giovedì 27 agosto 2015

ANTOLOGIA

In questi giorni di svacco relativo, in cui la mia dipendenza dall’allenamento è messa a dura prova, mi trovo a far delle strane pensate che mi possano distogliere almeno un attimo dalla voglia di attaccarmi al muro e arrampicare… e allora mi è venuto in mente di stilare una bella classifica in ordine “acazzo” di quelli che per me son stati gli album fondamentali della mia immensa e dilagante conoscenza musicale!
·         Chopin: preludes          interpretati magistralmente da Pollini ricordo che ne avevo letteralmente consumato il nastro (eh si c’erano ancora le musicassette…) più di ogni altra raccolta di classica, che era il mio ascolto principale fin dall’adolescenza. All’inizio adoravo soprattutto il suono di quel pianoforte dato che non ne capivo fino in fondo l’essenza e la tecnicità con cui quei pezzi erano prima stati composti e poi suonati, mi ha fatto innamorare della musica in primis e di uno strumento bellissimo poi, che purtroppo ho abbandonato troppo presto…
·         Guns & Roses: Use your illusion 1-2     c’è stato un periodo scemo in cui mi vergognavo persino di averli ascoltati, senza capire che erano proprio loro la causa scatenante la mia paranoia metal! Non c’è stata una transizione graduale né una comprensione “storica” del rock/metal per me, son passato direttamente da metà ottocento a fine anni ’80 nel giro di qualche mese in modo totalmente ignorante. Ma devo dire che questi 2 albums mi hanno davvero dato tanto e soprattutto mi hanno fatto iniziare a strimpellare la chitarra e per qualche anno non ho fatto altro (mi fa ricordare qualcosa…). Ora che si riniza a parlare di reunion non mi vergogno a dire che se passassero da queste parti ci farei anche un pensierino!
·         Sepultura: Chaos AD    del loro primo periodo mi piace tutto ma ai tempi questo lo ascoltavo giorno e notte e ogni tanto provavamo anche a suonare in giro qualche pezzo. Ora come ora non lo paragono neanche a Arise o Beneath the remains, ma è certo che è stata una svolta importante nel genere e forse con Roots l’ultimo tassello di questo gruppo che per me poi è morto definitivamente.
·         Opeth: Orchid              li adoro! Li adoravo allora, li amo adesso, anche se son cambiati totalmente non riesco a non sbavare per ogni singolo pezzo che hanno composto. E Orchid ai tempi era l’album del periodo depressivo, quando si cercava ad ogni costo di essere diversi, di esser metal. A parte queste stupidaggini adolescenziali tuttora quando sento “The twilight is my robe” mi viene ancora la pelle d’oca, e non scherzo!  
·         Cradle of filth: The principle of evil made flesh  non ho mai seguito il black metal, non mi è mai piaciuta né la filosofia piuttosto finta di tanti di questi gruppi né il genere musicale in se, ma con quest’album (che però di black metal aveva davvero poco o niente, se paragonato ai vari Emperor o Immortal) mi son piantato. Girava sempre, in continuazione, venivo matto per il batterista dei tempi che era una macchina da guerra e devo dire che un pezzo come “The forest whispers my name” ancora oggi lo ascolto con piacere. Finti ma con classe!
·         Pantera: Far beyon driven         ecco, qui non è cambiato proprio niente: ho iniziato con le cassette, poi i CD, in seguito gli mp3 e ora spotify, non riesco a farne a meno, sono la mia droga di adrenalina in ogni momento. La miscela esplosiva di questi 4 non smette mai di stancarmi e poi per me Dime è il più migliore (in questo caso il superlativo non basta), come lui nessun chitarrista mai. Ogni album è un gioiello, mai una bassa, ma questo per me è davvero il top di sempre, la perfezione, il cocktail perfetto di trash, groove con una scorzetta di death che non guasta mai: ineguagliabile!
·         Metallica: …and justice for all               con loro arrivo al black album e neanche lo includo. Grandi, hanno quasi inventato un genere, peccato che poi si siano persi e abbiano continuato a suonare, ma con questo hanno raggiunto la perfezione per me: tecnica, velocità, aggressività. Qualche pecca nei suoni volendo dividere il capello, ma che riff! Un capolavoro dopo l’altro in un solo CD, su tutte a gusto personale “Harvester of sorrow”.
·         In.si.dia: Istinto e rabbia           diciamocelo pure, in zona ai tempi eravamo i soliti 2-3 gruppi musicali e chi più chi meno ascoltavamo tutti le stesse canzoni. E in quel periodo evidentemente “instinto e rabbia” girava parecchio… in ogni caso un bel trash senza grosse sorprese ma con un bel tiro e soprattutto col cantato in italiano, il che non mi dispiaceva affatto. E poi la cover-cover di “Tutti pazzi” ci gasava un sacco quando la facevamo alle serate!
·         Theatre of tragedy: Velvet darkness they fear   che viaggi con questo… quando arrivavi alla sera ti rilassavi mettendo su loro o gli Arcana e ti ritrovavi nel medioevo più buio a fantasticare. Penso che, pur essendo un gran bell’album, lo adorassi perché in qualche modo mi ricordava la classica che avevo abbandonato. Anche loro purtroppo hanno avuto qualche sbando in ambito bruttamente commerciale…
·         Dark tranquillity: The gallery                  per me il must del melodic death! Mi piacciono parecchio, un mix di potenza, malinconia e delicatezza di cui non riesco a fare a meno; con gli At the gates il top del genere, i vari gruppi deathcore di oggi devono inginocchiarsi di fronte a questi mostri sacri. Mi vien difficile, ma se proprio dovessi indicare la preferita dell’album direi “Lethe” che alternava la demonicità della lirica maschile alla purezza di quella femminile in modo superbo.
·         RATM: Rage against de machine          energici è dire poco, le pogate che ci siamo fatti con “Killing in the name” erano da ossa rotte, le rifacessi ora probabilmente andrei in pronto soccorso subito dopo… grande gruppo, un genere che per noi era totalmente nuovo e poi lo stile chitarristico di Morello era ed è al di sopra di ogni dubbio. Peccato si siano persi per strada, gli Audioslave non li ho mai apprezzati, per me è stato come prendere dei talenti enormi come Cornell e Morello e chiedergli di suonare alla festa di paese…
·         Manowar: Battle Hymns            tamarri è dire poco, tecnicamente abbastanza scarsi, se non fosse stato per la voce (ai tempi) di Eric Adams e per la potenza del riffing sarebbero stati “tra i tanti” e invece son l’emblema del metallo allo stato puro e duro. Cuoio, borchie, stivali con peluche e mutandoni in pelle, un ponte di transizione tra gli anni 70 ed oggi che non è scomparso col tempo, continuando dritto per la sua strada senza guardar troppo le mode del momento. “Battle Hymn” è imprescindibile per il genere, lo start dell’epico forse, sicuramente una di quelle canzoni che appena metti su ti ritrovi con uno spadone in mano!
Col tempo devo dire che non ho addolcito molto i miei gusti musicali, anzi. Vado matto per il deathcore ora, senza tralasciare il caro vecchio death europeo, ma non mi dispiace neanche spaziare in altri generi più elettronici ogni tanto oppure nel rock 60-70 che non può mancare mai, ma quelli qui sopra sono senza dubbio gli album e i gruppi che mi hanno formato ai tempi, mi hanno fatto innamorare di questa musica e ancora adesso sono in cima alle mie playlist. Ogni tanto mi ritrovo a fare headhbanging da solo in macchina con “I’m broken” ad un volume improponibile come un tarantolato...
 

lunedì 24 agosto 2015

E ADESSO BASTA...

Un po' di riposo dall'allenamento, staccare i pensieri dall'arrampicata, ora è tutto quello che mi serve. Voglio prendermi una settimana senza pensare a strizzar prese per tornare con maggior motivazione e spinta di prima, tornando ad allenarmi e sperando in un autunno "caldo".
Alla fine questo weekend è stato la ciliegina sulla torta dell'estate: ho fatto quasi tutto quello che mi ero prefissato ma soprattutto quasi tutti i passaggi provati e che ci tenevo a fare alla fine li ho portati a casa. Saltata Ailefroide per poca voglia di far chilometri in giornata abbiamo deciso con Elena visto anche il meteo incerto di fare un salto sabato al settore Isengard a S. Giacomo per vedere qualche blocco per noi nuovo in vista dell'autunno. In realtà quando siamo arrivati il sole scaldava niente male, tanto che era ben difficile stare attaccati ma soprattutto il filo di pelle che ancora mi restava stava andando via come ghiaccio al sole... fortunatamente le condizioni son migliorate un poco il pomeriggio e allora, tentato anche dalla recente salita di Lore, mi son buttato su un blocco che in realtà neanche sapevo dove fosse prima di avere la guida e che non avevo mai considerato granché, come tutte le connessioni d'altra parte. E anche questa volta mi son sbagliato alla grande, devo mettermi in testa che comunque prima di parlare bisogna metterci mano...
Con 4 dita nastrate, le braccia che si rifiutavano di chiudere dopo una settimana di arrampicata intensa fuori e sul moonboard, le condizioni non proprio ottimali alla fine anche questo passaggio me lo son portato a casa, degna fine delle vacanze di quest'anno. Un bel blocco, con movimenti controllati su tacche in basso e ancora una bella pompata in alto, completato da un'uscita facile ma alta; sicuramente più di me lo merita Elena, che non smetterò mai di ringraziare per la pazienza di questi giorni e anche quando sabato buttavo ormai sangue da ogni dito non ha smesso di pararmi, incitarmi ed aiutarmi perché sapeva e vedeva che comunque ci tenevo non poco. Fatto all'ultimo tentativo della giornata, quando macchiavo di sangue ogni presa anche col nastro, credendoci fino all'ultimo (una pacca sulla spalla me la merito anche io per la costanza...)! Naturalmente festeggiato la fine di queste 3 settimane con un bel hamburger e birrazza da Eric ad Entracque, vera ciliegina sulla torta della giornata. E poi svacco, tanto, con una bella camminata per i boschi di Langa ieri pomeriggio con Elena e Fenrir e una magnata supersonica ieri sera: me lo sono meritato, questa volta davvero!
PS in bocca al lupo socio, ripigliati in fretta che la stagione buona deve ancora arrivare!

giovedì 20 agosto 2015

SPINGERE!

E si è ripartiti quasi al 100% e direi anche nel modo giusto. Braccine doloranti dopo martedì sera al moonboard a prendere qualche bastone e ieri invece a divertirmi per bene con Funsu alla Madonnina. Devo dire che, guida alla mano, ho rivalutato questo masso perché effettivamente, senza aspettarsi chiaramente linee da panico, offre dei passaggi carini ma soprattutto molto allenanti e poco devastanti per la pelle. Tra le tante fatte la più logica e sicuramente la più divertente è stata "41 e non sentirli", provata un mesetto fa dopo avere fatto "Nagual" piuttosto velocemente una mattinata in fuga dal caldo torrido, l'ho stampata ieri sera al primo giro con condizioni da foresta tropicale... alla fine abbiamo fatto notte a divertirci a tirare qualche zanca su questo pannello in ambiente! E stasera altra session al moonboard giusto per non perdere il vizio, dato che poi dovrò abbandonarlo per volontà mia per una settimana e per altre due dopo perché ho voglia di spingere solo sul secco ad inizio settembre.
Quindi mi aspetta ancora un we di boulder furioso, sperando almeno in un giorno ad Ailefroide, e poi stacchiamo la spina per recuperare pelle, fibra e voglia: anche se quest'ultima onestamente non manca mai ogni tanto devo sentirne la mancanza per ricordarmi quanto mi piace arrampicare! 

lunedì 17 agosto 2015

TUTTO FINITO

E si ritorna alla vita di sempre, ferie volate via e neanche sentite a dire il vero; anche se non ho fatto niente di particolare alla fine son riuscito davvero a staccare per un paio di settimane e a fare quasi tutto quello che avrei voluto.
Tanta roccia in primis, qualche giro al Remondino, ad Esischie, in bassa valle Gesso e a Chamonix, ma non per arrampicare in questo caso... la prima settimana a dire il vero ero davvero cotto e non riuscivo a riprendermi, mentre la seconda ho iniziato ad ingranare il giusto, avrei dovuto averne un'altra per divertirmi davvero!
Al Remondino in ottimo compagnia ho provato qualche passaggio nuovo e riprovato vecchi progetti: su "La Rinascita" le condizioni non erano ottimali ma il passaggio sicuramente è davvero bello, magari da tornare a provare anche se non è nella mia wishlist attuale, mentre su "Menti dinamiche" non riesco onestamente a trovare una quadra sul primo movimento quindi non so se continuare ad insistere oppure semplicemente accettare il fatto che non sia il mio passaggio e passare oltre. Grandi prestazioni da parte del Ninio che per poco non flasha "Menti dinamiche" appunto e dopo poco sia lui che Andrea Tallone ripetono la mia "Hell awaits" con grande soddisfazione, quindi la cosa mi fa ulteriormente piacere!
Tra le varie cose siamo anche saliti nuovamente a S.Anna di Vinadio con Elena: lei che ha tentato il mega traversone del masso del prato e la stand di "Giudizio universale" (e su quest'ultima onestamente non l'ho vista per niente male) mentre io ho portato a casa un passaggio nuovo del Ninio davvero bello e ho intravisto almeno altre 3 linee fantastiche da liberare, nel caso si risalisse ancora quest'estate. Ma sicuramente la soddisfazione maggiore l'ho avuta questa settimana ad Esischie dove dopo un paio di giorni di tentativi son riuscito in uno di quelli che considero tra i miei passaggi più belli, "Porcelain hearth": uno stupendo tetto scovato da Elena girovagando, essenziale e duro il giusto su una roccia che non si direbbe essere quarzite. Grazie alla pazienza di Elena e Funsu son riuscito finalmente a trovare una methode stranissima che mi permettesse di partire dal basso con movimenti esaltanti, un blocco che onestamente mi ha regalato una soddisfazione enorme in una giornata con la giusta aderenza. Liberato anche un bel traverso nuovo, "Il travone", davvero divertente e un altro passaggio al Dado, "Di manica larga", entrambi ideali per scaldarsi ; intanto Elena e Funsu si son attaccati alla stand di "Meglio diedro" buttandoci dei tentativi niente male e il giorno dopo Funsu si è portato a casa la sit di "Aladino". Ferie terminate ieri con una toccata e fuga a S.Giacomo di Entraque in cerca di roccia asciutta dove ho salito piuttosto rapidamente tra una goccia e l'altra la bellissima "Barbablù" e intravisto altre linee davvero interessanti per quest'autunno.
Ferie peraltro inframezzate da una rimessa a punto totale del moonboard, con lavaggio prese e nuovo setup (e naturalmente qualche passaggio), e un bellissimo weekend lungo a Chamonix in versione accattonidacentrosociale ospitati tutti da Immo per qualche giorno a base di semplice svacco, vino e cibo ma soprattutto compagnia stellare. Ora ancora una settimana a darci dentro quanto più possibile di sera dopodiché voglio staccare anche dall'arrampicata per qualche giorno per riprendere con un bell'allenamento su settembre sperando in un autunno esaltante!


Gruppone in visita a Cham

Ahhhh che svacco...

Elena tenta il megatraverso a S.Anna

Io sul bellissimo passaggio nuovo del Ninio a S.Anna

Soddisfazione sotto Porcelain hearth