venerdì 29 luglio 2016

NEMESIS DIVINA


Non son mai stato un fan sfegatato del black metal, non tanto per le tematiche a sfondo di morte, satanismo, chiese bruciate e simpatiche lyrics anticristiane, cose pur sempre piacevoli, ma per il sound che non mi ha mai preso del tutto. Chitarre zanzarose, produzioni approssimative in modo più o meno voluto, testi spesso banali, tutte cose che mi han sempre fatto preferire il death metal vecchia scuola (tra l’altro genere da cui proprio il black ha preso il via) o in un secondo momento il deathcore americano. Su un album però devo fare ammenda, un album imperdibile per ogni vero metallaro che si rispetti cresciuto a cavallo tra gli 80 e i 90, in quel periodo in cui stava nascendo la seconda ondata del BM norvegese, ovvero il mitico “Nemesis Divina” dei Satyricon che proprio quest’anno festeggia il ventennale.
Intanto la copertina, secondo me tra le migliori mai fatte non solo in ambito BM dove andavano e vanno per la maggiore i disegni a cazzo che sembrano fatti da un bambino della scuola media oppure i dipinti di Kittelsen; in questo caso invece colori forti e caldi in contrasto con una forte simbologia e soprattutto un richiamo all’antico, al passato. Una copertina che adoro! Poi soprattutto il pezzo forte, il sound caratteristico norvegese ma impreziosito da una produzione accurata, tra le migliori mai sentite (per molti fan della scena questo in realtà è sempre stato un punto a sfavore…); i pezzi non risultano più monotematici e scontati ma forti di un’impronta medievale ed epica data dall’importante uso del synth, uno dei primi album di quella corrente che si delineerà come symphonic black metal. Su tutte, a costo di essere scontato, “Mother north” forse il pezzo più famoso dei Satyricon e addirittura del genere, una vera e propria opera d’arte della quale tra l’altro è stato anche fatto un videoclip (censurato), bellissima nella sua versione originale ma stupenda secondo me nella versione live fatta con un’intera orchestra al seguito. Non sono un purista del genere e per questo mi piace molto anche questo live, oltre alle ultime creazioni della band in questione, per molti però dopo questo album i Satyricon hanno chiuso un capitolo definitivamente abbandonando il genere… sarà, a me continuano a piacere, sarà pure che il cantante da qualche anno a questa parte ha intrapreso una collaborazione con un viticoltore langarolo per produrre dei rossi importanti…

martedì 26 luglio 2016

VARIE ED EVENTUALI

Weekend sempre più da plasticaro ma mi son divertito davvero come un bastardo sul mio muro, son sempre più convinto che dopo la ruota e il fuoco il moonboard sia l'invenzione che ha rivoluzionato di più la storia moderna! Sia sabato che domenica c'ho dato a mille, aria condizionata, musica giusta, un paio di redbull e via a darci dentro su passaggi stupendi e davvero divertenti, direi che la roccia (bestemmia) non mi è mancata per nulla... 
per il resto ho dato un'occhiata alla tappa lead di Briancon per capire che anche qui quello che fa davvero la differenza, a parte il livello, è la dedizione totale di alcuni atleti, nello specifico la nazionale slovena che dimostra non solo capacità ma anche vero spirito agonistico. Questi si allenano, seriamente, e vanno ad arrampicare outdoor a fine stagione perché alla fine della fiera son stipendiati non per divertirsi sulla roccia ma per portare risultati, ed infatti è quello che poi avviene. La Garnbret, se già prima aveva dimostrato di avere un livello da altro pianeta, dalla Sportiva legends only dello scorso anno per me era diventata la persona da battere nel circuito delle gare lead, così come la Mascarenas nel Boulder: potenza, precisione e pompaghisa a manetta, per farsi un'idea di quello che ha e che alle altre manca (anche alla Kim secondo me, che peraltro continua ad essere la mia preferita in campo femminile) date un'occhiata a questo video dal minuto 2.07 per vedere come passa il crux della finale svizzera! Questo significa avere ancora la lucidità, dopo un tot di ciapa e tira, di leggere il passaggio, interpretarlo e stamparlo come se nulla fosse, dopo aver anche incitato il pubblico... Enorme! La sorpresa quest'anno per me invece è stata Skofic, che ha fatto finora molto bene ma soprattutto nella tappa di Chamonix ha fatto benissimo, passando Stefano Ghisolfi che fino all'ultimo aveva fatto ben sperare, che ha fatto comunque una gara bellissima soprattutto in semifinale dove ha lasciato tutti indietro alla grande. Questi atleti, oltre ad avere sicuramente alle spalle un'organizzazione federale che ad altri manca, hanno la capacità di focalizzare la stagione sul risultato in gara in modo eccezionale e continuo, lasciando da parte la roccia; in effetti il tutto si riduce ad una semplice scelta di base: o fai l'arrampicatore bohemien (e sponsorizzato...) stile Graham-Woods-Hukkataival-ecc... e giri il mondo stampando un passaggio dopo l'altro e finalizzando su roccia oppure fai l'atleta a tempo pieno, scegliendo la dedizione e il risultato in gara come unica opzione, la via di mezzo se non ti chiami Ondra (e sembrerebbe, da un'intervista letta di recente su Climbing, che neanche per lui funzioni più) non può esistere. L'arrampicata è uno sport relativamente giovane e come tale manca ancora secondo me di una struttura e una mentalità che invece altrove c'è, anche nel calcio per fare un esempio di sport conosciuto e spesso sottovalutato i regimi di allenamento son rigorosi, ci sono alla base delle conoscenze specifiche e gli atleti sono a tutti gli effetti delle macchine ben oliate e che funzionano in base agli input che gli vengono dati e stop, non esiste che Messi giochi la partitella di calcetto, anche se per lui magari è più divertente, che poi il denaro che giri in questi ambienti sia parecchio di più non deve e non può fare la differenza perché alla base c'è che tu sei un atleta e che a tutti gli effetti la tua vita deve ruotare intorno al risultato. Non credo che nell'atletica, fatto salvo forse per alcuni personaggi come Usain Bolt, giri una gran quantità di denaro eppure la dedizione di questi personaggi è ben diversa ed è a questo che bisogna puntare se si vuol fare in modo che l'arrampicata diventi a tutti gli effetti uno sport e non solo uno stile di vita, altrimenti parlare del quando e come verrà introdotta nel circuito delle Olimpiadi sarà davvero inutile. Meglio il badminton...
Per il resto nessuna novità, se non che ho ancora un weekend per spellarmi sulla roccia dopodiché meritate vacanze da spiaggiato in Corsica senza arrampicare per ben un'intera settimana! Ce la farò???

venerdì 22 luglio 2016

PLASTICARO

Settimana a base di Moonboard... e basta. Onestamente dopo un venerdì stratosferico al Remondino, con condizioni eccezionali e sicuramente fuori norma per il periodo (salendo ci siamo trovati 10 cm di neve appena scesa nella notte...) mi sarei aspettato un fine settimana con scintille e invece no. Onestamente abbastanza fiacco io, senza la grinta giusta, il che mi ha fatto accontentare di un paio d'ore al moonboard sabato mentre sulla domenica puntavo parecchio ma invece ci siamo andati a trovare l'inculata. Con condizioni buone dovunque col socio siamo saliti al Barbara per trovare una merda allucinante, sapone e caldo che rendevano qualsiasi cosa intenibile. Devo mettermi in testa di dimenticare quel posto durante luglio e agosto...
Il che mi ha fatto optare per: un paio di giorni di riposo e una bella mesata di allenamento intenso prima di partire in vacanza (meritata). Quindi ogni sera di sta settimana mi son ritrovato sudato davanti al muro ad arrancare, con poca voglia ma la giusta motivazione di darci dentro, dimenticando la roccia almeno per il momento in attesa di tempi migliori. E sembra che il weekend faccia brutto, quindi niente di meglio che passare le giornate sulle plastica a darci come un matto e limare i polpastrelli: "quando sei in crisi spegni il cervello e allenati"! E il moonboard è una sicurezza in questo caso, insieme all'altro mio amico di merende pan gullich. Malato il giusto...
 
 

giovedì 14 luglio 2016

AVANTI

Il caldo onestamente credo sia la cosa che più ammazza la voglia di allenarmi. Mi sfianca, mi abbatte giorno e notte e quando esco dall'ufficio l'ultima cosa che mi passa per la testa è iniziare a ghisare.. ma non demordo sia chiaro, anzi. Tra l'altro neanche posso troppo lamentarmi dato che nella stanza delle torture quest'anno è comparso anche il condizionatore, da vero climber pro: entro, fisso una temperatura accettabile e dopo poco le condizioni sono quelle tipiche dei 2.500 metri di quota, con buona pace della natura...
In ogni caso la pelle è la cosa che più patisce soprattutto sulla resina e va via come burro al sole, ormai non so più come correre ai ripari, l'ideale sarebbe staccare qualche giorno ma non mi passa neanche per la testa, anzi ora mi aspettano 3 giorni di arrampicata non-stop, iniziando da domani e con il Remondino che di quest'anno non ho ancora salutato.
Il weekend scorso è stato nella norma, nella mia norma chiaramente anche se mi son concesso un po' di svacco, meritato dopo una settimana piuttosto movimentata. Quindi sabato a S.Anna di Vinadio a smuovere pietre e provare nuovi e vecchi progetti; questa volta la compagnia è aumentata, con Elia e Clara che ci hanno raggiunto dalla Liguria per restare su 2 giorni e andare via entusiasti del posto, cosa che mi fa immensamente piacere! Da parte mia ho provato a portare avanti i miei 2 progetti principali senza risultati positivi ma comunque senza neanche perdere terreno, cosa già importante per me dato che trovo quelle 2 linee eccezionali ma dure fuori misura. Funsu da parte sua porta avanti la sua crociata con "Giudizio", sta andando bene e racimola terreno ogni volta di più, questa volta supportato anche da Elia che si è mosso davvero bene fin da subito, anche se purtroppo quella roccia non lascia molti tentativi alla pelle. Clara invece per un soffio non porta a casa "Gioacchino" e Elena invece si è portata a casa, ed è già tanto visto il periodo...
Domenica il nulla, o quasi, diciamo il nulla rapportato ad un normale fine settimana. Quindi sveglia, relax, un paio di faccende sbrigate velocemente e la mia creatura, il Moonboard, a tenermi compagnia per qualche ora al fresco. Dopodiché di nuovo il nulla... e poi solita routine delle mie serata, sempre e comunque per almeno 2 orette al muro... e la pelle svanisce. Ma ormai è ora di un'ultima scheda di allenamento seria prima delle vacanze, prima dello svacco serio e definitivo di metà agosto e per rientrare non proprio ridotto alla merda.
   

lunedì 11 luglio 2016

TOPO' S.ANNA DI VINADIO


 
Ed ecco che finalmente mi son deciso di fare un topò di massima dell'area di S.Anna di Vinadio che quest'anno mi è tornata nel cuore così tanto. Già ai tempi col socio avevamo dedicato un bell'articolo sul sito di montagna per tutti, tutt'ora visibile e ancora parecchio utile (QUI) e anche su questo blog ne avevo parlato abbastanza approfonditamente ma dato che l'area è in continuo sviluppo e qualcuno ha iniziato a frequentarla un po' credo che sia utile avere a disposizione una base su cui partire eventualmente per segnare nuovi passaggi. Non son un grafico e tantomeno un disegnatore (tant'è che ho usato paint...) ma credo che insieme alla sempre stupenda e ormai introvabile bibbia del boulder cuneese "Boulderdoc" non ci saranno problemi ad orientarsi. Ancora una volta, il posto è stupendo e buttare una tenda vicino al lago sottostante piacevolissimo, cerchiamo di avvicinarci con il dovuto rispetto per la natura come sempre...
Dunque, fatto salvo il masso Bishop del pratone, con bellissimi passaggi segnati su Boulderdoc appunto (tra cui la traversata sx-dx che è un vero gioiello, rovinato inutilmente dalla presa scavata...) e il masso soprastante con linee verticali da urlo e un bel tetto sul 7A per il resto son tutte più o meno novità pulite e salite negli ultimi anni; di seguito l'elenco con il riferimento numerico (gradi io non ne ho dati e nemmeno ho intenzione di farlo, indicativamente si va dal 5 al 7C per ora) :
 
  1. croce di vetta (placca facile)
  2. l'incrocio di lorenzo (sit, uscita a sx, se diretto "arpione", lancio al bordo by Andrea Tallone; molto bella anche la traversata fino a 3 o fino a 4)
  3. lucifero (sit da 2 verticali)
  4. gioacchino (sit su spigolo)
  5. missione africa (sit, facile ideale per riscaldarsi)
  6. giudizio universale (sit, da verticali; per ora il passaggio più duro dell'area e forse anche il più bello)
  7. fiume sotterraneo (sit, allunghi su prese buone)
  8. totem (sit, dinamici su piatte)
  9. no name (sit, by Tallone-Nino, da sx a dx su tacche buone e uscita da non sottovalutare)
  10. battistero (sit, facile ideale per scaldarsi)
  11. ama il prossimo tuo (placca non dura ma con caduta davvero vietata)
  12. la menzogna (idem alla precedente)
  13. il santo (sit, da 2 tacche su muro verticale)

Al momento ho ricevuto anche 2 new entry da Elia e Clara che dovrebbero essere sui massi poco sopra il giudizio, 2 traversate dx-sx non estreme e che mi dicono essere molto belle, "topolupo" e "turpino", non appena salgo aggiornerò la guida. Inoltre sono in corso progetti da duri a estremi, puliti e sistemati ma al momento ancora da liberare e la pietraia è enorme quindi c'è tanto da fare volendo. Per ogni news nel caso potete scrivermi e provvederò ad aggiornare il tutto! 

lunedì 4 luglio 2016

FIACCHEZZA...

Purtroppo un weekend all'insegna della fiacchezza dilagante e senza niente di particolare da segnalare. Sabato al pian della casa modalità svacco on, ho rivisto con piacere Fabrizio dopo diverso tempo che non riuscivamo a far coincidere le giornate e i progetti; nonostante la pioggia si è battuto fino al sangue su "You sit" e se i tentativi sull'umido non son stati per forza di cose finalizzanti son sicuro che con un minimo di condizioni lo salirà senza problemi! Grande Elena che finalmente e al secondo giro della giornata porta a casa "Hip hop basso", senza troppi problemi e incredula lei stessa, quasi che non ci credesse o non sperasse di risolverlo così facilmente; da parte mia ho ripetuto per la milionesima volta le linee già fatte e rifatte, purtroppo li mi mancano 2 passaggi (The twins e Ambrosia) e sabato non era neanche il caso di provarci...
Ieri invece siamo saliti a S.Anna di Vinadio a vedere qualche progetto nuovo. Elena si è buttata subito sul traversone del masso del prato, un passaggio stupendo e davvero duro che senza l'inutile presa scavata a metà acquista subito in difficoltà e bellezza. Tentativi buoni, ma mancava la grinta giusta, comunque un bel progetto per lei da portare avanti. Io mi son trovato un nuovo giocattolino (in realtà l'aveva trovato il Nino lo scorso anno), un bel tetto con uscita alta, molto fisico e interessante; provato ad inizio giornata con condizioni improponibili e a fine giornata dopo aver martellato il nuovo superproject, diciamo che è fattibilissimo ma richiede maggior impegno. Invece proprio sul progetto di fianco a "Giudizio universale" mi ci son impegnato il giusto, una linea come poche di difficoltà (per me) esagerate: un muro a 30° su tacche minime con sorpresa finale, davvero di una bellezza fuori del comune, un nuovo tarlo che mi girerà in testa per un bel po'. Per ora non posso lamentarmi, dal non alzare il culo ho messo insieme 2 movimenti (...) e ho capito l'uscita, mentre in mezzo... il nulla, o quantomeno l'impossibile, ma finalmente una nuova scintilla che mi darà l'input giusto per usare solo più il set giallo sul Moonboard! Aspettiamo il prossimo weekend, spero di star su 2 giorni e far uscire qualche altra bella novità.