venerdì 16 gennaio 2015

CHE PALLEEEEEEE

Ci hanno sfracicato le palle in ogni modo possibile e immaginabile con sta Dawn Wall in Yosemite, un’impresa più mediatica che reale. Foto, video su siti specializzati e meno (e in quest’ultimo caso si sono sprecate le cazzate di ogni tipo della serie “arrampicata a mani nude senza corde” come ho letto su un quotidiano a tiratura nazionale) per un’impresa che non ha nulla di particolarmente avventuroso in realtà, se non il fatto che sti due se ne son stati un paio di settimane a far qualcosa che realmente desideravano ma che secondo me non ha cambiato/sconvolto per nulla la storia dell’arrampicata. Cosa potrebbe essere altrimenti una salita seguita ora per ora, documentata sui social, collegata a terra da cordoni ombelicali che li rifornivano di generi alimentari e non solo con tutti i soccorsi del caso pronti ad intervenire in caso di necessità?! Non voglio esser frainteso, ma onestamente per chi un po’ ne capisce e sa di che parlo le imprese alpinistiche/arrampicatorie son ben altre: per me in valle, parlando di tempi recenti, una di queste potrebbe esser la salita prima in libera totale e poi in giornata del Nose e perdipiù da parte di una donna (senza voler fare sessismo); oppure ancora le salite che hanno fatto negli anni 60-70 gli abitanti straccioni del Camp 4 (coi materiali dell’epoca…).
 
Per carità, tanto di cappello soprattutto per la costanza di Caldwell, ma come al solito agli americani piace tanto giocare ai cowboy ed esser convinti di essere i migliori. Fino a che Ondra non si sveglierà e deciderà di andare magari a dargli un’occhiata…

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