giovedì 30 aprile 2015

TIME

Momenti in cui non capisco bene cosa voglio realmente, il giocoforza della routine quotidiana mi fa staccare la spina momentaneamente anche se poi torno nel mio torpore. Un periodo di bassa sicuramente, forse un preludio a grandi cambiamenti o forse semplicemente è una transizione necessaria, passeggera…
Mi attacco al muro senza incazzarmi il giusto, mi alleno così non devo pensare ma solo far funzionare le braccine, non ho voglia di andare fuori su roccia ma ne sento il bisogno (anche se poi il meteo ci mette del suo…), vorrei far altro ma non so cosa, e forse perché nel profondo mi spiace…
E intanto Ailefroide per il weekend è saltata, tempo di merda, del Melloblocco non voglio neanche sentirne parlare, sono allergico ai gruppi di più di 3 persone figuriamo a 3.000, resto in zona sperando di bloccare un po’ in buona compagnia.
 

giovedì 23 aprile 2015

RITORNO ALLE ORIGINI

Ovvero arrampicare per il piacere di muoversi in verticale e nient’altro. Stare giornate in completa solitudine e altre in compagnia, ma solo buona, senza paranoie di sorta. Senza storie sui gradi, senza false pacche sulle spalle ma in complicità e relax. Finalmente ho ritrovato quello che avevo perso inconsapevolmente ed ora non m’importa molto se mi trovo davanti al mio progetto di sempre oppure su un blocco nuovo, m’interessa arrampicare, stare bene e divertirmi, dando sempre il 110% ma senza pressioni di sorta e arrampicando sicuramente meglio rispetto a qualche mese fa.
Da una parte un grosso merito è del muro casalingo: mi ci diverto un sacco, non mi stanco mai di esser li attaccato, o meglio non mi stanco mentalmente perché poi ogni tanto le braccia si rifiutano proprio… il weekend scorso avevo tempi ristretti e non mi andava di far delle corse inutili per toccar roccia pochi minuti, quindi qualche ora a fondo sul moonboard ed ero contento come un bimbo, ma soprattutto esausto come non mai tanto che domenica la voglia c’era tutta ma neanche un movimento son riuscito a fare!
Dall’altra credo che tanto lo debba ad una bellissima scoperta fatta con Funsu quest’inverno che mi/ci ha dato una gran bella boccata d’ossigeno! Una domenica come tante, meteo ottimo ma stranamente caldo e umido, poca voglia di tornare al Bracco, neve praticamente ovunque, vento sbagliato a Varazze, che si fa? Ci viene in mente un posto visto l’anno scorso sotto la pioggia, un sito descritto sulle guide di Varazze ma che non ha nulla a che vedere, essendo inculato nei boschi sopra Altare: roccia diversa, esposizione diversa, insomma un enorme punto interrogativo che però in una domenica di poca motivazione poteva anche risolversi in merda ma non sarebbe stato un problema. Arrivati sul posto scopriamo un accumulo di massi coperti dal muschio, quindi pochissima frequentazione, ma con un potenziale che era ben evidente; l’inquietudine devo esser sincero quel giorno è stata non poca, con quelle enormi pale sopra la testa, il rumore sempre presente (e opprimente), ma i passi ripuliti e provati hanno fatto salire la motivazione a mille tanto che il mercoledì successivo ero di nuovo lì, da solo, a combattere con nuove linee. Nel frattempo l’inquietudine aveva lasciato spazio al relax più totale, e non avrebbe potuto esser altrimenti: dalla cima della falesia la vista spazia dal mare al Rosa, nessuna presenza umana nei dintorni, tantissimi invece gli animali e alla fine anche le pale non danno più noia.
Ci siamo tornati più volte, armati di corda, imbrago e spazzole, a ripulire dei gioielli senza senso! Linee di una bellezza assoluta, roccia che seppur dolorosissima è fantastica e non risente, come per esempio a Varazze, del vento del mare. I gradi? Per tutti i gusti, Corestyle naturalmente, fino all’8B, ma è sul 7 che credo ci si diverta di più. “The king”, un pannello essenziale a tacche lontane dove parti dal fondo di una grotta buia per ritrovarti ad uscire quasi in cima al caos di blocchi in pieno sole; “Bufera”, una linea stratosferica a cui purtroppo si è rotta una tacca importantissima, ma son sicuro si faccia ancora; “Giada”, pochi movimenti su un pannello bellissimo e divertente; “Not guilty”, uno dei migliori traversi che abbia mai fatto con un’uscita alta, non dura ma su cui non si può cadere assolutamente; “American banana” e “John best in the west”, una coppia di linee che a vedere da fuori sembrano banali ma che regalano belle bastonate; “Time after time” e gli altri passaggi tutti sul 6 su un bellissimo muro verticale con uscite da brivido. E credo che da fare resti ancora molto, senza contare che all’area bassa abbiamo dato uno sguardo veloce ma non ci abbiamo ancora arrampicato, naturalmente dovendo lavorarci a pulire dal verde i tempi si restringono e si fa quel che si può.
La noia dei soliti posti, degli stessi passaggi di sempre, fatti e rifatti o che non verranno mai, l’attesa che in alto torni in condizioni, tutto sostituito da giornate favolose dove non vorresti mai dover abbandonare, dove ogni pezzo di roccia che incontri ti regala una linea nuova. E martedì un’altra stupenda giornata a limar la pelle, una delle ultime li credo visto che ormai sta andando fuori stagione, sicuramente un bel posto dove stare a divertirsi il prossimo autunno!

Lancio finale su "The King", photo by Funsu

Il muro di "Time after time"

Traverso di "Not guilty", con Bufera, Mad Max e Mad World

"American banana"

"John best in the west"

Dal fondo di "The king"

mercoledì 15 aprile 2015

FERMO AI BOX

Odio essere inattivo. Dover stare fermo, soprattutto in questo periodo, lo trovo oltre che inutile anche una perdita di tempo assoluta. Eppure avrei dovuto aspettarmelo visto che più o meno me la sono cercata... e ora a letto, febbre raffreddore e scazzo, niente allenamento per qualche giorno, vago tra video di arrampicata, nuove playlist su spotify e instagram in attesa di tornare. Naturalmente più incazzato di prima!



lunedì 13 aprile 2015

PRIMAVERA E NOVITA VARIE

Un weekend nella norma e anche molto fuori forma! Niente di particolarmente eclatante, vorrei dire solita routine anche se in realtà non è stato proprio così...
Finalmente venerdì sera mi son deciso per il nuovo tatuaggio e adesso non vedo l'ora che sia fine luglio per vedermelo "addosso"! Altra grossa novità, se tutto va bene (esami, vaccini, ecc...) presto avremo un bel cagnolino/one, cosa che davvero aspetto da un bel po' ma fino a che non lo avrò nel giardino preferisco non esaltarmi troppo per non restare di merda all'ultimo!
Per il resto sabato merdosissimo arrampicatoriamente parlando. Vero è che a Novalesa in questo periodo di più non si può pretendere, ma eravamo in zona per altre cose e l'unica alternativa valida era quella, ma forse sarebbe stata cosa buona e giusta non arrampicare proprio visto l'andazzo della giornata... Ieri invece con Funsu non è andata malaccio. Certo la linea per cui ero partito alla fine non l'ho portata a casa, le condizioni onestamente non c'erano sia mie che della roccia, ma è stato divertente non fossilizzarsi troppo su quella quando ho visto che tanto non entrava andando a divertirsi su altre cose. Bei passaggi fatti, soprattutto la superlinea a fine giornata: un bellissimo traverso ripulito dal muschio con un'uscita su cui, devo essere onesto, mi son cagato non poco addosso dato che la caduta non sia proprio delle migliori che abbia visto e l'altezza inizia a diventare "interessante"... davvero un passaggio a 5 stelle, bello da arrampicare ed esteticamente impeccabile, uno dei traversi più belli che abbia mai fatto credo. E complimenti anche a Funsu che sta ritrovando una forma strepitosa in questi ultimi tempi!
PS altri complimenti davvero dovuti anche ad Andrea Tallone che la settimana scorsa si è portato a casa una delle rarissime ripetizioni di "Sciopero" gran nuovo/vecchio passaggio al Bracco nuovo! Una linea ma soprattutto dei movimenti bellissimi, lo conosco davvero bene dato che c'ho lasciato un bel po' di pelle st'inverno senza peraltro venirne a capo. Grande!