Elena che si ributta su Tai-chi, facendo un tentativo davvero ottimo nonostante la pelle fosse già ridotta ai minimi termini dalla giornata precedente. Ora si tratta solamente di meccanizzare e allenare il movimento in uscita, riprovarci da freschi e riposati e credo che possa farlo senza troppi patemi (anche se lei non ne è convinta…)! Io di nuovo scalo un po’ di tutto, rifaccio passaggi già saliti, altra giornata dedicata alla scalata; solamente alla fine riprendo il mio progettino, Sciopero, trovando un paio di methodes interessanti! Le condizioni non c’erano assolutamente nella grotta e anche io buttavo fuori niente male, ma resta una grandissima linea per me e vale la pena di provarla! Onestamente non so come fosse prima della rottura della presa chiave, fattibile è fattibile perché comunque è stato salito anche dopo, per me è davvero duro anzi durissimo.
La vera notiziona per me resta il fatto che ho terminato completamente la sala delle torture portando a termine il pan gullich: stratosferico, quasi 3 metri di ampiezza, sono davvero soddisfatto del risultato! Ora non abbiamo più scuse, gli strumenti ci sono tutti e sono eccezionali, bisogna darci dentro e produrre ghisa! A breve qualche bella foto della nostra super palestrina.
 
 
 
 
 
 
 

lunedì 17 novembre 2014

ISENGARD

Tra una goccia e l’altra siamo riusciti ad arrampicare anche questa volta! Sabato passato nella sala delle torture a costruire il nuovo pan gullich, sta venendo decisamente bene e assolutamente incazzato ma è definitivamente l’ultima cosa a cui voglio lavorare dopodiché solo allenamento, arrampicata e goduria. Ma purtroppo la pioggia, a parte i vari disastri in giro ben più importanti in senso assoluto delle mie giornate di arrampicata (chiaramente), ha rovinato anche i nostri piani per la domenica; fino all’ultimo indecisi su dove andare, con un risveglio ieri mattina in un ambiente simil-campagna londinese, abbiamo deciso all’ultimo di tornare a San Giacomo settore Isengard, area che da parecchio non frequentavo più. Ho sempre adorato questo posto, un po’ per l’ambiente superlativo soprattutto poi in questo periodo, un po’ per i passaggi, credo che per quantità e qualità di roba medio-facile abbia pochi rivali in provincia; onestamente poi non pensavo di trovare un giornata così ma arrivati ad Andonno si è aperto un cielo blu stupendo, di quelli che ti fanno anche e soprattutto ritrovare un po’ di morale!
Riscaldamento veloce e problematico, freddo allucinante fin da subito, ho rifatto volentieri un po’ di passaggi che già conoscevo tra cui la stupenda prua di “Gandalf”, un vero gioiellino ed una goduria da arrampicare; Elena da parte sua ha scalato poco a causa del freddo, ma ha portato a casa dei bei blocchi, tra cui l’esposta e divertente “Miniere di Moria”. Alla fine stremati, dopo che anche il sole ci ha salutati (o mandati a fare in culo, dipende dai punti di vista…) dietro la montagna, ho deciso di provare la stupenda creatura di Torielli, “Isengard”, su cui già anni fa, quando forse il livello per provarla non c’era ancora, avevo messo mano. Rapida scelta della methode migliore e via, per me assolutamente un must della valle Gesso e per niente regalata direi: movimenti da antologia, a partire dal mono in partenza (doloroso e inusuale su questa roccia), ad arrivare ai piattoni in alto da sfruttare con tutto il corpo! Peccato che alla fine, impietosito dalla sofferenza di Elena, abbiamo deciso di scendere, avrei messo mano volentieri anche su “Gasengard” sit, un passaggio che in piedi onestamente non è una perla di bellezza (secondo me) ma che da seduto sembra stratosferico. La prossima volta, prima che chiudano la strada per l'inverno!
 
Salendo al settore Isengard




La favolosa prua di Gandalf


Verde su verde, Elena invisibile si scalda come i ramarri al sole!

Roccia incredibile e lavorata su Isengard

 

venerdì 14 novembre 2014

DARK TRANQUILLITY

Bellissimo concerto e serata, un gran ritorno quello dei DT in Italia! Come sempre ottima presenza scenica, anche se il palco e la sala erano piuttosto limitati e anche il pubblico non è che fosse proprio caldissimo (tanti poser, poca sostanza...). Un repertorio ben alternato tra l'ultima uscita discografica e i vecchi albums, non una sbavatura se non la fuga piuttosto veloce al termine senza neanche concedere un bis, purtroppo.
Anche se sacrificata dalle dimensioni stupenda anche la fotografia scenica cosi come la scelta artistica di dare ampio spazio alle creazioni del chitarrista Niklas Sundin; un gran tiro come sempre, nonostante i tanti detrattori per me restano sempre dei grandissimi, il meglio possibile nel genere insieme agli At the Gates e a cui devono rendere omaggio tutti i vari gruppi metal/deathcore di oggi.
Dopo uno strepitoso finale con la bellissima Misery's Crown ritorno eterno da quel posto di m... che è Romagnano Sesia e dintorni e sveglia drammatica stamattina per andare in ufficio...
 








 

giovedì 13 novembre 2014

lunedì 10 novembre 2014

PIAN DELLA CASA ULTIMA PUNTATA

E purtroppo arrivederci al prossimo anno. Giornata fotonica sabato, nonostante dovessi salire in Ellero ho deciso all'ultimo momento di rischiare ancora una volta l'alta valle Gesso, nonostante le nevicate a bassa quota della settimana scorsa, e non mi sono sbagliato davvero. Incantevole come sempre ma con quel qualcosa in più che solamente le giornate di tardo autunno sanno regalare: colori accesi, la neve a contrastare ancora di più col blu del cielo e soprattutto un'aderenza spettacolare. In particolare al mattino si restava letteralmente incollati, quindi qualche ottimo tentativo su Ambrosia ho potuto farlo cadendo praticamente sempre ad un passo dal termine delle difficoltà. Purtroppo al pomeriggio come mi aspettavo le condizioni son leggermente peggiorate, su quel passaggio non basta il freddo servirebbero quelle giornate che annunciano neve per avere la colla giusta; inoltre è stato anche il fattore "testa" a frenarmi, da solo e con 3 pad di fare il movimento verso il 7A dell'uscita con sotto un bel pietrone ad aspettarmi non ha aiutato... in ogni caso tempo come sempre speso bene in un posto favoloso con tanto relax e nessun rompicoglioni in giro, tra un tentativo incazzato e l'altro svacco, lettura e musica. Il top per me!
Ieri invece indecisione fino all'ultimo se partire o meno ho scelto alla fine per il moonboard per una sana e distruttiva session mattutina all'ultima fibra bianca. Divertimento puro!
 






 

venerdì 7 novembre 2014

KLEM LOSKOT

Ieri ho ritrovato un bel ritratto di Loskot su Rock&Ice scritto dal mitico Chris Schulte, davvero molto interessante. In attesa del weekend che almeno domani dovrebbe essere con meteo da paura, butto il link qui sotto, molto consigliato.
Bellissima questa parte “the limit of human performance is not about linking 70 meters of hard climbing, but doing the hardest moves. Long endurance stuff is for workers. One-move wonders are for those who are fast as lightning.”
 
 

mercoledì 5 novembre 2014

UNA NUOVA ROUTINE

Ieri sera prima dell’allenamento invernale, e la grande novità per noi, per me dopo più di 10 anni di troppi km diverse volte a settimana, è stata quella di salire le scale di casa ed iniziare a darci dentro. Incredibile! Una sensazione strana sicuramente, non essere circondati da altri psicopatici carichi di kg attaccati ai travi o ai pan ma solamente io ed Elena nella nostra palestrina non completa di tutto per ora ma già ben attrezzata, con la nostra musica, senza pressioni esterne e soprattutto senza l’ansia di dover finire entro una certa ora per ripartire verso casa e cenare alle 23… anche se poi in realtà non ci siamo andati molto lontano!
 
E stato sicuramente bello e non solo stancante tutti questi anni viaggiare per allenarsi: ogni tanto si partiva incazzati da casa e si rientrava rilassati, quasi sempre la compagnia mi aiutava a staccare la presa, a pensare ad altro. Ci son stati momenti incredibili, come per esempio quando si viaggiava avanti e indietro verso Ceva per allenarsi all’Anteo con Funsu, circondati da gente che neanche sapeva cosa facessimo essendo quella una palestra di sola pesistica. E alla fine pur essendo delle mosche bianche in quell’ambiente la gente si era dimostrata davvero piacevole e simpatica, spesso più di alcune sale d’arrampicata che ho frequentato negli anni dopo. Si perché il popolo rampicante è strano… entri in una palestra che non hai mai frequentato e ti trovi addosso gli sguardi interrogativi della gente che si chiede che tipo di climber tu sia: assiduo e incazzato o della domenica per regolarsi poi nei tuoi confronti, dato che spesso l’accoglienza che ricevi è direttamente proporzionale alla tua tenenza. Che minchiata… così come ricordo i primissimi tempi al Vertigo a Pollenzo, iniziavamo appena ad allenarci o quantomeno a provarci ma le serate finivano quasi sempre inevitabilmente in modo alcolico, anche se per merito mio e di Funsu avevamo organizzato una bellissima serata con Fabio Palma a presentare il suo nuovo libro e Giova a darci di diapo, eravamo stati davvero grandi. Oppure quando ero totalmente uscito di testa e mi facevo avanti e indietro verso Savona da casa per arrampicare sui blocchi tracciati da Core, belli per carità ma quella era stata proprio una cazzata oltre ogni limite umano. Per arrivare infine al Posto di Blocco la palestra che forse mi ha fatto crescere di più arrampicatoriamente parlando, la più completa e quella alla quale son più legato e che onestamente un po’ mi spiace non poter frequentare come prima: per la gente, le conoscenze fatte, le serate di bestemmie per la poca tenenza e le serate in cui ti gasavi perché riuscivi con facilità! Tutti questi anni mi hanno lasciato dei bei ricordi devo ammetterlo. Non è mai stato sbattimento altrimenti non l’avrei fatto, per me era allenamento certo ma anche uscire con gli amici non per andare in birreria ma comunque a divertirci a modo nostro, ad arrampicare che è la cosa che più adoro, a parlare di cose serie o sparare stronzate senza sosta.
Per tutto questo lo ammetto ieri sera ero strafelice ma anche un po’ perso, una malinconia latente per alcune situazioni che non rivivrò: ho fatto il salto di qualità per certi versi ma credo d’aver perso un po’ di approccio naif all’arrampicata. In ogni caso si continua, oggi son già a pezzi e stasera sarà dura, così come sarà dura domani ma non mi son mai fermato, neanche con la polmonite, perché allenarmi e distruggermi mi piace troppo, ormai è una droga inevitabile per me.
 
 

lunedì 3 novembre 2014

RAMPAGE PARTE SECONDA

Bellissimo weekend di arrampicata quello appena trascorso, pur senza aver chiuso niente mi son divertito come un matto! Sabato ritorno sul luogo del delitto, Rampage parte seconda: purtroppo le condizioni (mannaggia a non aver dato retta a Gian!) non erano buone, niente umidità ma tanto sole tutto il giorno senza sosta a grigliare sul passaggio. Nonostante tutto però son davvero contento dei progressi fatti, ora si tratta di tornare con la giusta aderenza e concatenare il tutto dalla sit per una linea da sogno davvero, un vero piacere provarla e sicuramente una goduria chiuderla, ma per ora è tutto rimandato a data da definire visto che il meteo sembrerebbe peggiorare parecchio da questi giorni. In ogni caso una giornata strepitosa al Beigua, un panorama incredibile quasi a 360° da lassù e anche il ritorno (fatto quasi la buio…) stavolta non è stato più così devastante, forse ormai il mio corpo si sta rassegnando?!
Ieri invece era la volta di Elena per cui siamo tornati al Bracco nuovo dato che il suo obiettivo era riprendere con Taichi, un bellissimo traverso su tacche (dolorose); riscaldo veloce per lei e Funsu con un paio di passaggi neanche troppo scontati che si è portata a casa senza tanti problemi e poi via alla grotta di Sciopero. Funsu si è lavorato per bene Occhio alla penna, un bel blocco con finale intenso, mentre Elena si è gettata su Manitù portando avanti dei bei tentativi e cadendo quasi all’uscita, risultati davvero ottimi visto com’era andata lo scorso anno: son sicuro che sia solamente una questione di poco tempo per entrambi! Da parte mia giornata da pensionato, al cazzeggio più totale ma non avrei fatto granché visto che ero totalmente a pezzi ancora dal sabato. Giornata finita sia per Funsu che per Elena su Taichi a lasciar attaccata alla roccia l’ultima pelle disponibile, grandi entrambi per i tentativi fatti ma soprattutto per la caparbietà, gran bella giornata per tutti direi (anche per me che per una volta ho guardato gli altri darci dentro e faticare!). E da sta settimana riparte l’allenamento invernale, forza e coraggio (e rassegnazione a ritrovarmi per un po' con uno stato di forma pietoso...).
 

mercoledì 29 ottobre 2014

DI NUOVO RASTELLO

Ieri toccata e fuga a Rastello per riprendere a buttare qualche tentativo su Kenshiro sit, una delle linee più belle della valle made in Core. Riscaldo veloce e problematico come solo da Petra può essere, e poi un po’ di giri a ricordare le méthodes trovate gli anni passati; come al solito durissima la partenza, e volendo anche un po’ anomala dato che bisogna proprio infrattarsi in basso con un fastidiosissimo masso dietro la schiena ad andare a prendere una rovescia di destro e un buon verticale per la sinistra, coi piedi spalmati e un primo movimento che richiede gran tensione del corpo. Movimento che alla fine avevo fatto la scorsa stagione dopo nmila tentativi e che secondo me resta davvero aleatorio; quello che segue ormai credo d’averlo interiorizzato abbastanza bene e senza grossi problemi riesco ad arrivare al tridito svaso destro, mentre il grosso ostacolo e il vero passaggio resta per me il girare la rovescia sinistra per riandare al bordo, un movimento stranissimo che onestamente non so se riuscirò mai a fare. Una linea comunque a 5 stelle che già solo il poter provare regala soddisfazione! Nel mentre Ale ha ripreso i suoi tentativi su Raul sit con risultati davvero ottimi, addirittura in uno degli ultimi giri del pomeriggio è quasi arrivato ad agguantare il bordo! Sicuramente il passaggio non è ancora finito, dovendo fare un’accoppiata durissima e poi ancora l’uscita sul 7A di fianco, ma davvero grandissimi progressi per lui.
Giornata terminata, come al solito da un po’ di giorni a questa parte, a montare un altro trave nella sala della santa inquisizione, ormai quasi completa. Manca solo più un set di prese alla bestia per completare e il pan gullich, dopodiché direi che faccio basta perché non ne posso più...

martedì 28 ottobre 2014

STRAVOLGIMENTO INVERNALE

Si cambia tutto! Dopo 2 mesi dall'inaugurazione della bestia abbiamo deciso di stravolgere e smontare tutte le prese per cambiare completamente setup, anche se a malincuore perché avevo qualche bel progettino ancora in piedi da risolvere col setup completo, ma l'allenamento chiama! In vista dell'inverno e di un train più specifico sia per me che per Elena ci abbiamo dato dentro di smontaggio e pulizie tutta domenica scorsa e poi ieri sera abbiamo piazzato il setup 3 nero, quello più incazzato, per un utilizzo intenso sui blocchi mentre il set bianco insieme alle ronchie lo dedichiamo alle torture più specifiche, come i blocchi senza piedi o i circuiti di resistenza. Per un inverno pieno di sorprese...
Nel mentre la stanza della santa inquisizione prende sempre più forma, coi pesi e i vari attrezzi, un trave già montato e l'altro che stasera sarà a posto e il mega pan gullich in corso d'opera, onestamente non vedo l'ora di finire il tutto ed avere a disposizione di che divertirci e farci del male per i prossimi mesi. Intanto sto pomeriggio fuggo a Rastello sperando in condizioni migliori dell'ultima volta... 

domenica 26 ottobre 2014

FANCULO ATTILA!

Ieri ritorno dopo quasi un anno dalla prima volta su Rampage. Sperando in condizioni ottime, d'altra parte per quasi una settimana siamo stati a guardare dalla finestra un meteo meraviglioso, freddo e ventoso quindi l'ideale per arrampicare e prestazionare, con Elena siamo tornati a provare la Linea. Come la volta scorsa, anzi peggio perché sapevo già cosa mi aspettava, ho cercato di non pensare al ritorno dalla macchina, ma durante l'avvicinamento non puoi far altro che quello perché le gambe sanno già cosa le aspetta. In ogni caso, il sole inizia già a grigliare da metà mattinata, inesorabile, e non tira neanche un filo di vento; le condizioni di per se non sono male ma dopo ogni tentativo o quasi devo andarmi a riprendere nel bosco perché mi sento svenire dal caldo, l'ideale quindi per provare un blocco del genere...
Della volta scorsa come mi aspettavo non mi ricordo un beneamato cazzo quindi devo riprendere tutto da capo, ma d'altra parte come potrebbe essere diversamente se non ricordo i passaggi da un giorno all'altro! Meno male che il pad di Gian è ancora sul posto insieme ad un altro, noi siamo scesi con 3 pad per cui la base è ottima e tranquilla, schienate in relax; la prima cosa che affronto è il lancio finale e l'uscita che la volta scorsa ricordo bene che non mi entravano, mentre invece sta volta al secondo giro capisco come fare ed esco senza problemi. Dopo un riscaldamento problematico (primo problema da affrontare e risolvere la prossima volta!) mi attacco alla sezione di metà, ripassando ogni singolo, rinfrescando la memoria di ogni singola prensione. Dopo poco concateno da poco prima della metà e sono quasi fiducioso, anche se so che l'inculata per me resta da un'altra parte... e infatti parto e poi mi blocco sul secondo movimento, infame!
Nel mentre Attila, sto stronzo, ci ha abbandonati, boccheggianti, potessi oltre alla maglietta mi leverei anche la pelle dal caldo; uso ogni tipo di magnesite possibile ma niente, dopo 2-3 movimenti sento le prese, in particolare sta stronza unica tacca, che viene via che è un piacere. Naturalmente, se già il passaggio non sia proprio dei più semplici, quantomeno per me, in queste condizioni devo strizzare il triplo col risultato che l'indicatore della benzina scende rapidamente sotto la riserva! Uso ogni tipo di doping accettato, carboidrati a manetta, redbull, proteine, potessi andrei anche sull'illegale, ma niente quando le condizioni iniziano a migliorare leggermente (secondo problema da affrontare e risolvere la prossima volta) io sto già pensando al rientro a piedi... In ogni caso sono contento, certo l'idea di poterlo stampare e non dover più tornare in sto posto di merda (in realtà è bellissimo, ma l'avvicinamento rovina tutto!) mi stuzzicava, ma onestamente in quelle condizioni non ce l'avrei fatta e poi comunque per me l'idea di salire una linea del genere in giornata (la volta scorsa onestamente mi ha aiutato poco) resta ancora fuori portata. Come al solito devo un grazie enorme ad Elena, che ha avuto pazienza tutto il giorno, mi ha consigliato, mi ha aiutato e soprattutto mi ha spronato a tornare ancora e ancora fino a che non sarà in tasca, più di così davvero non potrei volere! 
Finiamo la giornata con ogni tipo di bestemmia sulla via del ritorno, salita devastante con il materiale poi e 2 pad sulla schiena ho visto più volte l'Arcangelo Gabriele in stile fantozziano... Alla prossima!

venerdì 24 ottobre 2014

SVACCO SERALE IN ATTESA DEL WEEKEND

"L'attesa del piacere è essa stessa il piacere", una bella citazione per l'ennesima pubblicità del cazzo che gira in TV da un po' di tempo a questa parte. Ma come dicevo di per se è un sentimento piuttosto vero, quantomeno per quel che mi riguarda: iniziare a programmarsi il week end, fare le ultime sedute di allenamento della settimana, iniziare a mandare a fare in culo tutti al lavoro alla fine fanno si che i giorni della settimana più piacevoli siano il giovedì e il venerdì. Il vero giorno collinetta è il mercoledì, da li le palle a poco a poco iniziano a sgonfiarsi... e ieri sera abbiamo tenuto fede, una piacevolissima serata (vero Funsu???) a gonfiarsi le braccia al moonboard tra blocchi e circuiti, ogni tanto una bestemmia e ogni tanto anche qualcosa di stampato. Divertente e massacrante come al solito, abbiamo provato anche le nuove ronchie a sghisare un po' senza rendersi conto di che ora si era fatta! E domani si riparte con una bella linea da provare, un vecchionuovo progetto grazie alla pazienza e al supporto di Elena.
 
 

mercoledì 22 ottobre 2014

INFRASETTIMANALE

Giornata strepitosa ieri, soprattutto perché in ogni caso una mezza giornata lontano dall’ufficio ti rigenera a prescindere da come vada. Che poi le condizioni non fossero il massimo e che a vedere la giornata uscita oggi, tersissima e ventosa, ci si possa mangiare le mani questo è ancora un altro discorso…
Alla ricerca di linee nuove o comunque ancora da liberare ne abbiamo scovata una in particolare che merita davvero molto e che a detta di una persona che quel posto lo bazzica parecchio era ancora completamente vergine; purtroppo data l’ingaggiosità del passaggio senza una corda era impensabile poter salire oltre un certo punto, senza poter pulire e segnare le prese, quindi è tutto rimandato alla prossima volta (anche se ormai cantieri aperti ne ho troppi per poter dire a quando…). Oltre a quella provato anche un passaggio ancora da liberare, su cui tutto sommato non siamo andati male, ma anche qui serve pulizia, pad e paratori per poter andare in sicurezza, quindi resta tutto in standby.
Piccola nota a margine: se di un passaggio si annota “sit start” in guida credo che ognuno la interpreti “culo in terra o al massimo sul pad”, per cui in quel modo si cerca di salire e ripetere la linea in questione. Se poi, dopo esserti scervellato e anche un pochino depresso per non esserci riuscito, vieni a scoprire che in realtà in quel caso (e forse non solo) sit start significa “accovacciato” ti girano i coglioni. Ci sono problemi più importanti nel mondo, me ne rendo conto, ma era solamente per far notare che spesso basta poco per essere più precisi (o anche solo più corretti...).
 

lunedì 20 ottobre 2014

AD OGNUNO IL SUO

Dopo una partenza fiacca sabato in val Ellero (anche se sembrava più d'essere in Vietnam dall'umidità) siamo scappati al Pian della Casa con Elena e Funsu, ritrovando una giornata splendida e quasi estiva. Le condizioni erano buone, certo non da prestazione soprattutto per i passaggi che avevamo in mente di provare, ma sicuramente meglio che a Rastello; ognuno quindi si è dedicato alla propria linea, tutti sulla stesso masso: Elena grandissima finalmente ha deciso di provare King Kong in versione stand mentre Funsu in versione sit. Per entrambi gran bei tentativi e ottimi progressi, ora è solamente questione di testa perché in alto si tratta solamente di tenere la calma e andare, il duro è tutto sotto, per cui bisogna dargliene! Da parte mia ho ripreso su Ambrosia ma le condizioni certo non erano quelle giuste, anche se ho ritrovato le méthodes dello scorso anno: andata bene tutto sommato, fatto ancora qualche giro dopo il tramonto e poi la mia solita salita di defaticamento (sarà la trentesima?) su Black Hole, sempre bello. Come sempre ottima giornata e ancor più bella compagnia in un posto che ogni volta, soprattutto poi in questo periodo, stupisce sempre per la sua bellezza!
 
Semplicemente favoloso!

Compressione e tallonaggi?! non la riconosco più...


 

Alè Funsu che la prossima lo stampi!







Che passaggio!



 
 
 
Elena non demorde, fine giornata e ancora su Hip Hop per far fuori l'ultima pelle...
 
 

venerdì 17 ottobre 2014

DEVASTAZIONE...

...direttamente proporzionale al divertimento! Dopo un weekend inutile, con un paio di richiami veloci alla bestia, e dopo un giorno di riposo da martedì ho passato ogni sera a devastarmi al moonboard. E divertendomi come un matto! Una serata veloce a far blocchi "facili" e rientrare bene nell'ottica, una sera di circuiti abominevoli (tra l'altro son caduto alla presa prima del top della mia nuova creatura, solo 18 movimenti ma di gran intensità!) e poi ieri sera blocchi hard, molto hard. E oggi praticamente non ho più un solo muscolo che funzioni correttamente...
Onestamente non avrei mai creduto che un muro neanche troppo grande potesse essere così bello e spassoso, forse il fatto di non dover più viaggiare due volte a settimana per quasi 2 ore per allenarmi già da il suo contributo ma sostanzialmente credo che più di ogni altra cosa sia la costanza che ho sempre avuto nel portare avanti le mie passioni che faccia la differenza. Perché con tutti i pro e i contro della cosa, mi si può dire tutto ma che non abbia avuto costanza in tutti questi anni direi proprio di no; da quando si viaggiava solamente per andare a Pollenzo, per poi passare a Ceva per qualche anno, ogni settimana almeno 2 sere avanti e indietro, e nel mio periodo di massima follia addirittura a Savona per poi finire negli ultimi anni a Boves, che comunque in sostanza ha sempre voluto dire partire di sera dopo il lavoro per fare 45 minuti ad andare, allenarsi e tornare a casa dopo altri 45 minuti alle ore più del cazzo. Non credo di meritare un premio per questo, l'ho sempre fatto perché volevo io, ma credo che ora significhi godere il doppio o il triplo del muretto, seppur piccolo, che ho in casa e divertirmi 10 volte tanto le rare sere in cui decido di andare in palestra!
Comunque stasera chiropratico... e domani si riparte!