giovedì 19 dicembre 2013

TIRIAMO LE SOMME

 
OK ci siamo, un altro anno è passato, onestamente mi sembra ieri che scrivevamo il primo post sul viaggio dello scorso capodanno e siamo di nuovo quasi in partenza. Che dire, dovendo tirare le somme un anno senza grossi scossoni (che di questi tempi è già positivo…) ma arrampicatoriamente parlando decisamente soddisfacente. Per carità nessun obiettivo stratosferico raggiunto quantomeno per me, mentre per Elena direi assolutamente di si, ma abbiamo girato un po’ in zona, pulito parecchie linee nuove di cui alcune salite altre no, tornati nei posti che più ci piacciono, abbandonato totalmente la corda, allenati nuovamente a fondo in cerca di migliorare un pochetto o almeno fare il possibile per e siamo nuovamente coi bagagli in mano pronti a visitare un altro posto nuovo.
2013 come dicevo assolutamente dedicato al boulder al 100% e il posto più gettonato per noi è stato il Remondino, e non potrebbe essere altrimenti visto che comunque in zona è il top. Il passaggio “mio” che ricordo con più piacere sicuramente è “Hell awaits”, provato un’intera giornata in ottima compagnia di Elia, Lore e Funsu e poi liberato dopo altri 2 giorni di tentativi grazie anche alla pazienza di Elena per avermi accompagnato su è giù per il non sempre piacevole sentiero d’avvicinamento... Una linea bellissima immersa in un ambiente da favola, un grottino naturale nascosto alla vista e fresco anche in estate scoperto da Ale e Claudia, l’ennesimo grande regalo che ci ha fatto questo posto meraviglioso. La linea invece che ho finalmente ripetuto e che mi ha dato un’enorme soddisfazione più di ogni altra sicuramente, è stata “You” al pian della casa, il mio antipassaggio per eccellenza, provato e riprovato centinaia di volte, un blocco secondo me tra i più belli che io abbia mai fatto, simbolo di costanza e testardaggine oltre ogni limite. Mai mollare!
E mai mollare è stato anche l’andazzo di Elena, che dopo un anno partito in sordina si è finalmente ripresa quello che le spettava. È tornata ad arrampicare, dedicandosi completamente ai blocchi, ed è tornata alla grande salendo nel giro di pochi giorni uno dall’altro i suoi primi due 7A! Prima al pian della casa con un passaggio senza nome salito con determinazione e grinta e poi giusto per avere una conferma anche al rifugio Barbara, portandosi a casa in pochi giri “Luna nera”; ma forse la sua più grande soddisfazione, a prescindere dal grado (che non è sempre tutto), è stata salire in val Ellero “1981”, un blocco a cui teneva particolarmente. E da li nessuno l’ha più fermata, con alti e bassi come tutti ha continuato a macinare passaggi intensi, ad allenarsi duramente, fino ad arrivare allo scorso weekend e alle ultime belle salite del 2013 in zona.
Ora siamo allo sfinimento, provati dall’allenamento di questi mesi, dai preparativi per il viaggio, dal lavoro e dal Natale… ma tra due giorni ci dimenticheremo di tutto e penseremo solo a goderci un posto nuovo, nuovi blocchi e nuova gente per ora conosciuta solo online ma davvero squisita. E soprattutto saremo nuovamente pronti via per spaccare alla grande anche nel 2014!
Auguri a tutti!

 

lunedì 16 dicembre 2013

SUNLIGHT - Bobbio Pellice e Val d'inferno



Un bel fine settimana di sole e boulder quello appena trascorso! Sabato con Elena e Funsu nuovamente a Bobbio Pellice dopo parecchio tempo, un’area davvero rilassante e piacevole di quelle dove vai non tanto per far la prestazione della vita ma per godere di una giornata relax in ottima compagnia. Prestazione che poi effettivamente c’è stata peraltro, dato che Elena ha davvero dato il meglio. Dopo un veloce riscaldamento con Funsu ci buttiamo su un blocco di 6C+ “Pecora nera” scavatissimo (ma devo dire piacevole da scalare, se vogliamo un errore d’altri tempi ma fatto con gusto) che saliamo ma comunque senza passeggiarlo; Elena invece da parte sua lo banalizza, nonostante fosse una bella sditata su buchi svasi… e già parte bene! Subito dopo facciamo un giro a provare altri blocchi in compagnia di un local simpaticissimo conosciuto sul posto ed Elena continua la sua giornata salendo un 6A+ intenso, “The fly”, e poi un bellissimo 6B da antologia, “Pollo Arrostito” che insieme a Funsu sittiamo, rendendolo un passaggio completo e davvero molto bello! Tra vari tentativi su passaggi più o meno interessanti finiamo la giornata nuovamente al primo masso sopra il parcheggio con un passaggio trovato da Elena, completamente naturale e davvero ditoso che la guida non segnala neanche; subito trova la méthode giusta e con Funsu cerchiamo di rubargli la prima (bastardi…), alla fine lo saliamo tutti e tre non senza fatica, un passaggio stratosferico e parecchio alto devo dire, di quelli dove non è piacevole cadere all’uscita, che valutiamo essere decisamente più duro dei 2 scavati e saliti ad inizio giornata, quindi intorno al 7A.

Ele su Pollo Arrostito 6B
Fede sul traverso
Ele su Pollo Arrostito 6B
Fede sul traverso
Funsu pulisce le prese
Funsu sul traverso
Ieri continuazione del weekend in Valdinferno, che nel pomeriggio si è animata parecchio, finalmente un po’ di gente a valorizzare quest’area davvero interessante. Soprattutto in giornate come ieri, soleggiate ma con poca umidità, giornate in cui anche la quarzite del posto riesce a dare il meglio! Elena è intenzionata a dare tutto su “Gillette”, un passaggio il cui nome è già tutto un programma; io mi rifiuto di provarlo, ci tengo alle dita e so che per me quel 6C+ potrebbe pure essere un 8B, quindi visto che siamo in zona decido di dare qualche manata al “Supersayan project”, una linea stratosferica tentata da molti negli anni scorsi che con Funsu avevamo pulito per bene e provato parecchio, abbandonandola un paio d’anni fa. Riscaldamento questa volta problematico, troppi caffè e davvero poca pelle, Elena fa qualche buon tentativo sul suo progetto che richiede davvero delle dita e dei tendini d’acciaio (complimenti a Giova!) mentre io inizio a vedere la luce sul mio passaggio. Nel pomeriggio ci raggiungono Ale e Claudia e tutti insieme ci diamo dentro al masso di Carlo, chi su “Non senza grazia” (favoloso) chi sul “Supersayan” che dopo qualche giro Ale sale perfettamente: un’altra bella linea nel bosco, sicuramente una delle migliori, conto di chiuderla anch’io al ritorno dal Portogallo ora che abbiamo trovato la giusta méthode! Per me la giornata è finita qui mentre i soci decidono di dare l’assalto nuovamente a “Gillette”: il sangue inizia macchiare la roccia, segno che le prese ci sono e si tengono anche, forse troppo… alla fine anche la sit di questo blocco è risolta, altro nuovo passaggio di livello (che io non proverò mai peraltro…) per la Valdinferno, dove il dolore forse supera la felicità della salita.
Fede su Non senza grazia

Claudia su Non senza grazia

giovedì 12 dicembre 2013

ASPETTANDO...

... non il sole, come un famoso passaggio del Bracco, ma le ferie! Ormai siamo agli sgoccioli, e il meteo in questi ultimi 10 giorni è stato praticamente perfetto: sole, freddo e quindi aderenza. Ma purtroppo al di fuori del weekend niente boulder, solo allenamento che comunque stasera termina fortunatamente per me. Finita la terza scheda, sempre più bollito, ho lasciato i pesi la settimana scorsa che mi sentivo gonfio come una zampogna a favore di più secco e climb e ora mi attende una settimana di completo scarico prima della partenza. Dal Portogallo mi mandano mail in cui mi confermano esserci condizioni strepitose e io fremo ma soprattutto spero che queste condizioni permangano anche nel fine anno, non vorrei mai andare li e dovermi arrendere davanti alla pioggia, sarebbe un duro colpo che farei fatica ad incassare. E intanto i progetti aumentano, soprattutto nella mia testa, a Varazze, in Valdinferno, avrei anche una mezza idea di una puntata in val Pellice non tanto a Bobbio quanto nella Comba dei Carbonieri a riprovare una linea tentata anni fa e lasciata irrisolta. In definitiva, troppi progetti e poco tempo ma il fine settimana si avvicina e siamo nuovamente "pronti via" per limare ancora un po' di pelle!    

domenica 8 dicembre 2013

ECCHECCAZZO!

A forza di provarci, dagli e ridagli, alle volte entrano anche le giornate giuste! E quando le giornate son due, un intero weekend, allora il morale un po' si rialza; in ogni caso, domenica finita e pelle pure, non dico gran soddisfazioni ma quantomeno gran nuovi progetti in ballo.
Ieri puntata veloce a Varazze, in solitaria (alle volte, non dico sempre, ma alle volte fa anche piacere starsene un po' da soli...) a provare roba nuova e riprovare roba già tentata; il meteo questa volta non è male, si sta in maglietta e comunque l'aderenza non è malaccio. Senza pestare a fondo, perchè in realtà puntavo più ad oggi, ho fatto qualche buon tentativo su "Messa delle streghe", anche se di uscire da solo in alto non se ne parla, ma per me quel passaggio va fatto totale, una linea perfetta ma in cuor mio solo se con tanto di uscita... Dato qualche botta anche ad "Anubi", un gran bel traverso su piatte, tacche e svase con gran lavoro di piedi, sicuramente impegnativo. E poi via a casa a lesinare la pelle per oggi.
E infatti oggi il meteo e l'aderenza erano perfetti, anche in Valdinferno, che molti (non a torto) disdegnano proprio per la roccia che se non c'è un clima più che secco diventa una merda intenibile. Ma oggi no, d'altra parte già da un pò lumavo per poter mettere mano ad un'idea malsana che avevo in testa, tanto per cambiare dai soliti passaggi e in particolare da "Dal profondo" alla grotta: l'idea di provare la sit del "L'interruttore" al settore alto. Blocco risolto anni fa da Nardi e gradato 7C+ (e secondo me, se fatto nella versione originale, ovvero partendo dal buco rovescio accoppiato, non è affatto regalato...),manca in effetti di una vera partenza per poter davvero essere un gioiello. Lungo, di resistenza in pieno tetto, con uscita non difficile ma molto expo, è davvero un boulder coi fiocchi e l'idea in effetti mi era stata messa in testa qualche anno fa da Core che, in visita a Valdinferno, aveva intravisto la possibilità di sittarlo. Beh, la linea c'è e le prese pure, in duro è tenerle e farlo in continuità, per me forse è oltre ma per intanto voglio provarci seriamente e tutto sommato non è andata male. Giornata finita ripetendo il "Condominio", un blocco di Paulo Bertolotto che a prima vista potrebbe sembrare non granchè e invece è davvero una linea interessante e con gran bei movimenti, moooolto dolorosi: bella Paulo!







venerdì 6 dicembre 2013

DIMEBAG



Proprio in questi giorni, 9 anni fa, veniva ucciso quelle che PER ME è stato ed è tuttora il più espressivo chitarrista in ambito metal e non solo. Tecnico, veloce ma soprattutto molto intenso, passato alla storia coi Pantera, una band che non purtroppo non potrà mai più risorgere in alcuna forma: RIP Dimebag!
 

martedì 3 dicembre 2013

MERDA


Una vera giornata di merda, senza mezzi termini. I presupposti per far una bella domenica di blocchi c’erano tutti in realtà, perché nonostante la neve del giorno prima a Varazze era tutto asciutto con un forte vento da nord. Purtroppo però era una di quelle giornate in cui (fortunatamente non capitano spesso) tutto gira assolutamente per il verso sbagliato, la forma fisica, l’incazzatura costante, forse anche la voglia di essere completamente in un altro posto.

Come dicevo a causa del vento fortissimo decidiamo all’ultimo di ribaltare completamente i nostri piani e invece di salire al settore Lilliput andiamo verso i Druidi, in teoria più riparato; arrivati li ognuno si butta sui propri progetti, ma purtroppo l’aderenza non è quella giusta e l’incazzatura inizia a salire. Dopo un po’, esasperati dal vento, saliamo ai Druidi alto, certo non il settore più bello di Varazze ma almeno lì dovremmo essere un po’ più al riparo; iniziano i tentativi su qualche passaggio nuovo e l’incazzatura sale esponenzialmente, semplicemente non tenevo niente e le braccia non chiudevano, assolutamente incredibile. Una di quelle volte in cui semplicemente bisognerebbe accendere il cervello e lasciar perdere, far i bagagli e tornare a casa oppure andare a bere una birra, tutto fuorché arrampicare, invece no, io no, testa di cazzo come sempre in queste situazioni m’intestardisco ancor di più e continuo imperterrito, senza riposare un attimo, quasi dovessi autoinfliggermi una pena! Che coglione…

Se non altro ho provato passaggi belli a cui tornare in giornate più di grazia, decisamente interessanti da arrampicare, ma il freddo, la tensione e l’arrampicata inconcludente e senza sosta per ore hanno fatto sì che ancora oggi sia provato fisicamente. Ma alla fine non può sempre andar bene no?


I PROTAGONISTI DELL'HARD CORE BOULDER DAY IN VARAZZE
Fede


Funsu


Ele