giovedì 25 ottobre 2018

BERSEKER

Sono al settimo cielo. Intanto già chiudere un passaggio tuo ti regala una soddisfazione che non è neanche paragonabile a ripetere, quantomeno così è per me. E poi una linea del genere…
La storia di Berseker in realtà è ben più lunga di un paio di mesi! Anni fa con Funsu mentre si scalava da Petra ci eravamo accorti di questa stupenda prua in lontananza e incuriositi ci avevamo ficcato il naso. Ma niente, non c’erano prese e non valeva la pena perderci tempo… solo in seguito son venuto a sapere da Gian che pure lui e Lollo (tra l’altro rivisto con piacere domenica in Gesso!) erano andati a buttarci un occhio, ma anche in quel caso niente di fatto. E poi il nulla fino alla primavera scorsa. Da parte mia ben poca motivazione di scalare in valle, nonostante avessi sempre adorato quel posto mi ero stancato della roccia, delle condizioni altalenanti, delle linee non sempre così evidenti e quindi avevo deciso di fare due passi con topo, che poi due non erano proprio visto che con Ellero grosso ero dovuto partire dal ponte del sale… appena arrivati ho subito intravisto una possibilità, dura ma fattibile, ma poi di nuovo il nulla fino a quest’autunno.
Inizio settembre: Ellero al minimo stagionale e quindi si attraversa alla grande, neanche 10 minuti e son di nuovo li sotto. Inizia la pulizia e purtroppo la roccia, come nel resto della valle, non è il granito a cui son abituato. Si sfalda e se c’è poco quel poco diventa nulla… i primi tentativi nonostante la caldazza vanno bene ma quando inizio ad intravedere la luce in fondo al tunnel spacco un piede fondamentale. Coglioni a terra… prova e riprova ma sia la sit, che nel frattempo è diventata estrema per me, che la parte centrale non mi entrano più! E poi c’è il problema dell’uscita, alta ma soprattutto pericolosa. Decido di dividere il lavoro in due: ogni tanto salgo con la corda per provare sopra e ogni tanto con 3 pad (!!!) per provare sotto. Le condizioni ambientali non migliorano ma vengo a capo, anche grazie all’illuminazione di Fabri, della parte sopra, non troppo dura ma aleatoria; nel frattempo la sit proprio non mi esce e quando riesco nel singolo mi blocco in continuità! Nel frattempo inizia a piovere e io inizio ad aver paura che la stagione in valle sia finita, quantomeno non si riesca più ad attraversare e quindi tutto sia da rimandare all’autunno seguente. Mi butto su altri progetti, senza troppa voglia sinceramente e neanche troppa testa perché quella era rimasta li da Berseker, quindi mi alleno per il passaggio e mi sfondo il giusto… il weekend scorso ero davvero a pezzi, stanco come non mai, e sentivo che avrei dovuto ancora una volta cambiare le carte in tavola. E poi ieri. La voglia di andare altrove era tanta, avevo paura di scontrarmi con l’ennesima giornata di sconfitte, ma sapevo anche che sarebbe stata una delle ultime possibilità del 2018 quindi decido di salire in valle. I primi tentativi sono un disastro… le condizioni son buone, fa caldo ma asciutto e l’aderenza è quella giusta e nel frattempo io mi son riposato, ma ancora non gira. Decido mio malgrado di mettere lo smartphone puntato, non posto mai video per mille motivi ma in questo caso non posso esimermi; dopo un paio d’ore passate tra smanacciate, madonne e relax mi riattacco e senza che me lo aspetti dal piccolo tridito rovescio e dalla pinza di destro riesco a bloccare e arrivare alla lametta! Dal video si vede bene che non ci credo neanche io tanto che cerco la methode per andare via, situazione di merda… riesco a riaccendere il cervello ma ancora manca il singolo alla rovescia che inaspettatamente mi è entrato a nastro tutto il giorno. Come singolo ma non in continuità! Invece la tengo e da li so che se non faccio il pirla è finita. Respiro e continuo a scalare, male perché ho la ralla a mille, ma le tengo fino all’uscita, quando so che non potrò più cadere (e che se cado in ogni caso mi ritroveranno sul posto…) e poi da li anche topo non capisce perché urli come un pirla!
Dicevo nel post di instagram che ho chiuso un cerchio con la valle e lo penso realmente. Li di linee che m’interessano veramente al momento non ne ho più ma quella prua era un tarlo, un piccolo sogno che dovevo portare a termine. Ho aperto qualche passaggio, anche li in Ellero, alcuni più belli di altri (ogni scarrafone...) ma sentivo di dover lasciare anche lì una mia piccola eredità, se così si può dire, in quel posto che mi aveva dato tanto e a cui io avevo dato moltissimo, qualcosa in più del semplice numerino ma una linea che fosse realmente, al di là di ogni dubbio, fantastica, una linea che (forse) alcuni avrebbero avuto il piacere di ripetere come io l’ho avuto su blocchi come l’Assedio, Apocalypto plus, le varie Radiologie alla casa, il Drago bianco, Krav maga e altre, linee che sono inequivocabilmente belle al di là del grado. Chi scala solo per quello forse non lo capirà mai e sinceramente penso si perda una gran bella fetta del piacere di sto gioco…
Berseker credo sia il nome azzeccato per sto passaggio, che dedico assolutamente a me stesso perché me lo merito al 110%! E stasera si riparte col moonboard…  

La linea in tutta la sua bellezza (e io pure!)

mercoledì 17 ottobre 2018

E torniamo a farci sentire ogni tanto… sendtember l’abbiamo fatto fuori e rocktober sta finendo, è quasi ora di pensare ai panettoni e neanche un mese fa si girava in mutande tra i blocchi!
Comunque, scene orride a parte, il mese è passato in pratica tra il progetto, l’allenamento autunnale e un po’ di roccia ma senza grandi sorprese. In Ellero “Berseker” procede al meglio ma purtroppo il fiume inizia a diventare problematico da attraversare e farmi il culo da sotto con pad, corda e quant’altro è fuori discussione. Va bene faticare ma inutilmente anche no grazie… comunque per il momento fatto in due parti che ancora non riesco a collegare tra loro: la sit fino a metà che penso possa valere qualcosa intorno al 7C+, davvero intensa e interessante e non sempre mi entra, e la parte sopra, niente di allucinante certo ma in particolare da stanco e con la caga di cadere può regalare emozioni forti… vedremo se riuscirò ancora a farci un giro prima dell’inverno altrimenti tutto rimandato al prossimo autunno, in ogni caso è l’unico motivo per cui al momento torno in valle.
E poi la valle Gesso, sempre più il top in zona come qualità di roccia e passaggi. Dal “Mostro” ancora non son riuscito (o forse psicologicamente mi rifiuto) a tornare e quindi il top per ora resta tetti Lup. La prua di “Come quando…” al momento è uno dei miei 2 progetti e sabato per poco non la porto a casa, non fosse stato per quel tallonaggio infame. Ma in ogni caso i passaggi quasi fatti restano comunque da fare. E con Funsu siamo saliti al pian della Casa domenica con un meteo che in basso non prometteva niente di buono e che invece su ci ha regalato una giornata con un’aderenza da vero rocktober; mi son dedicato un po’ alle foto e ripetere qualche passo già fatto, in particolare lo splendido “Toit de Jean”, rifatto con una methode diversa ma comunque il blocco in se resta un vero bastone, soprattutto per il grado molto vecchia scuola. E come sempre quel posto, soprattutto in quelle condizioni ambientali, diventa magico all’inverosimile, favoloso in ogni stagione certo ma in autunno regala davvero il meglio!
E poi chiaramente l’allenamento. Ho ripreso ad andare ogni tanto in palestra come dicevo, e al Vertigo ho ritrovato lo stesso ambiente relax di quando avevo lasciato anni fa ma soprattutto la vicinanza che non mi obbliga a macinare km ogni sera; poi moonboard come se non ci fosse un domani, alternando resistenza (circuiti, bellissimi da fare su quel pannello, o blocchi senza riposi) e tanta forza, anche a secco, cercando ancora una volta di tirare fuori il meglio per la stagione in arrivo. Ma ora è il momento, meteo permettendo, di cercare di andare il più possibile su roccia, portando avanti i 3 progetti a cui mi son volutamente limitato per questo fine 2018 in attesa di gennaio e dello sfondamento più assoluto con un altro trimestre di preparazione. Incredibile che ormai da qualche anno dica di non aver più voglia di pestare a fondo e poi mi ritrovi sempre punto a capo…

Uno dei tanti tentativi su Berseker in Ellero

E Fabri sullo stesso passaggio

Quasi a segno su "Come quando..." splendida linea ai tetti Lup

Funsu tenta lo splendido "Toit de Jean" al pian della Casa in condizioni piuttosto autunnali...