lunedì 17 settembre 2018

Da parecchio che non torno su ste pagine… non che ci sia molto da dire. Quest’anno sto faticando parecchio a risalire con la motivazione giusta post-ferie, non che non abbia più fatto niente, anzi, ma in modo abbastanza scazzato sinceramente… qualche puntata in montagna, qualche corsetta, un po’ di blocchi fuori, come sempre tanto muro.
La cosa su cui mi son accanito di più è stato sicuramente il progetto in Ellero, Berseker project. Mi piacciono i nomi pomposi, ti fanno sentire un po’ l’Hukkataival di turno, almeno sui nomi dei blocchi ecco. In ogni caso una linea davvero molto bella a cui tengo in modo particolare; già arrivarci da solo, con 2 pad, il materiale e la corda non è che sia una delle cose più semplici, provarla lo è sicuramente meno e purtroppo la roccia una volta ripulita si è dimostrata ancor più povera di roba tenibile di quanto immaginassi. Nelle prime due sedute ero sicuro di poterla fare, la stand già mi era uscita e il primo movimento una volta ogni trenta mi entrava quindi le possibilità di stamparla, seppur basse c’erano, ma poi… poi è saltato un piede, fondamentale, e anche la stand è diventata un palo niente male. L’uscita poi è da brivido, tutto insieme invoglia proprio ecco… sabato scorso son tornato a provare, ho rimesso insieme la stand, ora decisamente più dura di prima (mi entra si e no una volta ogni 10, da fresco), la sit come prima resta un dito in culo. L’uscita senza corda non ho ancora avuto le palle di tentarla. Vero è che anche le condizioni al momento non son delle migliori, ho voluto apposta iniziare a provarla in settembre per trovarmici sopra con aderenza di merda e trovare lungo per poi sorprendermi in autunno (le tattiche, quelle giuste), ma non mi sento di dare la colpa solo a questo. E duro, con ogni condizione. E quindi come sempre quando cerco di far risalire la ralla l’unico modo che per me può funzionare è quello di arrivare a sentire la merda alla gola e darmi un motivo per uscire dalla fossa. La merda alla gola l’ho sentita ieri ad Ailefroide, quando non sei in giornata è un conto ma quando arrampichi come me ieri sei proprio fuori posto, anzi stai proprio facendo lo sport sbagliato. Quindi la soluzione è allenarsi, darci dentro, sfondarmi e spegnere il cervello. Un mesetto di pura sofferenza è quello che ci vuole, un po’ di sana ignoranza a testa bassa. Peccato non aver più vent’anni altrimenti mi farei anche 2 sessions al giorno, a 40 una sola basta e avanza per sentirsi una merda il giorno dopo…
Quest’anno inoltre voglio cambiare un po’ le serate autunnali in attesa del trimestre invernale di devastazione. Basta solo e sempre moonboard, pur restando il top ho bisogno di staccare un po’ e girare nuovamente in qualche palestra. Chiaro che non ho più per le palle di far chilometri come un tempo, quindi il raggio d’azione in settimana si limiterà alle Vele a Chiusa oppure al Vertigo a Pollenzo, non oltre, piuttosto sto a casa, ma ho bisogno di variare blocchi, prensioni, di far un po’ di resistenza che vada oltre i 5 movimenti. E poi si vedrà… ho troppe idee in testa, non tutte inerenti il boulder per fortuna.

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