Tutto questo perché non mi
spiego del tutto alcune meccaniche mentali che mi torturano, prima fra tutte il
piacere enorme di allenarsi, di portarsi al limite ogni sera quando il 90%
delle persone farebbe altre cose decisamente più interessanti per poi arrivare
al momento della pratica vera e trovarsi spiazzato perché magari non hai
neanche voglia di arrampicare… strano ma mi capita e ultimamente neanche tanto
raramente. Allora mi chiedo quale sia il senso del “viaggio” quando poi le mete
interessanti son poche, non è forse meglio viaggiare sempre senza sosta? In
realtà mi preparo, considero l’allenamento come una crescita non solo fisica ma
soprattutto interiore, perché cerco di superare la mia soglia non tanto per
migliorare “in funzione di” ma per capire fin dove posso arrivare a livello
mentale e per quanto tempo posso sostenere questa condizione. E poi spesso
sbotto perché mi rendo conto che il tutto si riduce ad un circolo vizioso
infinito! Non riesco, per dire, a far coincidere i miei obiettivi col tipo di
train che sto portando avanti ed è questo che mi fa capire che in realtà io mi
alleno più per il gusto di farlo che per migliorare ed è forse anche questo che
mi ha limitato in tutti questi anni. Se mai dovessi smettere con l’arrampicata
(se mai) non credo riuscirei a ridimensionarmi, anzi forse spingerei ancora di
più sull’acceleratore e sempre e solo in ambito sportivo; per me non esiste
altro che possa indurre quel raro senso di soddisfazione psicologica di “aver
creato” che un corpo decisamente stremato e portato al limite, e non credo che
le endorfine siano la causa principale di quest’effetto. Come dicevo strane meccaniche mentali...
mercoledì 19 febbraio 2014
STRANI VIAGGI
Come spesso mi accade in
diverse contesti, dall’arrampicata alla vita lavorativa, quando raggiungo un
obiettivo e mi guardo indietro godo più del percorso fatto per conquistarlo che
del finale positivo. Dalle cazzate di sempre, come quando il venerdì sera nel
momento stesso che esco dall’ufficio e ripenso al lunedì provo rammarico quasi
se il week end prima ancora di iniziare fosse già terminato, oppure come quando
alla fine riesci su un blocco tanto provato e rimpiangi di aver “rotto”
irreparabilmente il giocattolo, di non poterti più allenare per, di dover
trovare ad ogni costo una nuova asticella da superare, un nuovo problema che ti
coinvolga e possa far ripartire il motore della passione. “Per qualche perversa ragione, è spesso più divertente desiderare
qualcosa che averlo”, giusto per mettere una citazione che riempie la bocca
ma che in realtà mi si addice al 110%. E in ogni caso devo ancora trovare chi,
per dire, preferisca il giorno di Natale alla vigilia…
lunedì 17 febbraio 2014
NUOVI CANTIERI
Finalmente un weekend
soddisfacente, il tempo almeno sabato non è stato pessimo come annunciavano e
ieri nonostante si fosse potuto arrampicare comunque, ne abbiamo approfittato
per riposarci e recuperare.
Come dicevo, sabato, dopo
parecchi tentennamenti, si è deciso per il Bracco nuovo, anche per cambiare un
po’ dai soliti passaggi; dopo aver sbagliato strada quelle 2-3 volte (…)
abbiamo raggiunto Ale e Claudia accompagnati da un piacevole sole, tanto svacco
ed un’aderenza che non era affatto male! Giornata per quanto mi riguarda dedicata
ad eventuali cantieri nuovi per Elena, quindi riscaldamento relax e giretto
contemplativo del posto, che avevo visto solo una paio di volte e pure di
sfuggita. Alla fine decide di dedicarsi a “Tai chi” un passaggio che io avevo sempre
snobbato un po’ perché è un traverso un po’ perché decisamente ditoso, su cu
invece come parecchie altre volte ho dovuto ricredermi, un gran bel blocco di
resistenza e con movimenti continui e piacevoli fino alla sorpresina finale. Un
blocco che secondo me le si addice, a parte un paio di movimenti peraltro
allenabili che richiedono un po’ più di potenza come la chiusura finale che è
la ciliegina sulla torta che arriva dopo che ti trituri le dita nella fessura. Un
blocco che potenzialmente è abbastanza allenante per la falesia e viceversa e
quindi tanto di guadagnato in questo momento.
La cosa assolutamente buona
è che Elena sta entrando nella corretta mentalità per progredire, anche se
ancora ogni tanto le parte l’embolo e s’incazza, ma s’interessa a progetti
nuovi e soprattutto cerca di superare il suo limite attuale che credo sia
davvero l’unico modo, insieme a tanto allenamento, per riuscire a fare meglio,
ognuno naturalmente rispetto ai propri standard! Da parte mia nessun problema a
tornare su per darle la possibilità di macinarlo, un progettino che mi prende
bene ce l’ho pure io da quelle parti...
![]() |
Elena sul finale di Tai Chi |
Etichette:
boulder
Ubicazione:
12030 Sanfront CN, Italia
venerdì 14 febbraio 2014
FUTURO?
Trovo che sia in assoluto una delle citazioni migliori da un film capolavoro di qualche anno fa. Citazione che soprattutto in quest'ultimo periodo mi ronza in testa assiduamente, per svariati motivi...
"Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete la famiglia; scegliete un maxitelevisore del cazzo; scegliete lavatrici, macchine, lettori CD e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi; scegliete una prima casa; scegliete gli amici; scegliete una moda casual e le valigie in tinta; scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina; scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi; scegliete un futuro; scegliete la vita"
Credo d'aver preso molte decisioni giuste in vita mia, alcune anche penalizzanti di cui non ultima la scelta fatta in questi giorni. Me ne pentirò?
"Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete la famiglia; scegliete un maxitelevisore del cazzo; scegliete lavatrici, macchine, lettori CD e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi; scegliete una prima casa; scegliete gli amici; scegliete una moda casual e le valigie in tinta; scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina; scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi; scegliete un futuro; scegliete la vita"
Credo d'aver preso molte decisioni giuste in vita mia, alcune anche penalizzanti di cui non ultima la scelta fatta in questi giorni. Me ne pentirò?
mercoledì 12 febbraio 2014
SOSPESO
A volte perdo di vista il vero motivo per cui mi piace far blocchi, lo perdo in nome di un numero, di un nome o semplicemente perchè la routine m'inghiotte . Poi stacco, passo ad altro per un momento e quando ritorno capisco che far boulder per me è la cosa in assoluto più bella del mondo e trovarsi a provare un passaggio, in una splendida giornata di sole primaverile, ti ricompensa di tutti gli sforzi e ti fa dimenticare tutti gli scazzi della vita quotidiana. Ti senti sospeso, distaccato, un po' di musica, te e il blocco e il movimento che ogni volta va via sempre più liscio, semplicemente stupendo. Oggi a Varazze era così...
PS incontrato un certo finlandese che mi sa che è venuto fin qui per provare un po' di Gioia...
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