Volevo tornare sul passaggio “Supersayan” in Valdinferno, un
po’ perché credo di esser stato frainteso un po’ perché sotto certi aspetti
devo ricredermi su alcune considerazioni fatte. Fatto salvo il fatto che la
linea sia davvero meritevole di essere provata, al di là della difficoltà fine
a se stessa, mi son ritrovato a ragionare sulle difficoltà dei blocchi della
Valdinferno dato che ormai credo di conoscerne piuttosto bene il posto e i
blocchi. Fermo restando che sono assolutamente convinto, come mi è stato fatto
notare, che siano semplici chiacchiere da bar e tali debbano restare, anche
perché non sarà sicuramente quel passaggio che cambierà la storia
dell’arrampicata, a volte può essere interessante anche solo la semplice
discussione del lunedì senza assolutamente voler fare nessuna polemica di
sorta.
In valle bene o male tutti quelli che ci bazzicano sanno che
c’è un passaggio in particolare che ha creato non pochi sconvolgimenti, ovvero
“dal profondo” alla grotta delle fate, salito per ora solamente da Core e
tentato bene o male da tutti, big e meno big, senza risultati. Un blocco
gradato 7C in cui la differenza sostanzialmente la fa la capacità
impressionante di sospendere sulle righe di pennarello e degli addominali in
acciaio temprato, un blocco che bene o male (soprattutto male) ha influito sui
gradi di tutti gli altri passaggi del posto perché onestamente di 7C quel passaggio
credo abbia poco. Purtroppo però sia alla grotta sia fuori bisogna raffrontarsi
a quella linea per dare un’opinione poco onesta ma coerente quando si sale un
blocco nuovo o se ne ripete uno esistente, purtroppo perché poi ci si ritrova
con dei 5 e dei 6 che son dei veri legni e agli occhi di chi questo posto non
lo conosce sembrerebbe non esserci potenziale sulle alte difficoltà quando i
realtà ci starebbe tutto. Dico questo andando completamente in controtendenza
con quanto avevo scritto tempo fa in una discussione su un forum anche perché
credo che questa volta io stesso abbia esagerato…
Tornando a Supersayan, come già scritto, se dovessi dare un
numero a quella linea coerentemente col resto della Valdinferno direi che 7B
sarebbe il massimo (per esempio “prima della pioggia” nella sua versione
originale credo sia abbastanza simile in quanto a difficoltà pura) mentre se dovessi
darne una valutazione personale direi più dalle parti del 7B+ o 7C facile. Se
penso al blocco in se, che tra l’altro non mi è neanche congeniale, e alla
velocità con cui l’ho salito e cerco di essere onesto con me stesso credo mio
malgrado che 7C+ fosse una valutazione davvero esagerata anche e soprattutto
perché in quel passaggio non c’è neanche un singolo movimento che potesse
giustificare tale grado mentre 7B forse è davvero troppo stretto, esulando da
“dal profondo”. Forse la vera coerenza, e parlo sempre per quel che mi
riguarda, sarebbe proprio non stare a vedere il numerino e scalare per il
piacere di farlo, anche se poi in modo più o meno evidente tutti stiamo dietro
al grado, chi in modo davvero palese e ridicolo scalando solamente in funzione
di quello chi solamente per avere un raffronto e una motivazione intrinseca,
con tutta la scala di grigi che ci sta in mezzo.
Da parte mia credo di dover tornare sui miei passi, non
tanto per il passaggio in se ma per il mio approccio generale: ho sempre cercato
di stare il più distaccato possibile da quelle che sono le valutazioni
numeriche e nel contempo ho sempre più o meno tenuto per me le eventuali
considerazioni in merito ad alcuni passaggi gradati in modo eccessivo, mentre
ultimamente, anche senza rendermene conto, mi son trovato a pisciare fuori dal
vaso, e mi dispiace perché non è questo l’atteggiamento che voglio avere.
Voglio scalare il più possibile perché forse è la cosa che più mi piace in
assoluto, scalare per le linee cercando naturalmente di migliorare ma solamente
per me stesso, avere naturalmente un’opinione su quello che riesco a stampare e
quello che resta da fare ma cercare di essere costruttivo e non distruttivo.
Supersayan è stata una delle linee più belle che abbia prima trovato e poi scalato
e la cosa che più mi ha fatto piacere in realtà son stati i complimenti di chi
l’ha ripetuto e non il fatto che fosse un 7 piuttosto che un 6, ad ognuno poi
lascio fare le proprie valutazioni senza stare ad entrare nel merito.
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